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Stellantis: il ceo Filosa incontra i sindacati italiani

Pubblicato 21 ottobre 2025

Il ceo del gruppo ha confermato il Piano Italia e ha annunciato 400 nuove assunzioni a Mirafiori, pur non chiarendo i dubbi su Cassino e Termoli. Scettici i sindacati.

Stellantis: il ceo Filosa incontra i sindacati italiani

NUOVI POSTI A MIRAFIORI

L’Italia resta al centro della visione strategica di Stellantis: lo ha ribadito Antonio Filosa, ceo del gruppo, durante l’incontro con i sindacati che si è svolto ieri a Mirafiori (nella foto sopra). Il numero uno del gruppo ha anche annunciando che nello stabilimento torinese, a partire dal prossimo febbraio, verranno creati altri 400 posti di lavoro per sostenere la produzione della nuova Fiat 500 ibrida, che comincerà ad essere assemblata a novembre. 

La citycar e la nuova Jeep Compass, la cui produzione inizierà nelle prossime settimane a Melfi, hanno un ruolo fondamentale nel Piano Italia promesso alla fine dello scorso anno (qui la notizia). Un piano che è “solido e confermato”, ha sottolineato Filosa, secondo il quale si sta rispettando la tabella di marcia annunciata. 

CASSINO RALLENTA

Se le nuove produzioni a Mirafiori e Melfi sembrano portare nuovo ossigeno agli impianti, a Cassino le cose sembrano più stagnanti, a causa del rinvio della produzione delle nuove Alfa Romeo Stelvio e Giulia. “È chiaro che abbiamo sempre uno sguardo rivolto alla realtà del mercato”, hanno detto i vertici di Stellantis. Così si spiega il ritardo dei nuovi modelli basati sulla piattaforma STL Large, inizialmente previsti unicamente come puramente elettrici, ma su cui ora si sta lavorando per avere un’offerta multi-energia: “Lo stiamo facendo proprio per assicurare un futuro stabile all’impianto”. 

Sulla gigafactory di batteria a Termoli invece sarà necessario aspettare che ACC valuti i piani di investimento per l’Italia: Stellantis attende una decisione a riguardo entro la fine del 2025. 

APPELLO ALLA POLITICA EUROPEA

Filosa è anche tornato a chiedere all’Europa una revisione della regolamentazione, assicurando di essere al lavoro insieme all’ACEA e alla Commissione per ottenere questo obiettivo collettivo. “Aver imposto obiettivi cosi stringenti in un così breve lasso di tempo ha spiazzato sia la domanda che l’offerta. Dobbiamo cambiare le regole per riuscire a offrire ai nostri clienti l'intera gamma di veicoli che desiderano e che possono acquistare: solo così sarà possibile rilanciare la produzione”, ha detto il ceo di Stellantis. 

Quel che serve, secondo Filosa, non è quindi una transizione forzata ma la neutralità tecnologica, insieme a “misure che incoraggino il rinnovo del parco auto” e a sostegno delle auto piccole. Per fare tutto questo il capo di Stellantis ha chiesto il supporto di tutti gli stakeholder e in particolare delle organizzazioni sindacali, a partire da quelle italiane. 

PREOCCUPAZIONE DEI LAVORATORI

Sindacati che non sembrano particolarmente rassicurati dalle parole di Filosa: “La situazione di Stellantis in Italia ci consegna un quadro che necessita di un vero e proprio testa coda per invertire la direzione degli ultimi anni che a oggi non c’è stato”, dice in una nota la Fiom-Cgil. Sono positive le assunzioni di 400 lavoratori a Mirafiori, “ma negli altri stabilimenti nessun segnale di rigenerazione dell’occupazione a partire dagli enti centrali”. La Fiom chiede a Stellantis investimenti sul Vecchio Continente “perché con i dazi il mercato sarà ormai solo europeo vista la chiusura dello sbocco negli USA”. 

Più positiva la Uilm, che confida che le nuove vetture ibride possano “rappresentare un punto di partenza per la ripresa degli stabilimenti Stellantis in Italia”. Tuttavia “siamo solo all’inizio di un percorso assai difficile, che dipende in parte da Stellantis, ma in parte anche dalla correzione di quelle politiche europee che stanno distruggendo l’industria senza purtroppo salvare l’ambiente”.



