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Smart elettrica: cosa ne pensa chi la usa

25 gennaio 2012

Tra breve sarà in vendita la nuova Smart elettrica, ma nelle nostre città circolano già delle fortwo a batterie, noleggiate a 110 clienti selezionati, che hanno fatto un po’ da “apripista”. E, dopo averle usate per molti mesi, hanno detto che…

BUONA LA TERZA - La Smart fortwo Electric Drive arriverà per la prima volta nelle concessionarie tra la primavera e l’estate prossime, e sarà venduta al prezzo di 19.900 euro, o di 15.900 euro se si preferisce noleggiare le batterie (pagando 54 euro al mese; tutti i prezzi sono IVA esclusa). Ma questa minuscola citycar (che abbiamo descritto in dettaglio qui) non è la prima Smart a batterie; anzi, siamo già alla terza serie (foto in alto). Prima di iniziare le vendite, infatti, la casa ha deciso di sperimentare a lungo la tecnologia elettrica, sfruttando anche metodi innovativi come il programma e-mobility Italy, realizzato in collaborazione con la Enel. A partire dal 2010, 110 Smart Electric Drive seconda serie (vedi qui la prova) sono state noleggiate ad altrettanti clienti selezionati tra i 2.120 che avevano aderito al programma, che prevedeva il noleggio della vettura a 400 euro al mese (IVA esclusa) e una tariffa “flat” di 25 euro per la ricarica della batteria.


Smart electric drive 2011 01 32
La Smart Electric Drive di seconda generazione.
 
 
CLIENTI CHE PENSANO MOLTO ALL'AMBIENTE - Oggi la Smart ha diffuso le prime informazioni ottenute intervistando i clienti di Roma (la città in cui sono state noleggiate la maggior parte delle fortwo). Ebbene, il motivo principale che ha spinto a partecipare al progetto e-mobility Italy è di gran lunga la sensibilità ambientale, seguita dalla curiosità; chi guida l’elettrica è un “verde” convinto, e orgoglioso della sua scelta. Praticamente tutti, poi, hanno apprezzato la praticità della colonnina di ricarica privata (installata nel box, o in un cortile, dalla Enel) e la facilità di guida, oltre, ovviamente, alla possibilità di accedere alle zone a traffico limitato e di parcheggiare gratis nelle “strisce blu”. Il costo di noleggio e di utilizzo è stato considerato come “giusto”, mentre tra i punti deboli sono stati citati l’autonomia (la Smart dichiara 130 km) e le prestazioni, che sono effettivamente modeste (l’auto arriva la massimo a 100 all’ora). Al proposito, c’è da dire che la terza serie sarà molto più veloce e brillante (potrà superare i 125 km/h e scatterà da 0 a 60 km/h in 5 secondi invece di 6,5) mentre l’autonomia migliorerà di poco (circa 140 km). Ma, nella maggioranza dei casi, il problema è più che altro psicologico: tra gli intervistati, il 66% percorre meno di 50 km al giorno, e un altro 21% sta tra i 50 e i 100.

Smart fortwo coupé
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Ritratto di mustang54
25 gennaio 2012 - 11:52
2
la Smart Elettrica potrebbe funzionare: piccola, leggera e compatta. Non si può dire la stessa cosa del prezzo, ma la tecnologia va pagata cara.
Ritratto di dansorr
25 gennaio 2012 - 11:56
Giustificato dalla tecnologia, il prezzo però dovrebbe essere attenuato da incentivi che non ne vanifichino l'acquisto. Chi guida questi mezzi in città dovrebbe essere premiato.
Ritratto di Sash
25 gennaio 2012 - 12:16
A parte i prezzi di vendita esagerati, il problema è che mancano proprio le infrastrutture, specie nelle grandi città... chi non ha un box o un cortile come fa a ricaricarsi le batterie? Lancia una prolunga da 30 metri dal balcone del quarto piano??
Ritratto di Gordo88
25 gennaio 2012 - 12:55
1
Perfetta per le città!! Se abitassi in una Roma, Milano Bologna ecc. non ci penserei 2 volte a comprarla, visti anche i vantaggi di accedere alle zone ecopass. Poi è anche carina e non costa troppo..
