NEWS

Subaru: compie 30 anni la divisione sportiva STi

06 aprile 2018

Fondata il 2 aprile 1988, ha preparato le Impreza da rally e le “cattivissime” versioni stradali delle Impreza, Legacy e Forester.

Subaru: compie 30 anni la divisione sportiva STi

LUNGA TRADIZIONE - La Subaru ha partecipato al campionato mondiale rally per l’ultima volta dieci anni fa e il titolo più recente è datato 2003. A dispetto della lunga assenza, però, il costruttore giapponese è riuscito a non “disperdere” del tutto fama e la visibilità ottenuta dopo i successi di fine Anni 90 e primi Anni 00, quando si aggiudicò tre titoli costruttori e tre piloti. La Subaru ci è riuscita grazie al reparto sportivo Subaru Tecnica International, STi appunto, che ha festeggiato pochi giorni fa i primi 30 anni di attività e continua ad allestire le versioni più aggressive e prestazionali delle normali Subaru, a partire dalla recente edizione limitata WRX STi Type RA. È proprio grazie alla STi se la berlina Impreza è diventata il “mito” che oggi conosciamo.


Nella foto in alto la Subaru Impreza del campionato mondiale rally 1994, qui sopra quella del 2008.

PER I RALLY - La divisione STi venne fondata il 2 aprile 1988 per coordinare le attività sportive della Subaru e in vista della partecipazione al campionato mondiale rally, disciplina in cui la casa giapponese tornò a gareggiare in forma ufficiale dal 1989 dopo alcune apparizioni meno convinte negli Anni 80. Il primo modello sviluppato dalla STi fu la RX Turbo per il campionato rally 1989 con le quattro ruote motrici e il motore turbo, due caratteristiche alla base di tutte le moderne auto da rally. La RX Turbo venne sostituita l’anno successivo dalla Legacy Turbo e nel 1992 debuttò un modello più compatto, la Impreza WRX, che guidata da Ari Vatanen finì al secondo posto la gara d’esordio, il Rally di Finlandia del 1993.

6 TITOLI - La Subaru e la STi misero in quel periodo le fondamenta per i successi degli anni seguenti, quando il team vinse tre edizioni consecutive del campionato (1995, 1996, 1997) e regalò a Colin McRae (1995), Richard Burns (2001) e Petter Solberg (2003) il titolo iridato. La STi ha sviluppato negli anni diversi modelli stradali ad alte prestazioni. Il più noto è la WRX STi (nella foto qui sopra), un “mito” per gli amanti delle berline sportive, visto che unisce un motore potente, un assetto senza compromessi ed una carrozzeria ispirata alla versione da corsa. La nuova edizione è stata anticipata dalla proposta di stile Viziv Performance STi e dovrebbe arrivare nel 2019.



Aggiungi un commento
Ritratto di Dr.Torque
6 aprile 2018 - 21:13
Sigla mitica, una vera icona nel mondo del rally mondiale. Anche se non bisogna mai dimenticare che la Lancia resta il marchio più vittorioso.
Ritratto di alex_rm
6 aprile 2018 - 21:34
Si vabbè ancora con sta lancia,ma esiste ancora?Oramai le vittorie nei rally appartengono alla preistoria.E nei rally hanno vinto molto anche Audi,Toyota,Subaru,Peugeot,citroen e VW e qualcosa anche Ford(mi ricordo la escort cosworth) e Mitsubishi(con la lancer).
Ritratto di Roberto Gasparini
7 aprile 2018 - 13:35
[...] “Il primo modello sviluppato dalla STi fu la RX Turbo, l’unica automobile nel campionato rally 1989 con le quattro ruote motrici e il motore turbo, due caratteristiche alla base di tutte le auto moderne da rally.” Scusate, ma chi l’ha scritto questo articolo? Si è perso per strada innanzitutto quella che ha vinto quel mondiale, ovvero la Lancia Delta HF Integrale 16V, auto che con le stesse caratteristiche sopracitate aveva vinto peraltro le due edizioni precedenti, ma anche Mazda e Toyota per citarne due.
Ritratto di admin
7 aprile 2018 - 19:28
L'errore è stato corretto, grazie della segnalazione.
Ritratto di studio75
8 aprile 2018 - 08:27
5
Aspettiamo di vedere la nuova versione e speriamo che mantengano le premesse (o promesse) del prototipo Viziv.
Ritratto di Fulminebianco
11 aprile 2018 - 13:59
Dal punto di vista stilistico in generale le ho sempre trovate un po troppo "tamarre" ma per tutto il resto tanto di cappello.