NEWS

Lo Stato francese entrerà in Peugeot-Citroën?

08 febbraio 2013

Il gruppo PSA è in gravi difficoltà ma per salvarlo tutto è possibile, anche l’ingresso dello Stato nell'azionariato della società.

Lo Stato francese entrerà in Peugeot-Citroën?

SUL BARATRO - La situazione economica del gruppo PSA è molto pesante. Per i risultati del 2012 sono attesi forti perdite, tanto che la società ha deciso di ridimensionare le sue stesse valutazioni delle attività automobilistiche, riducendole di 4,13 miliardi di euro (erano 14,5 miliardi alla fine di giugno 2012) in base alle previsioni ancora negative sull’andamento del mercato europeo anche per la seconda parte del 2013. 

PARACADUTE STATALE? - Secondo fonti sindacali, le perdite del gruppo ammontano a 7 milioni di euro al giorno. I dati ufficiali del bilancio saranno resi noti la settimana prossima, ma indiscrezioni pubblicate dalla stampa finanziaria parlano di una crescita del debito netto da 2,45 a 3 miliardi di euro. Un quadro da far tremare i polsi e aprire gli scenari più diversi. Ne fa fede la dichiarazione del ministro del Bilancio francese Jerome Cahuzac: “Voglio essere chiaro, Il gruppo PSA Peugeot-Citroën non può scomparire. Faremo ciò che c’è da fare per salvare la società”.
 
NESSUNA SMENTITA CONCRETA - Il “quel che c’è da fare” è stato subito tradotto in una determinazione del governo a entrare nell’azionariato della PSA, garantendole così le coperture necessarie per la sopravvivenza. Le affermazioni del ministro sono state fatte in un’intervista al quotidiano Liberation, dicendo esplicitamente che il governo sta studiando l’ipotesi sia pure come ultima soluzione possibile. Incalzato sulla possibilità che lo Stato investa in PSA, Cahuzac ha risposto che “È possibile”. Poco dopo un portavoce del primo ministro Jean-Marc Ayrault a un cronista che chiedeva conferma di quanto detto dal ministro del Bilancio, ha risposto che l’argomento non è nell’agenda del governo, che non è in contrasto con quanto detto da Cahuzac. Quanto al gruppo PSA ha rifiutato qualsiasi commento.
 
MANAGEMENT - Lo stesso quotidiano Liberation ha anche aggiunto che secondo le sue informazioni il governo ha anche fatto presente agli azionisti della PSA (la famiglia Peugeot) l’opportunità di rimuovere l’attuale presidente Philippe Varin per sostituirlo con Louis Gallois, presidente e direttore generale del gruppo EADS, il colosso dell’aeronautica che produce gli Airbus.