Ritratto di Raffaelorenz
25 gennaio 2012 - 13:59
I produttori non hanno alcuna intenzione di convertirsi all'elettrico, la prova è nella loro insistenza nel voler produrre questi giocattoli con accumulatori chimici, l'unico vantaggio si è avuto nella ricaduta tecnologica negli accumulatori dei telefoni cellulari (o è stato al rovescio? Boh, non importa). Volete un auto elettrica? Abbandonate gli accumulatori chimici che hanno problemi di smaltimento a fine vita, vita utile di circa soli 5 anni, decadenza delle prestazioni nel tempo (dopo 4 anni la capacità può dimezzarsi), potenza specifica bassa (non sono in grado di gestire grosse correnti se non a scapito della durata). Cosa usare al posto degli accumulatori? Nulla di straordinario, tecnologia esistente (con qualche ottimizzazione da fare) ma a quanto sembra a nessuno interessa, al posto degli accumulatori chimici si potrebbe usare un accumulatore elettromeccanico (volano, con elevata capacità di immagazzinamento) abbinato a supercondensatori per accumulare l'energia in frenata (gestiscono grosse correnti), ambedue i sistemi garantiscono una vita di parecchi anni (praticamente non si rompono mai). Infine per ottenere autonomie elevate si può utilizzare un generatore Stirling, con una combustione pulita (la stessa di un fornello a gas della vostra cucina) e con un alto rendimento (30% senza problemi ma anche quasi del 40% se ben studiato). Risultato? Auto elettrica o elettrica ibrida che funziona e funziona sempre, senza dover spendere ogni 5 anni la metà dei costo del mezzo per l'acquisto di accumulatori nuovi. Troppo facile eh? È quello che i costruttori vogliono che pensiate, per continuare a vendere benzina, gasolio ed i motori a combustione interna costruiti con le costose catene di montaggio.
Ritratto di mpresti
26 gennaio 2012 - 12:36
Si, tutto giusto! Però penso che il futuro sia delle fuel cell, mi sembra la soluzione migliore per produrre energia elettrica senza inquinare e a costi accettabili, non dimentichiamoci che le auto elettriche per essere ricaricate usano energia prodotta da centrali a petrolio o peggio a carbone (!) quindi inquinano eccome! L'altra alternativa sarebbe un piccolo generatore nucleare a bordo della vettura che, una volta superato il costo del plutonio, produrrebbe energia elettrica all'infinito senza inquinare. Chi se la sente?
Ritratto di Raffaelorenz
26 gennaio 2012 - 14:30
Fuel Cell? Ottime ma hanno due caratteristiche che la rendono ancora più belle per i produttori, durano due anni (o se preferite 20.000 km) dopodiché bisogna sostituirle o rigenerarle (con costi, odierni, da urlo), ottimo per chi le produce, una rendita assicurata. Hanno bisogno per funzionare di carburante specifico, il migliore guarda caso è l'idrogeno, puro, al limite anche il metanolo, ottimo per chi si deve occupare del suo stoccaggio e distribuzione, un'altra rendita assicurata. Con il generatore Stirling, macchina relativamente semplice ed economica, che funziona con tutto ciò che brucia, dall'idrogeno all'olio di colza e che teoricamente può funzionare per decenni senza necessità di manutenzione (specialmente se è del tipo termoacustico) questi signori, dall'industriale al petroliere si vedrebbero danneggiati nei loro "diritti". Non parliamo poi nel caso dell'auto ad aria compressa, vettorizzare l'energia con della volgare aria compressa? Ma che scherziamo? I signori Agip, Shell, Mobil, ecc con tale idea possono andare a raccogliere le margherite in campagna! No, no meglio inventarsi una tecnologia come la fuel-cell che risolve sicuramente molti problemi di mobilità eco-sostenibile ed assicura anche cospicui guadagni per i soliti noti, anche se ci vorranno ancora un poco di anni per vederla in strada (per motivi tecnici o politici), se mettono subito in campo tecnologie già attuabili ed alternative poi chi li convince più alle persone di convertirsi alla bellissima fuel-cell.
