Volvo, Smart, Nissan, Volkswagen: le novità elettriche

VOLVO IBRIDA NEL GIRO DI UN ANNO - La Volvo ha portato a Roma la V60 Plug-In Hybrid (nella foto in alto), le cui vendite inizieranno nei primi mesi del 2013, a un prezzo vicino ai 50.000 euro. Nel cofano di questa slanciata wagon svedese trova posto il classico turbodiesel 2.4 con 215 cavalli, ma in più, tra le ruote posteriori, c’è un motore elettrico da 70 CV, alimentato da batterie agli ioni di litio posizionate sotto il baule (la cui capacità cala di circa 100 litri). Il guidatore può selezionare tre modalità di funzionamento, tramite dei tasti sulla consolle. Scegliendo Pure, la V60 si muove con il solo motore elettrico; l’autonomia dichiarata è di 50 km, a patto di aver ricaricato totalmente le batterie collegandosi a una presa di corrente. Premendo il pulsante Hybrid, una centralina stabilisce come far interagire i due motori, per minimizzare i consumi di gasolio e l’inquinamento. Infine, selezionando Sport, il 2.4 e l’elettrico lavorano insieme per offrire la massima spinta, garantendo prestazioni molto brillanti (0-100 km/h dichiarato in 6,9 secondi).

SMART ELETTRICA: IN VENDITA DALLA PRIMAVERA - Dalla prossima primavera, la Smart inizierà a vendere la sua minuscola fortwo in versione elettrica; il listino, già definito, è di 24.079 euro, o di 19.239 se si sceglie di comprare l’auto senza batterie, noleggiandole per 65 euro al mese. Questa terza versione della fortwo a batterie è stata sviluppata anche in base ai consigli forniti dalla clientela selezionata che ha guidato per un paio d’anni oltre 2.000 Smart electric drive seconda serie (qui la nostra prova). In effetti, dal punto di vista tecnico, il nuovo modello è un notevole passo avanti. Il motore ha 75 cavalli, invece di 41; di conseguenza, secondo la casa bastano 13 secondi per passare da 0 a quella che prima era la punta massima, 100 km/h, e adesso si può allungare fino a oltre 120 orari. Anche l’autonomia dichiarata migliora (da 130 a 140 km), ma solo lievemente; del resto, chi sta usando la seconda serie è già soddisfatto da questo punto di vista, mentre le richieste di miglioramento hanno riguardato soprattutto le prestazioni (di qui l’adozione del nuovo motore). Per farci un’idea completa della bontà della nuova due posti tedesca, che si potrà comprare sia con i colori di tutte le altre Smart sia in un allestimento speciale con la “cellula” Tridion verde vivo e i cerchi bianchi, aspettiamo di effettuare una prova. Tuttavia, in base ai dati dichiarati, riteniamo che possa costituire una proposta interessante per chi ha bisogno di una vettura puramente da città. Certo, il prezzo di acquisto è impegnativo. Ma, oltre al fatto di aiutare l’ambiente e a eventuali vantaggi legati alle scelte dei singoli Comuni (libertà di transitare nelle zone a traffico limitato, sosta gratuita  dove le altre auto pagano, eccetera) occorre considerare che con la Smart electric drive verrà fornita gratuitamente la colonnina di ricarica “personale”, da installare nel box (e che è fondamentale per poter usare qualunque auto elettrica, data la scarsissima diffusione e utilizzabilità delle colonnine pubbliche). Inoltre, la manutenzione è meno costosa che su una Smart normale (niente cambi olio e filtri) e, soprattutto, si spende molto meno per viaggiare; Per fare 100 km dovrebbero bastare 2-3 euro di elettricità, invece dei 9-10 di un’utilitaria a benzina (e dei 4-5 di una a metano). E così, a lungo andare, diventare “amici dell’ambiente” potrebbe diventare (quasi) conveniente.

 

LA NISSAN A BATTERIE COSTA 37.990 EURO - Proprio durante la prima giornata di H2Roma è stato comunicato il prezzo dell’elettrica Nissan Leaf (37.990 euro); ne abbiamo già dato la notizia qui. Aggiungiamo ora che il prossimo anno la Nissan prevede di produrre 50.000 Leaf nei suoi stabilimenti giapponesi, per venderle in tutto il mondo. Dal 2013, invece, le vetture commercializzate in Europa usciranno dallo stabilimento inglese di Sunderland, e l’obiettivo sarà di “piazzarne” 50.000 l’anno nel Vecchio Continente (5.000 in Italia).

LA GOLF È ANCORA UN PROTOTIPO - Per vedere una Golf elettrica nelle concessionarie, invece, occorrerà aspettare il 2013; sarà basata sul nuovo modello, che debutterà alla fine del 2012. A Roma, comunque, la Volkswagen ha portato la Golf Blue e-motion, il prototipo sul quale sta mettendo a punto tutta la parte meccanica ed elettrica; l’abbiamo provata, anche se su un percorso assai breve. Ebbene, quanto a spazio e praticità, l’unica rinuncia riguarda il baule, che perde una quindicina di centimetri in altezza (la capacità cala da 350 a 275 litri) a causa dell’ingombro delle batterie (agli ioni di litio). Su strada, presa confidenza con il nuovo cruscotto (dove, invece del contagiri, c’è un indicatore istantaneo della quantità di energia che si sta utilizzando), si apprezza l’estrema facilità di guida: c’è solo una marcia avanti, e la risposta dei pedali dell’acceleratore e del freno è progressiva, e quindi facile da gestire (cosa che non sempre succede con le vetture elettriche). Inoltre, i 115 CV del motore elettrico garantiscono uno sprint molto soddisfacente. Data l’assenza di un motore a combustione interna, ci saremmo aspettati di viaggiare nel silenzio. Ebbene, è vero, ma non del tutto;  in sottofondo si sente un lieve “battito”, la cui frequenza cresce con la velocità dell’auto, e che ricorda vagamente la “voce” di un grosso V8 americano. L’effetto è strano, ma non sgradevole. Chiudiamo con le prestazioni dichiarate: 135 km/h di velocità massima e 150 km di autonomia; la presa della corrente (per una ricarica servono circa sette ore) è sulla fiancata destra, dove nelle Golf normali c’è il bocchettone per il carburante.