Aggiungi un commento
Ritratto di Montreal70
8 febbraio 2013 - 19:12
Ed ecco che pian piano tutto diventa evidente. PSA non poteva seguire Vw con fondi e strutturazione nettamente inferiori. E la parte peggiore è che nessuno vorrà mai acquisire un'azienda così vincolata dall'assistenzialismo verso il proprio stato.
Ritratto di IloveDR
8 febbraio 2013 - 19:37
3
speriamo...
Ritratto di Merigo
8 febbraio 2013 - 20:14
1
Curiosando nei rispettivi siti, ho contato 23 modelli Peugeot e 19 Citroen (escluse le varianti cioè, per intenderci, la 107 3 e 5 porte la ho contata una volta sola). Quindi in totale 42 modelli: alla faccia della grandeur! Questi sono pazzi! Senza crisi, con 42 modelli, invece che 7 milioni al giorno, ne avrebbero persi alla meglio 2. Come fa Peugeot ad avere non una, ma due Coupé-Cabriolet a listino (207 CC e 308 CC), quando non se ne vende neanche una? E come si fa ad avere non una, non due, ma ben tre Crossover a listino (2008, 3008 e 4007)? Si fa se si vuole, con megalomania e, appunto, grandeur, guardare oltre il Reno, dove Audi ha Q3, Q5 e Q7, BMW X1, X3 e X5, Mercedes GL,GLK e M e via dicendo, e volercisi confrontare alla pari. Risultato: 7 milioni al giorno festivi compresi di perdita, come dire 2.550 milioni all'anno, 2 miliardi e mezzo all'anno. E anche la Opel con cui PSA dovrebbe (a questo punto il condizionale è d'obbligo) imparentarsi, non scherza, perché anche qui curiosando nel sito ho contato 15 modelli, ma non c'è ancora la Cascada (che escludo sia la vettura che cambierà le sorti di Opel!), quindi sono 16. Se "l'affaire" va in porto si trovano con 58 modelli, e hai voglia a fare economia di scala! Mi sembra di vederli a litigare se tagliare la Insignia o la 508 a suon di numeri su quale perda di più o di meno, quale abbia venduto di più o di meno, ecc., senza che ci sia uno e uno solo con il bastone del comando che decida. Se entra in ballo lo Stato, migliorerà all'infinito la situazione finanziaria (finché Bruxelles lo consente), ma la situazione industriale non potrà che peggiorare come in tutte le Aziende statali, e la Francia in questo non è diversa da nessuno.
Ritratto di grandedanny
8 febbraio 2013 - 20:15
Vai maglioncino, dopo la chrysler togliti lo sfizio di comprare anche peugeot e citroen... sarebbe una bella coalizione...
Ritratto di Montreal70
8 febbraio 2013 - 21:17
Chrysler serviva perchè operava nella parte del mondo sconosciuta a Fiat. Di un'azienda identica alla Fiat di 10 anni fa non se ne farebbe nulla, avrebbe solo altri impianti improduttivi da tagliare. E la Francia non lo permetterebbe. Quindi, è impossibile.
Ritratto di yeu
8 febbraio 2013 - 21:50
Certo e giacchè che c'è, si prende anche Opel. Chiaramente, come sa fare solo Marchionne, rigorosamente a costo zero. Credo che l'acquisizione di Chrysler rimarrà nella storia proprio per il costo effettivo pagato da Fiat, che fino ad oggi è ancora zero.
Ritratto di saab91
8 febbraio 2013 - 20:27
che ce di strano anche in usa patria del capitalismo lo stato aiutale industrie
Ritratto di Tecnofolle88
8 febbraio 2013 - 22:37
Keynes, li dov' è, avrà già messo al fresco qualche bottiglia di champagne :) Mi spiace per Psa e soprattutto per i suoi operai,che sono i primi a pagare le scelte scellerate di un management mediocre.
Ritratto di lucios
9 febbraio 2013 - 00:20
4
....se questo accadrà.....i francesi dimostreranno per l'ennesima volta la loro incoerenza innata....prima rigidi rigidi sulle norme europee, e poi a fare manfrine dietro l'angolo quando a loro va storto qualcosa......vincitori della seconda guerra mondiale per caso!
Ritratto di fra89
12 febbraio 2013 - 12:42
La chiamano Unione Europea...bah....a me pare che solo Francia e Germania fanno quello che gli pare...gli altri paesi invece(compresi noi italiani) dobbiamo sottostare a delle regole fuori di senno che non tutelano il nostro apparato produttivo...
Ritratto di Jinzo
9 febbraio 2013 - 09:28
occasione per spolpare soldi pubblici, piu di quello che già danno
Ritratto di asco
9 febbraio 2013 - 09:34
Ma dove sono ora tutti quelli che hanno massacrato Marchionne e la Fiat sul blog? Ma come,non era il peggior manager del pianeta? Non era lui che stava rovinando l'auto italiana con la gamma inadeguata per contrastare francesi e tedeschi? Adesso è tutto un cinguettare: maglioncino di qua,maglioncino di là, solo perchè le sue previsioni si stanno puntualmente realizzando. Ma purtroppo il ritrovato interesse per l'industria nazionale (che ci sfama tutti-altrimenti sarà la Grecia) è arrivato troppo tardi. Con degli encefali come i vostri, tedeschi e francesi (per non parlare delle economie schiaviste tipo Cina e Korea) continue ranno a sbattercelo sotto la coda per tutta la vita! Pio pio pio pio pio pio pio pio pio pio pio pio pio pio
