VOCI MALESI - Pressoché sconosciuta in Europa, in Malesia esiste la casa automobilistica Proton, parte a sua volta del gruppo industriale malese DRB-Hicom, che comprende molte aziende di settori diversi. La Proton ha una gamma di vetture proprie (nella foto sopra), mentre in passato utilizzava tecnologia Mitsubishi, ma le vendite non sono mai decollate e i conti non vanno bene. La Proton è anche proprietaria della Lotus ben nota casa inglese specializzata in vetture sportive. Voci di scalata da parte di altri costruttori, come Volkswagen e GM, sono più volte emerse in passato, ma senza seguito. Ora sembra che le cose siano cambiate e la casa malese sarebbe alla ricerca di un partner.
OPERAZIONE DA GLOBALIZZAZIONE - Interessati ad acquisire una quota della Proton sarebbero Renault, Suzuki e il gruppo PSA. Le voci sono conseguenza degli sforzi che il gruppo DRB-Hicom sta compiendo da anni per cercare di trovare un partner automobilistico che consenta uno sviluppo della Proton. Nella primavera scorsa il gruppo DRB-Hicom ha anche beneficiato di un aiuto per la Proton di 365 milioni di dollari da parte dello stato malese, intervenuto a fronte delle difficoltà della società (anche se la DRB-Hicom non fornisce un bilancio separato della Proton), ma con l’invito rivolto al gruppo DRB-Hicom a cercare un partner.
OFFERTA DIFFUSA - La volontà di trovare un costruttore disposto ad avviare una partnership sarebbe stata formalizzata dalla DRB-Hicom all’inizio di quest’anno, con l’invio di una sorta di proposta a numerose case costruttrici, con l’invito a esaminare la possibilità. E questa volta pare che da parte del colosso malese ci sia la disponibilità a considerare anche la vendita di una quota azionaria nella società, addirittura di maggioranza. Il gruppo PSA ha confermato la ricezione della proposta ma non ha detto nulla circa la risposta che avrebbe dato. Notizie stampa, diffuse dal’agenzia Reuters, sostengono che un certo interesse esisterebbe da parte della Renault e della Suzuki.
INTERESSE PER LE FABBRICHE - Le possibili ragioni di convenienza dell’acquisto della Proton, nascerebbe soprattutto dall’esistenza di impianti di produzione nel paese asiatico. Infatti la Proton ha due stabilimenti in Malesia, entrambi ampiamente sottoutilizzati (possono produrre fino a 400 mila veicoli all’anno, ma nel 2015 sono state vendute soltanto 102 mila vetture della marca), e in un’ottica di espansione sui mercati asiatici è evidente che possono tornare utili. Tra le iniziative che la DRB-Hicom starebbe considerando (o addirittura cercando di realizzare) ci sarebbe anche quello di tentare la vendita della Lotus, la casa inglese specializzata in vetture sportive. Anche quest'ultima è frenata dalla scarsità di investimenti che i malesi mettono a disposizione e ha una gamma di modelli ormai datati, anche se ha annunciato lo sviluppo di una suv che potrebbe essere costruita anche in Cina.