Ritratto di pironman
27 gennaio 2012 - 00:35
ciao, ti voglio fare una piccola critica costruttiva, non vedere il mondo come se tutti ci volessero ingannare sempre! e non credere ciecamente a qualsiasi video venga postato su internet. mi ricordo del discorso dell'auto ad aria compressa, per internet è stato fatto credere che sia morta per colpa di politici o compagnie petrolifere. in realtà, è un progetto che non può stare in piedi e basta poco per accorgersene. innanzitutto, l'aria compressa on è gratis, viene compressa da un comressore che avrà un certo rendimento, il quale prende il moto da un motore elettrico che avrà un certo rendimento, e andrà a lavorare su un motore pneumatico che avrà un certo rendimento. il rendimento totale è del tutto simile a quello di un normale motore a combustione interna, quindi gia qui si capisce che non ha senso realizzare una vettura del genere. inoltre, pensa che l'energia non si può creare, per far avanzare un veicolo di un certo peso è necessaria una certa energia, non ci puoi sfuggire. e la benzina, ad esempio, ha un energia pari a 41 MJ/kg. perchè l'aria compressa abbia la stessa quantità di energia in un volume di un litro, è necessario comprimerla a 410000 bar. direi che è un valore un pochino esagerato, un tantino surreale. pensiamo invece di comprimerla come il metano, circa 200 bar su una bombola da 40 litri, avrei un energia totale pari a 800000 J, la stessa che c'è in 20 grammi di benzina. durerebbe circa 500 metri. P.S. le fuel cell funzionano anche con normalissimo metano
Ritratto di Raffaelorenz
27 gennaio 2012 - 01:03
Accetto la critica, ed in effetti la mia visione del mondo è alquanto "complottista" però lasciami la libertà di diffidare di chi vuole controllare e gestire la mia vita ed il mio futuro, poi sai come si dice, a pensar male si fa peccato però... Circa l'auto ad aria compressa tu la paragoni con la benzina, mi sembra alquanto pretenzioso, io mi accontenterei di paragonarla all'auto elettrica, verso la quale ha certamente dei punti a sfavore, vedi rendimento complessivo (ma vi erano soluzioni in studio per migliorare questo aspetto), ma anche punti a favore, vedi costi produttivi, tempi di ricarica. Non è che con l'auto ad aria compressa si vuole sostituire il motore a combustione interna. Le fuel cell col metano funzionano eccome, ma siamo sempre lì, chi lo distribuisce il metano? Idrogeno, metanolo, etanolo o metano, l'importante è che il signor Rossi non abbia la possibilità di accedere al vettore energetico da solo od a basso costo, senza rete distributrice da far gestire. Complottista? Pessimista? Si, sicuramente...
Ritratto di pironman
27 gennaio 2012 - 09:44
chiaro, a suo tempo mi interessai anch'io dei motori pneumatici perchè li trovavo estremamente interessanti, pensa che anche quest'anno è uscita una moto con motore ad aria! il problema è che sono improponibili, cioè con un serbatoio da 40 litri "gonfiato" a 200 bar ci fai 500 metri! io li ho lasciati perdere per quello, piuttosto è molto meglio l'elettrico, a parità di potenza ha molta più autonomia e rendimenti maggiori, quindi spreca meno corrente se vogliamo. certo ha i suoi svantaggi, come dici tu i tempi di ricarica lunghi e il fatto che le batterie vanno cambiate, prima o poi, e di certo non te le tirano dietro! il volano affascina un sacco anche a me, ma ha problemi non trascurabili come gia detto, prima di tutto il costo, che se è vero che, se fatto bene, non si rompe mai, è anche vero che non tutti sarebbero disposti a spendere! basta vedere i commenti su questa pagina sulla smart elettrica dove viene criticato il costo, ma ragazzi una vettura elettrica costa! in commercio c'è una moto elettrica, si chiama quantya, con un motore ridicolo da neanche 20 cavalli e anche poca tecnologia, e costa 10.000€! provate a comprare un motore elettrico da 40 cavalli e un pacco di batterie, e