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Stellantis, le fabbriche britanniche sono a rischio

Pubblicato 18 maggio 2023

Senza una revisione degli accordi commerciali con l’Europa, nel 2024 i costi di produzione delle Vauxhall elettriche nel Regno Unito diventerebbero insostenibili per il colosso franco-italo-statunitense.

Stellantis, le fabbriche britanniche sono a rischio

LA BREXIT È STATA UNA BUONA IDEA? - Sono trascorsi tre anni, ma mai come di questi tempi nel mondo politico britannico si stanno sollevando dubbi sull’opportunità della decisione del Regno Unito di uscire dall’Unione europea. Lo stesso Nigel Farage, tra i principali fautori del divorzio britannico dall’Ue, un paio di giorni fa ha riconosciuto che l’operazione si sta rivelando un fallimento e che, finora, il paese non ha ottenuto vantaggi dopo l’addio all’Unione.

RIVEDERE GLI ACCORDI COMMERCIALI - La cattiva gestione stigmatizzata dall’ex leader del Brexit Party di aspetti fondamentali da un punto di vista economico, come le acquisizioni societarie o la corporation tax, ora rischia di allontanare molte aziende dalla Gran Bretagna. Tra quelle del settore automobilistico - riportano i media britannici - Stellantis è la prima a chiedere di rivedere gli accordi sulla Brexit. Il colosso guidato da Carlos Tavares, che in Inghilterra possiede impianti a Ellesmere Port (nelle foto) e Luton, dove produce veicoli con il marchio Vauxhall, ha presentato un documento a una commissione della Camera dei Comuni in cui mette in discussione le “regole di ingaggio” stabilite con l’entrata in vigore della Brexit. Il problema riguarda in particolare le auto elettriche: se il costo per produrle “diventa non competitivo e insostenibile - si legge nel dossier di Stellantis - le operazioni chiuderanno”. 

IL GIOCO NON VALE LA CANDELA - Con le leggi attuali, a partire dal 2024 i veicoli assemblati nel Regno Unito dovranno avere almeno il 45% del valore dei loro componenti prodotti nel Regno Unito o nella Ue. Un bel problema, per Stellantis, nel caso dei modelli a corrente destinati al mercato Ue. Le batterie, infatti, provengono in gran parte dall’Asia, il che significa che, salvo una rinegoziazione degli accordi commerciali con l’Europa, su quelle auto peserebbe una tariffa doganale del 10%. Un fattore che, secondo il colosso franco-italo-statunitense, mette sin d’ora in serio dubbio il prosieguo delle attività produttive nelle fabbriche di Ellesmere Port e Luton, dove attualmente lavorano circa 2.200 persone.