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Ritratto di Sepofa
27 ottobre 2025 - 09:26
Scritto da personaggi con alto quoziente deficit cognitivo è desolante, poverello.
Ritratto di Francesco Pinzi
21 ottobre 2025 - 11:52
Sarà un caso che questo tavolo ricordi incredibilmente una bara??
Ritratto di giocchan
21 ottobre 2025 - 13:22
ahahahah... ora non riesco più a non vederla questa cosa... :DD
Ritratto di Trattoretto
21 ottobre 2025 - 15:16
La gufata definitiva che farà esplodere le vendite
Ritratto di fabrizio GT
22 ottobre 2025 - 06:43
Questa è bella!!!! Grazie per la risata!!!
Ritratto di hal lamio guccino
23 ottobre 2025 - 16:37
1
ahahahah veramente geniale complimenti
Ritratto di Leonubi75
21 ottobre 2025 - 11:57
Bisognerebbe anche chiedere a Filosa di rimborsare i clienti che hanno dovuto pagare di tasca propria i danni causati dai loro motori ecc!
Ritratto di giocchan
21 ottobre 2025 - 13:23
Chiediamogli anche come mai Junior / Topolino / Grande Panda / Tipo non si producono in Italia... ok, non sono scelte sue... ma diamo la colpa all'europa pure di quello?
Ritratto di Leonubi75
21 ottobre 2025 - 14:12
Guarda questa gentaglia viene sempre a battere cassa pensando di utilizzare come strumento negoziale il ricatto. La colpa dell'Europa è quella di permettere al suo interno paradisi fiscali come Olando o Irlanda. Di questa Europa si può pure fare a meno con la gentaglia poi che è li a comandare pur non essendo eletta poi e la vera cigliegina sulla torta!
Ritratto di Lapo3
23 ottobre 2025 - 10:02
Anche l'Italia puó abbassare le tasse alle imprese in modo da rendere appetibile il restare o addirittura un trasferimento in italia. ma non lo fa. E con questo no ndifendo la stellantis. dico solamente che se non vuoi mettere dei dazi che costringano le aziende a restare devi attrare con argomenti molto convincenti. Fin'ora sembra che il governo non ci sia riuscito e neppure i governi precedenti ci sono riusciti. Secondo me per le produzinoi fuori EU ci vorrebbero dazi talmente grandi da scoraggiare qualsiasi produttore che voglia vendere in EU. PEr il caso dei paesi interni alal EU, questo problema lo puó risolvere solo il governo con detassazione completa delel imprese che producono in italia.
Ritratto di Leonubi75
23 ottobre 2025 - 10:24
Si si i dazi, quelli che poi noi ci in@azziamo con Trump perchè li mette sulle merci europee. Questa è la politica del ricatto, il più forte lo fà col più debole, ma poi quando trova l'avversario più forte abbassa la coda! Una UE sana non permetterebbe paradisi fiscali al suo interno, ma questa UE allargata è stata solo per andare a costruire in paesi con mano d'opera a basso costo e non pagarci tasse!
Ritratto di giocchan
23 ottobre 2025 - 12:04
Tesla, BYD, ecc... sono pure venuti a fabbricare in europa. Il problema è che l'Italia non è appetibile - per i soliti problemi noti: costo dell'energia, costo della manodopera, tutela sociale della manodopera, "importanza politica" della nazione (per dire: se fabbrichi in Germania ti sei fatto amico uno stato molto potente - vedi Tesla). Non abbiamo il costo dell'energia peggiore in assoluto, non abbiamo il costo della manodopera più alto in assoluto... ma il nostro mix di questi 4 parametri è pessimo: c'è chi sta messo peggio... ma alla fine i costruttore convergono verso gli stati più convenienti (Ungheria, Serbia, Spagna, ecc...).
Ritratto di Tistiro
21 ottobre 2025 - 12:11
I sindacati temono di rimanere senza stipendio, tra poco non lavorera piu nessuno.
Ritratto di Tfmedia
21 ottobre 2025 - 12:37
2
Solo chiacchiere, chiudono tutto!
Ritratto di 02-0xygenerator
21 ottobre 2025 - 12:43