vedete cosa spendete, a parer mio 20.000€ per questa smart non sono tanti, ma chi è che li spenderebbe? io li potrei anche spendere, visti i vantaggi, specialmente il fatto di poter parcheggiare gratis sulle strisce blu, io che vado all'università in centro e mi faccio 20 minuti a piedi per non parcheggiare su quelle strisce! una vera alternativa, secondo me, sarebbe il motore a vapore. nei primi anni '90 una succursale della volkswagen aveva studiato un innovativo motore a vapore a due tempi, non provvisto di una caldaia ma di una serpentina all'interno della quale scorreva il vapore, che veniva prodotto quasi istantaneamente vista l'esigua quantità di acqua e la grande superficie di scambio, ovviamente poi c'era un codnensatore che ricondensava il vapore per ricominciare il ciclo, lavorava quindi su un ciclo chiuso e non veniva buttata via l'acqua come nelle locomotive dell''800, temperature e pressioni erano molto elevate, sui 500° le prime, sui 200 bar le seconde. avevano realizzato un 1000cc che sviluppava 220 cavalli e 500 Nm di coppia, il tutto con una totale silenziosità (il ciclo era chiuso, il motore non emetteva rumore verso l'esterno, se non quello meccanico) e una combustione dai rendimenti altissimi. se ben realizzato, con un motore così si può arrivare anche al 42-43% di rendimento. a proposito, nel caso non l'avessi letto su wikipedia parlano bene del volano usato come accumulatore: http://it.wikipedia.org/wiki/Volano_(batteria)
Ritratto di Raffaelorenz
27 gennaio 2012 - 10:37
Il sito di Wikipedia sul volano l'ho letto ma è carente in alcuni punti. Nel settore sportivo non vi è solo il Kers (bo-i-a-ta della F1) dove peraltro è stato solo sperimentato da Williams ma anche una scuderia americana si propose un prototipo per le gare di endurance con generatore turboalbero e volano di accumulo. Tra le applicazioni del volano non cita quelle come gruppo di continuità statico, o meglio, lo cita ma solo come futura applicazione, mentre i gruppi di continuità (UPS) dinamici sono una realtà consolidata nel campo elettrico. Interessante il motore a vapore, singolare il fatto che lo Stirling nacque proprio per ovviare ai problemi di sicurezza dei motori a vapore di quei tempi a volte coinvolti in esplosioni causate dai circuiti in pressione, chissà se le risposte ai problemi attuali non risiedano proprio nel passato, un passato riveduto e corretto ma su cui evidentemente nessuno vuole scommettere. P.s. il filtro anti spam non accetta neppure la parola bo-i-a-ta, ma....
Ritratto di pironman
27 gennaio 2012 - 00:37
Be' certo a parole e' facile, ma forse e' meglio guardare il mondo con i suoi reali problemi anziché pensare sempre che sia tutto un complotto. Il volano è probabilmente il sistema migliore, ma se non viene usato ci sono i suoi motivi. innanzitutto, per garantire una buona efficienza vanno costruiti volani molto piccoli che ruotino a velocitá elevatissime, il che significa che devono essere perfettamente bilanciati e devono necessariamente ruotare su cuscinetti a cuscino d'aria. Questo, unito al fatto che la cassa che contiene il volano deve necessariamente essere di kevlar, per riuscire "forse" a trattenere i pezzi in caso di rottura del volano (e puó succedere, non me lo sto inventando), rende il dispositivo estremamente costoso. Quindi, quello è il futuro ma ancora non ci siamo. poi, parli di motori stirling e mi sembra evidente che non li conosci. Infatti, sono motori dalla bassissima potenza specifica, per fare una potenza appena sufficiente a muovere una macchina occorrerebbe un motore enorme, e per cosa? Per avere un motore dallo stesso rendimento di un motore diesel, che brucia comunque carburante. Infatti, tralasciando i diesel stazionari per produzione di energia elettrica che superano tranquillamenterendimenti del 50%, qualsiasi turbodiesel moderno sta su rendimenti attorno al 35-40%.
