Come sappiamo le auto elettriche hanno ancora un prezzo più alto rispetto alle termiche. La forbice di prezzo si riduce progressivamente nella fascia medio alta, ma in un segmento di mercato come quello delle utilitarie le differenze per il consumatore sono ancora importanti. Alcune case automobilistiche hanno deliberatamente scelto di concentrarsi solo nell’alto di gamma, ma per produttori generalisti come Stellantis ciò non è possibile. Quindi, per far “quadrare i conti”, è necessario fare delle collaborazioni con altri costruttori o delocalizzare la produzione dove i costi sono più ridotti. Stellantis ha optato per questa seconda ipotesi scegliendo l’India come paese dove poter avviare la produzione a un costo ridotto. Lo ha dichiarato l’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares (nella foto qui sopra), durante una tavola rotonda con i media in India avvenuta lo scorso mercoledì.
Il dirigente portoghese ha precisato che se l’India, grazie alla sua base di fornitori a basso costo, sarà in grado di soddisfare gli obiettivi di qualità e di costo dei Stellantis, entro la fine del 2023, potrebbe aprire le porte all'esportazione di veicoli elettrici in altri mercati. I dazi doganali per importare un'auto in India sono infatti molto alti, quindi, se si vuole produrre un EV a prezzi accessibili è necessario produrlo in India con fornitori e componenti indiani, almeno per il 90%.
Tavares ha dichiarato l'Europa non sarà in grado di produrre veicoli elettrici a prezzi accessibili prima di cinque o sei anni. Quindi, in questo caso, l’opportunità per l'India sarebbe quella di poter vendere auto compatte EV a un prezzo accessibile, proteggendo la redditività.
In occasione della sua prima visita in India da quando ha assunto la carica di ceo di Stellantis, Tavares ha detto che il gruppo automobilistico sta ancora elaborando un piano per le esportazioni di veicoli elettrici dal Paese e non ha ancora preso alcuna decisione in merito.
La possibile scommessa di Tavares sull'India arriva dopo che le case automobilistiche americane Ford e General Motors sono uscite dal quarto mercato automobilistico mondiale, poiché non sono riuscite a generare profitti e a “rompere” il dominio della giapponese Suzuki e della sudcoreana Hyundai Motor. L’interessamento per l’India è successivo all’avvento dei produttori cinesi di veicoli elettrici in Europa, con l'obiettivo di conquistare gli acquirenti con auto più convenienti. Secondo Tavares la crescente tensione tra la Cina e il mondo occidentale avrà una conseguenza in termini economici. E l’India è la potenza che si trova nella posizione migliore per sfruttare questa opportunità.
Stellantis è presente in India con i suoi marchi Jeep e Citroën, ma con quote di mercato molto ridotte. Il prossimo anno verrà lanciato il primo veicolo elettrico basato sulla compatta Citroën C3. Tavares ha dichiarato che l'azienda non sta inseguendo i volumi e vuole invece crescere lentamente e con profitto. L’obiettivo è quello di raddoppiare il fatturato nel Paese sud-asiatico entro il 2030 incrementando anche i margini operativi.