In Australia stanno sistemando e completando una rete elettrica completamente rifornita da energia rinnovabile. Il gestore nazionale AEMO (Australian Energy Market Operator) ha dichiarato che la transizione non è solo possibile, ma “inevitabile” . In California Rondo Energy ha messo in funzione quella che viene definita “la più grande batteria termica industriale al mondo“. Un sistema da 100 MWh, alimentato dal sole, con una capacità termica equivalente al fabbisogno di riscaldamento di 10.000 abitazioni. L’intero complesso è alimentato da un impianto fotovoltaico dedicato da 20 MW e fornisce calore e vapore ad alta pressione 24 ore su 24 in maniera autonoma. A differenza delle pompe di calore o delle caldaie elettriche, che richiedono alimentazione costante, la batteria Rondo necessita solo di sei ore di energia a basso costo (da fotovoltaico off-grid o rete a tariffe ridotte) per caricarsi completamente. Il segreto sta nella semplicità dei materiali: solo mattoni e fili metallici. Nessun minerale raro, nessun rischio di incendio o perdite tossiche. L’impianto può essere installato accanto a caldaie esistenti e fornire vapore sopra i 100 bar di pressione, senza emissioni né permessi ambientali complessi. E stellantis, mentre il mondo va avanti, non riesce a costruire e vendere 4 auto elettriche competitive. E quindi l’idea ê che bisogna correggere le politiche europee, non far svegliare stellantis. “ Ma l’Italia resta al centro della visione strategica di stellantis “ …. Che kubo !!!!
Ritratto di Mobil Eye
21 ottobre 2025 - 13:47
Leader politici e non totalmente inetti. Per il momento sospendo il giudizio su Filosa in attesa di elementi piu' tangibili ma i primi segnali non sono esattamente incoraggianti....
Ritratto di Mordecai18
21 ottobre 2025 - 15:00
ahaha te l'hanno bannato l'account finalmente
Ritratto di 02-0xygenerator
22 ottobre 2025 - 08:19
E cosa ê cambiato ?
Ritratto di Ilmarchesino
21 ottobre 2025 - 17:28
3
Sentire la parola California e poi riscaldamento è strano al massimo può starci ciò refrigerio
Ritratto di Newcomer
23 ottobre 2025 - 17:05
Le solite fesserie anche col secondo account
Ritratto di Sepofa
29 ottobre 2025 - 04:10
È tornata la sapienza di aria fritta, splendido personaggio fumettaro, vero paladino del nulla, poverello
Ritratto di 02-0xygenerator
29 ottobre 2025 - 11:40
Ma ci siete voi illuminati, per fortuna.
Ritratto di otttoz
21 ottobre 2025 - 15:11
tutti ceo come quello della boeing... muilenburg...chiuderanno e i cassintegrati compreranno cinese...fabbriche solo in marocco e turchia
Ritratto di hal lamio guccino
23 ottobre 2025 - 16:50
1
Ricordo che la cassaintegrazione viene pagata dallo Stato direttamente prelevando una parte di tasse derivate dagli altri lavoratori occupati. Gli stipendi degli operai di Pomigliano sono bassissimi rispetto a quelli tedeschi o Francesi, prendono in bass all'anzianità e mansione 1300-1800 netti, una presa per i fondelli considerando quelli degli azionisti e dirigenti, come sempre d'altronde negli ultimi 250 anni di storia dall'invenzione delle industrie. Energia costa? perché non metti il fotovoltaico sui tetti degli enormi capannoni e dei piazzali, finanziandoli con una parte dei dividendi degli azionisti?
Ritratto di probus78
21 ottobre 2025 - 16:31
Tutta fuffa: il governo fa finta di poter trattenere Stellantis con le chiacchiere. Stellantis fa finta (con tantissima fantasia, questo occorre riconoscerlo...) di puntare ancora sull' Italia. I sindacati ,( ciò che ne resta) fanno finta di esistere e contare ancora. Tutta fuffa, tutti contenti :))))
Ritratto di Gasolone
21 ottobre 2025 - 16:43
Filosa o fumoso?
Ritratto di Citty75
21 ottobre 2025 - 17:03
1
Saranno 5 anni che si sa cosa dovrebbe succedere nel 2035? A me non sembrano tempi stringenti; parliamo di 10\15 anni. Oltretutto non mi sembra che nessuno li abbia obbligati a progettare auto che nessuno voleva per poi doverle riconvertire in modelli richiesti. Se oggi si ritiene che un auto completamente elettrica non è economicamente sostenibile uno aspetta a produrla. Questo non significa non investire facendo ricerca o magari producendo anche un paio di modelli per fare esperienza reale. Non so, mi sembra cercare un colpevole per colpe che in realtà sono solo loro. poi, per carità, da fuori è sempre facile giudicare.
Ritratto di Ilmarchesino
21 ottobre 2025 - 17:26
3
Nn avete capito bene...lui per assunzioni intende che li licenzia da una fabbrica e li assume in un altraad Occhio penso che ne licenzia 1.209 e ne assume 400.. così da contenti gli azionisti e dimostra al governo che loro tengono ad assumere nuovi operai
Ritratto di AZ
21 ottobre 2025 - 20:14
Meno riunioni e più lavoro.
Ritratto di nialex
22 ottobre 2025 - 09:11