Ritratto di Raffaelorenz
27 gennaio 2012 - 02:08
Il volano utilizzato come sistema di accumulo esiste già per impianti stazionari, sono capaci di accumulare elevate quantità di energia in spazi relativamente modesti (non conosco numericamente le capacità specifiche riferite al volume e peso, mi informerò per curiosità) e ruotano sottovuoto su cuscinetti magnetici. Certamente il problema sicurezza esiste, ma nulla è impossibile se è vero come è vero che la BMW ha realizzato i prototipi di motori a combustione interna con idrogeno immagazzinato in serbatoi criogenici alla pressione di... 700 bar! (E si definivano pericolosi ed inaccettabili i serbatoi a temperatura ambiente di 200 bar della Eolo...) Non so di quali Stirling tu stia parlando, forse quelli giocattolo venduti via internet, ne penso conosci i generatori Stirling termoacustici. Sicuramente il basso volume non è un punto di forza dello Stirling ma non è un problema così tragico. Circa il rendimento del Diesel credo che tu fai confusione tra rendimento termodinamico teorico (40% e più) con rendimento meccanico reale che a me risulta essere circa il 25%. Però una correzione, o meglio precisazione a quanto detto in precedenza la dovrei fare, io ho considerato il generatore Stirling abbinato a motori elettrici ed a sistemi di accumulo, in tale configurazione il rendimento globale sarebbe, con un rendimento dello Stirling ad un prudente 35%, da calcolare considerando anche il rendimento dei motori elettrici e del sistema di accumulo, in tal caso il rendimento sarebbe pari da 0,31 (con trasmissione diretta Stirling-motori elettrici a circa 0,28 con passaggio totale da sistema di accumulo. Rendimenti che si avvicinano a quelli di un buon Diesel ma comunque vi è da sottolineare che sebbene lo Stirling bruci comunque carburante (anche il pulito idrogeno volendo) la sua combustione (continua e totale) è più pulita di quella di un Diesel o ciclo Otto. Per carità non voglio dire che lo Stirling sia l'unica soluzione o la soluzione perfetta ma mi sorprende il fatto che tra tutti i costruttori vi sia stato un unico costruttore (di moto) a prendere in considerazione tale sistema.
Ritratto di pironman
27 gennaio 2012 - 09:53
ciao, bè guarda che un diesel ha un rendimento REALE del 40%, il rendimento termodinamico teorico supera di gran lunga il 60%. pensa che addirittura nei motori a benzina si supera il 60%, come rendimento teorico! ti dico di fidarti, queste cose le ho studiate, se vuoi ti posto anche una formuletta per calcolarsi il rendimento reale di un motore, e puoi provarla su qualsiasi motore che vuoi e vedrai che, a parte motori di 20 anni fa, anche qualsiasi motore a benzina supera il 30% di rendimento. questa formula funziona anche sui diesel, ma è più complicata da calcolare visto e considerato che un motore diesel ha un rapporto stechiometrico variabile (e la formula tiene conto del rapporto stechiometrico). dimmi tu, se vuoi la posto, non lo faccio subito perchè è un pò lunghetta. intanto ti posto quella per calcolare il rendimento termodinamico teorico di un motore a ciclo otto (non diesel, nel diesel la formula è più complicata e varia al variare dell'apertura del gas): rendimento = 1-1/Rp^(gamma-1); dove Rp è il rapporto di compressione, il gamma dell'aria è 1.4. se sostituisci un rapporto di compressione di 12:1, del tutto normale in motori a ciclo otto, viene un rendimento termodinamico del 63%. poi, un motore alternativo ha elevate perdite meccaniche, con un rendimento delle stesse di circa il 50% (ovvio che poi cambia da motore a motore), e quindi il rendimento precedente diventa il 31.5%
Ritratto di Raffaelorenz
27 gennaio 2012 - 10:40
La conosco anch'io la formula. Strano comunque che io abbia dati assai diversi, il benzina io non riesco a farlo andare oltre ad un rendimento teorico 47% ma con rapporto di compressione da Diesel, con un rapporto di compressione normale sto sul 39%, a ciò aggiungi le altre perdite meccaniche ed accessorie e siamo a circa al 16% (dato tra l'altro che mi è confermato da più fonti letterarie). Evidentemente con i tuoi parametri lo Stirling starebbe ad un rendimento del 70-80%, del resto saprai che lo Stirling è il ciclo che più si avvicina a quello di Carnot, quindi mi sembra improbabile che un Diesel o un Otto possa superarlo in rendimento. Per quanto concerne le perdite meccaniche ed accessorie poi lo Stirling è ad occhio una macchina assai più semplice di un motore Diesel o Otto (senza impianto di raffreddamento per esempio) e anche in questo caso mi sembra improbabile che un motore a combustione interna possa essere migliore.