Ritratto di maparu
9 febbraio 2013 - 09:35
Adesso silenzio assoluto di chi predicava la strada maestra a Fiat Group. Modelli nuovi a go go per il mercato europeo che non esiste (almeno per 2 anni ancora) e investimenti su modelli per completare tutti i segmenti vedi Alfa e Lancia. Vi siete resi conti dello sperpero di Psa si o no ?????? La cosa fantastica del paese Italia è che a Napoli non ci sono i soldi per il gasolio degli autobus e a Marchionne gli dicono assassino perchè chiude uno stabilimento di Iribus !!!!!.....C'è qualcosa che non va....... Ora qualcuno in questo forum forse saprà rispondermi su quanto costa una nuova catena di montaggio per la creazione di un nuovo modello e saprà anche dirmi perchè Marchionne ci pensa non 10 ma 100 volte prima dello sviluppo di un modello che ancora prima di nascere deve essere VINCENTE. Non sto difendendo nessuno, ma se oggi produrremo in Italia Jeep e Maserati per i mercati esteri e teniamo in vita una Pomigliano con grandi sacrifici (la Panda grande auto ma troppo piccola per produrla in Italia) quel signore con il maglioncino come lo definite forse proprio stupido non è. Fiat Group probabilmente si è salvata con una mossa (acquisizione Chrysler) che passerà alla storia per decenni. Un po' di sano orgoglio italiano forse e ogni tanto non guasterebbe.
Ritratto di clips12
9 febbraio 2013 - 09:47
Concordo in tutto, le manie di grandezza affossano le aziende invece di aiutarle, Marchionne è indiscutibilmente il miglior manager che Fiat abbia avuto dal 1970 ai giorni nostri.
Ritratto di Merigo
10 febbraio 2013 - 16:46
1
Ho sentito nei giorni scorsi la notizia dei bus di Napoli fermi perché il "benzinaio" si è rifiutato di continuare la fornitura se non gli vengono pagate fatture scadute da mesi, ma non avevo collegato che la cosa avviene proprio nella Regione dove è presente lo stabilimento IRISBUS di Flumeri. Quindi ti faccio i miei complimenti per il collegamento dei fatti. Lo stabilimento chiamato di Valle Ufita, lo conosco molto bene. E' un immensa splendida "cattedrale nel deserto" in provincia di Avellino (tra l'altro non lontano da Melfi) con palazzina uffici faraonica, impostata quando non esistevano i Computer e solo l'ufficio amministrativo contava centinaia di impiegati. Costruito, ci mancherebbe altro, con contributi regionali, aveva nel 2010 (l'ultima volta che ci sono stato) il punto di pareggio a 600 pullman/anno cioè, considerando 220 giorni lavorativi /anno, più o meno 2,5 al giorno, ma già allora si era intorno a 150 mezzi all'anno, cioè più o meno 1 ogni giorno e mezzo, con perdite finanziarie ovviamente emorragiche. Ricordo che si aspettavano con ansia Commesse dalle grandi città italiane per i bus urbani: Commesse che non sono mai arrivate e ora, anzi, viene fuori che Napoli non ha neanche i soldi per il gasolio! Altro che cambiare i bus. Eppure, come hai giustamente ricordato e collegato, Sergio Marchionne è come al solito additato come un assassino mentre delle colpe del Major di Napoli Luigi de Magistris nessuno ne parla. Tornando all'articolo, mi pare che almeno pullman PSA a listino non ne abbia e neanche Opel. Alla prossima e complimenti ancora per la sagacia.
Ritratto di P206xs
9 febbraio 2013 - 11:08
1
Peccato per PSA, speriamo che sta crisi passi presto in europa, non solo per PSA ma per tutti i settori dalle costruzioni alle auto........Cmq PSA soffre più di altri perchè è radicata solo e fortemente in europa!! dove la crisi sta durando troppo!! Se vogliono salvarsi devono puntare agli USA, e sfruttare l'immagine che ne arriva dallo sport, ma finchè avranno una diregenza di incapaci...questi saranno i risultati
Ritratto di wiliams
9 febbraio 2013 - 13:39
E poi si ha il coraggio di criticare MARCHIONNE perchè non presenta nuovi modelli,adesso siete accontentati vaggari inutili e incompetenti.
Ritratto di asco
9 febbraio 2013 - 14:17
A giudicare dai rottami asiatici,tedeschi e francesi che girano non sono ancora contenti. Vogliono ancora miseria,ancora crisi,ancora disoccupazione. Una generazione che ha mitizzato Balo e le veline finirà per morire di fame, sì ma seduta su una Golf (o forse una Rexton) e con le Nike ai piedi! Hanno ragione gli altri europei, siamo troppo stro......! Ci meritiamo la miseria che ci sta piovendo addosso.
Ritratto di LucaPozzo
9 febbraio 2013 - 18:00
Finalmente si leggono parole che andavano scritte, pronunciate e messe in atto anni fa: "il governo ha anche fatto presente agli azionisti PSA l’opportunità di rimuovere l’attuale presidente Philippe Varin". Solo che bisognerebbe sostituire "opportunità" con "urgenza"