avrà ragione che questo cambiamento cosi veloce ha spiazzato sia domanda che offerta. Ma Stellantis si è buttata fuori sola, pochissimi vogliono i loro motori, benzina e ibridi, che hanno montato su tutti i modelli, le elettriche non decollano i pochi diesel rimasti a meno di qualche modello vecchio non sono esenti da problemi nemmeno loro, ed ecco che su 14 marchi non c'è un modello appetibile. E' inutile dire produrremo in Italia se decide di produrre in Italia solo i modelli che non vendono per giustificare che c'è crisi e chiudere tutto dopo aver preso altri soldi del governo. E' vero che fin ora abbiamo visto l'operato di Tavares, aspettiamo qualche anno e vediamo i suoi cambiamenti quali sono
Ritratto di Puppamelo
22 ottobre 2025 - 09:43
Tutta fuffa ....fatta da gente con stipendi top che pensano prima di tutto al proprio orticello e poi dopo c'è il resto ....finirà con le solite chiacchiere le solite promesse i soiliti ricatti velati ....si dà tutta la colpa all'europa e ci si lava le mani Benissimo la transazione ecologica non forzata e tutto il resto annesso, certo lo diciamo da anni ...però resta il fatto che avete fatto delle auto con dei motori rabbrividevoli, incollando delle batterie da 40 km che fanno ridere i polli, che avete mollato alcune auto che erano un fiuore all'occhiello nelle vendite come Punto, 500x, le jeep renegade, avete eliminato tutti i papabili 4x4 dalla 16 alle jeep, alla pandina, avete mollato tutte le motorizzazioni gpl, avete pensato solo a fare margini per fare dividendi puntando al luxory (senza riuscirci) perchè pensavate di abbandonare la vostra vera clientela e con la puzza sotto il naso volevate altro, avete puntato tutto solo a vendere prodotti finanziari ...insomma va bene dare la colpa all'Europa ma si è fatto di tutto per distruggere un comparto con scelte totalmente sbagliate su motorizzazioni, tecnologie ibride, modelli e target di vendita
Ritratto di Tfmedia
22 ottobre 2025 - 14:07
2
+1
Ritratto di Solstice
22 ottobre 2025 - 11:12
Ogni volta che questi figuri escono dai cancelli senza un cerchione imbullonato in fronte é un'occasione sprecata.
Ritratto di RaptorF22Stradale
22 ottobre 2025 - 18:11
1
Io sto vedendo parecchie Fiat Grande Panda in strada , é carina é praticamente la jeep avenger , sicuramente avrà successo in Italia , quindi perché non riportarne la produzione nel nostro bel paese ? Stellantis pensaci .
Ritratto di Solstice
22 ottobre 2025 - 19:00
Già chissà perchè, un vero enigma.
Ritratto di alex_rm
22 ottobre 2025 - 19:33
Costa troppo produrre in Italia in Serbia si produce pagando stipendi,tasse,energia a molto meno
Ritratto di hal lamio guccino
23 ottobre 2025 - 16:40
1
Perché in Serbia non c'è lo stato di diritto e c'è una dittatura. Gli operai lavorano con molte meno ferie, malattie e benefit dei paesi sviluppati. Il "ne vedo in giro/non ne vedo in giro" dipende dalla tua zona e dove bazzichi. Conta venderne, non importa dove, ma importa quante.
Ritratto di alex_rm
22 ottobre 2025 - 19:31
Ormai purtroppo l’industria automobilistica italiana sta andando verso il baratro con pochissime possibilità di salvataggio.A mirafiori faranno solo la 500 ibrida ed elettrica dai bassi numeri di vendita,a Cassino si aspetta la nuova Giulia e Stelvio che comunque non sono auto da grandi vendite,a pomigliano per ora ci sono pandina e tonale che non reggeranno per molto tempo,a Melfi c’è la ds8 e nuova compass che non venderanno molto,ad atessa ci sono i veicoli commerciali con i motori 2200 diesel fatti a Pratola Serra(dove era fatto anche il 1600 diesel),Maserati ormai vende pochissimo.Da 1,5 milioni di auto prodotte qualche decennio fa si é arrivati a 300 mila auto prodotte
Ritratto di hal lamio guccino
23 ottobre 2025 - 16:44
1
Chiuderanno quasi tutto, rimarrà solo Ferrari, Lamborghini, Pagani, qualche roba di componentistica e basta. Non chiudono in Francia se no fanno giustamente la rivoluzione e li mettono alla ghigliottina, non in Germania perché li sindacati e governo tengono per gli attributi, non in Spagna perché non gli conviene, in UK il governo li bomba di sterline statali per non chiudere e quindi tocca togliere dallo stivale.

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