Ritratto di pironman
27 gennaio 2012 - 10:54
un motore a combustione interna è migliore di uno a combustione esterna, dal punto di vista termodinamico, perchè può scambiare calore a temperature elevatissime. un motore a combustione esterna, per scambiare lo stesso calore, deve avere superfici di scambio molto grandi. il difetto di un motore alternativo sono proprio le grosse perdite per attrito, un turbogas sarebbe il motore ideale, teoricamente può arrivare a renidmenti REALI del 50%, il problema in questo caso sono i materiali. infatti, più si innalza la temperatura di processo, più il rendimento si alza, con i motori alternativi la temperatura è massima perchè viene somministrata per un breve periodo, poi il tutto si raffredda, mentre i motori a turbina hanno una somministrazione costante della temperatura e attualmente non esistono materiali che possano resistere a 2500°C costantemente (temperatura alla quale una turbina darebbe un rendimento del 50%, o poco meno), o meglio esistono i ceramici, ma ancora non è possibile realizzare una turbina totalmente ceramica. sono stati fatti degli esperimenti, ma sono materiali troppo fragili e inaffidabili, per ora il meglio lo si ha nelle turbine realizzate in cermets, che hanno rendimenti prossimi al 35%, peccato solo che costino come una villa in riva al mare...
Ritratto di gig
25 gennaio 2012 - 14:15
Vale il commento per le altre elettriche. Anche se questa, vista dal vivo, è più bella...
Ritratto di Jinzo
25 gennaio 2012 - 16:31
e tutto fumo negli okki...povero tesla si starà ribaltando nella tomba a vedere lo skifo di come dovremmo usare l'elettricità...per essere piu credibili fate migliaia di auto come la prius
Ritratto di trap
25 gennaio 2012 - 17:05
è il costo del noleggio (4800 euro/anno) e non l'autonomia. Dopotutto i 110 clienti selezionati sono particolarmente sensibili all'ambiente e non hanno badato molto a spese.
Ritratto di mpresti
26 gennaio 2012 - 12:30
Come ogni nuova tecnologia, all'inizio qualcuno si dovrà sacrificare spendendo cifre esorbitanti, e poi con il tempo si dovrebbe andare a livelli più "umani". Pensate ai primi plasma da 32 pollici che costavano 10000 euro! Oggi con 500 ti porti a casa un 42!
Ritratto di AyrtonTheMagic
26 gennaio 2012 - 14:40
1
ottima l'idea di fare un anno di "pilota" con persone volontarie. In caso di problemi legati all'uso giornaliero, possono correre ai ripari senza incomprensioni.
Ritratto di Dobermann
26 gennaio 2012 - 17:53
se costasse meno la comprerei subito
Ritratto di matteo99
28 gennaio 2012 - 14:06
è una macchina bellissima ma con un prezzo molto elevato per essere fra le city-car più piccole vendute.
Ritratto di jumpjack
4 giugno 2012 - 11:56
Come mai è così difficile e misterioso sapere il vero prezzo della smart elettrica e sapere dove e come comprarla?!? Provate a cercare su google! Per quanto tempo devo pagare 65,34 euro al mese? Ho sentito dire DIECI ANNI! E dove la compro? Su google escono solo siti di blog! Io voglio il sito ufficiale e voglio leggere il contratto con le condizioni di acquisto!!!