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Ritratto di Road Runner Superbird
18 maggio 2023 - 16:40
Impianto da sempre a rischio e mantenuto in "piedi" sempre da sovvenzioni pubbliche. Produrre auto con guida a dx solo per il mercato interno, su un'isola, in quest'epoca è poco sostenibile. Gli UK finiranno come l'Australia, importando tutto dall'estero, conservando sul posto solo sedi di progettazione e qualche produzione di nicchia.
Ritratto di Quello la
19 maggio 2023 - 14:33
Ma allora il pubblico non c’è solo in Italia!
Ritratto di v458
19 maggio 2023 - 19:12
Non credo che il problema principale sia la guida a destra. I costi di progettazione non sono molto diversi da quelle con guida a sinistra.
Ritratto di Road Runner Superbird
21 maggio 2023 - 21:35
In realtà sono molto alti, sia al momento della progettazione sia durante il processo produttivo, per esempio devono avere linee diverse. Infatti è il motivo per cui la GM ha lasciato tutti i mercati con guida a sx, se non con qualche programma di conversione locale.
Ritratto di v458
23 maggio 2023 - 21:33
GM ha lasciato molti mercati negli ultimi anni, indipendentemente dalla guida a destra o sinistra.
Ritratto di AZ
18 maggio 2023 - 16:45
Ottima notizia.
Ritratto di Quello la
19 maggio 2023 - 14:29
Vediamo…
Ritratto di NITRO75
18 maggio 2023 - 16:51
Voglio vedere quando usciranno di scena la 500x e la Renegade, in Italia avremo solo più in produzione la 500 e a Mirafiori. Tutto il resto sarà in Polonia piuttosto che in Serbia e Tunisia.......
Ritratto di alex_rm
18 maggio 2023 - 17:54
Ci sono le giulia-stelvio-grecale fatte a cassino la levante-quattro porte-ghibli fatte a torino,la tonale fatta a pomigliano
Ritratto di IloveDR
18 maggio 2023 - 18:08
3
indipendentemente dalla Brexit, Stellantis la vedo messa molto male sull'elettrico, la sensazione è che stia bluffando, gli altri grandi gruppi automobilistici che stanno cercando di contrastare il successo di Tesla, li vedo molto in difficoltà fra nuovi SW, pianali dedicati, contenimento dei costi, Stellantis tranne gli USA e il Canada, vende principalmente prodotti basso di gamma dove neanche i cinesi ci si stanno impegnando più di tanto...
Ritratto di Tonio K.
19 maggio 2023 - 11:49
Problema dovuto alle batterie importate dall'Asia che pesano sul valore dell'auto. Pensare di iniziare a produrre batterie in Europa no? Puo' essere anche commercialmente giusto smettere di produrre nell'isola inglese, ma non perche' si e' completamente dipendenti dalla Cina per la componente chiave delle auto del futuro. Tra l'altro per conto mio i dazi di importazione europei sono destinati a crescere.
Ritratto di Kappa18
19 maggio 2023 - 09:07
A mio avviso Stellantis e' un miscuglio di troppi marchi che a volte si sovrappongono troppo. Rimarchierei Lancia tutte le DS che vengono in Italia, sfrutterei maggiormente il marchio Maserati che dovrebbe avere la "berlinona" che ora ha DS e non vende perche' senza appeal (del marchio). Sfrutterei pianale 508 per una Alfa SW ed altri modelli. Che piaccia o meno, i marchi premium (che consentono maggiore guadagno), all'interno della galassia Stellantis, sono tutti Italiani.
Ritratto di Oxygenerator
19 maggio 2023 - 09:33
I marchi premium sono stati scelti da stellantis e tranne maserati ( luxury ) sono alfa, lancia, ds. Marchi scelti perchè in realtà non avevano modelli e una gamma molto articolsata. Peugeot , citroen, opel invece, hanno una gamma già estesa. Quindi logico che dovendo fare da nuovo una gamma per un marchio, un’azienda come stellantis con 14 marchi, li piazzi in zona premium, visto che di generaliste ne ha già parecchie. Logico, ma poi bisogna vedere se funziona.
Ritratto di Kappa18
19 maggio 2023 - 09:46
Non conosco gli obiettivi del marchio DS per Stellantis, ma non credo stia facendo benissimo. Se la gamma fosse rimarchiata Lancia per l'italia credo farebbe di piu', ed il marchio Lancia lo puoi sfruttare solo in Italia. Per il resto credo che il premium o luxuri non lo crei dall'oggi al domani (Ds sara' anche premium per chi lo vuole vendere, ma non per me come potenziale acquirente), pertanto andrebbero maggiormente sfruttati i marchi che gia' lo sono, appunto Alfa e Maserati.
Ritratto di Oxygenerator
19 maggio 2023 - 10:05
Maserati non è premium ma luxury e alfa non è mai stata premium. Lo diviene con stellantis e molto probabilmente con il tutto elettrico, stando alle loro dichiarazioni.
Ritratto di Oxygenerator
19 maggio 2023 - 10:07
La gamma alfa fino a 6 anni fa era mito e giulietta. Tutto, fuorchè premium. Vedremo adesso.
Ritratto di Kappa18
19 maggio 2023 - 11:10
Audi e' premium perche' ha sfornato prodotti ben rifiniti con una ampia gamma, partendo da essere meno di VW (che alcuni considerano premium ma non lo e'). Credo che con la gamma ed i prodotti giusti Alfa possa essere considerata premium a tutti gli effetti. Giulia e Stelvio hanno in parte contribuito a risollevare l'immagine ma non e' abbastanza.
Ritratto di Oxygenerator
19 maggio 2023 - 11:24
Concordo
Ritratto di Oxygenerator
19 maggio 2023 - 11:44
L’esperienza della Brexit è da valutare e tenere bene a mente, quando in italia parliamo di uscire dall’europa o di come staremmo meglio con la liretta da svalutare. Magari nel tempo migliorerà, l’esperienza inglese. Ma non credo. Ero e sono convinto che fuori dall’europa, noi, italiani, saremmo già belli che morti e sepolti, sotto una montagna ancora più grossa di debiti.
Ritratto di Quello la
19 maggio 2023 - 14:33
Concordo con l’ultima affermazione, caro Oxygenerator. La brexit a mio avviso è qualcosa di diverso, anche perché UK non aveva l’euro. Credo che troppe colpe vengano addossate a brexit per partito preso (si parlava di mancanza di camionisti e generi vari, poi si è scoperto che qui è lo stesso).
Ritratto di Alsolotermico
19 maggio 2023 - 15:36
Non solo colpa della Brexit...ma anche colpa dell'elettrico se un sacco di persone saranno senza un lavoro. Rigraziamo il futuro del solo elettrico. Grazie.
Ritratto di Oxygenerator
19 maggio 2023 - 16:31
Però l’elettrico potrebbe anche essere una possibilitá. Non solo una grana. Ok non le piace. Però azzera le differenze. Si parte su una cosa nuova tutti. Potrebbe essere una grande possibilitá per i nostri ex marchi e per le batterie, e riciclo compreso. Perchè no ?
Ritratto di Trattoretto
19 maggio 2023 - 17:51
Esito scontato di una campagna populistica di quattro ciarlatani. Non poteva che finire che così. Come quando gli italiani hanno votato per chiudere quei 4-5 reattori atomici che consentivano di avere il minimo del minimo sindacale di autonomia energetica per tener i prezzi dell'energia accettabili.
Ritratto di Kappa18
20 maggio 2023 - 08:40
Sono del parere che certe decisioni fondamentali per il bene di un paese non possano essere lasciate in mano ad un semplice referendum, non sempre la "massa" di votanti ha le competenze necessarie per decidere. E' cosi per la Brexit e giustamente come dici tu, per la produzione di energia. Non dimentichiamo che siamo un paese manufatturiero, o meglio lo siamo ancora, non so fino a quando. Il costo basso dell'energia e' indispensabile per noi, piu' di altri paesi.
Ritratto di Oxygenerator
22 maggio 2023 - 11:18
Concordo
Ritratto di basti73
20 maggio 2023 - 22:02
E' una mia impressione o il gruppo Stellantis fa acqua da tutte le parti? No perchè altrimenti non si spiega tutte le c.....e che sta combinando.