Oltre ad aver guidato in anteprima la nuova
Suzuki Vitara, nel corso della sua presentazione abbiamo posto qualche domanda a chi quest’auto l’ha fatta nascere. Nello specifico, il responsabile del progetto, Hyroiuki Yonezawa, assieme al direttore degli uffici europei di “collegamento” con la casa madre, Mitsuhiko Onuma (rispettivamente a sinistra e a destra
nella foto qui sotto). Come altri modelli della casa nipponica, anche le Vitara vendute nel Vecchio Continente saranno prodotte nello stabilimento ungherese Magyar Suzuki.
Lo scorso anno avete presentato la crossover S-Cross. Adesso arriva la Vitara, che vuole essere più compatta e votata al fuori strada. Insomma, una suv compatta. Che cos’hanno in comune le due? La struttura e la meccanica sono condivise, ma abbiamo adottato una serie di modifiche, anche sostanziali. Il pianale, per esempio, è stato accorciato: la distanza fra le ruote anteriori e le posteriori è di 10 centimetri inferiore rispetto alla S-Cross, e complessivamente l’auto è più corta di 12,5 cm. Lo schema delle sospensioni è lo stesso, di tipo McPherson davanti e ad assale torcente dietro, ma la Vitara monta boccole di rigidità diversa, oltre a molle e ammortizzatori con taratura differente e, soprattutto, più lunghi. In questo modo abbiamo incrementato la distanza minima dal suolo di circa 2 centimetri arrivando a 18,5: un valore da fuoristrada vera. Anche i motori, i cambi e la trazione integrale AllGrip sono condivisi, ma con una messa a punto diversa.
Ci spieghi meglio…
Come richiede la più recente normativa, tutte le Vitara devono rispettare i limiti di inquinamento Euro 6. Per raggiungere questo traguardo non abbiamo dovuto apportare modifiche sostanziali al nostro “1600” a benzina, mentre per il diesel, che è prodotto dalla Fiat, il discorso è diverso: al fine di limitare gli ossidi di azoto, ora la valvola EGR (quella che rimette in circolo i gas di scarico nei cilindri per limitare la temperatura di combustione) è raffreddata a liquido, e abbiamo aggiunto una “trappola” catalitica aggiuntiva per gli ossidi lungo il tubo di scarico. Non solo: adesso il turbo ha la geometria variabile gestita elettronicamente. Questi motori aggiornati arriveranno fra qualche mese anche sulle S-Cross. Inoltre, nelle versioni a trazione integrale abbiamo aggiunto il sistema che mantiene automaticamente la velocità prescelta dal guidatore nelle discese più ripide, al fine di facilitare il controllo anche in caso di scarsa aderenza.
In Europa, e in Italia in particolare, motori più piccoli dei 1.6 sarebbero sicuramente apprezzati. Li vedremo, magari “pescando” dalla gamma del vostro partner Fiat?
Abbiamo già un “1300” a gasolio prodotto da noi, quello che montiamo sulla Swift (e che è derivato dal Fiat, ndr), ma con i suoi 75 cavalli lo riteniamo un po’ sottodimensionato per un’auto come la Vitara.
Sì, ma la Fiat ne propone versioni più potenti, fino a 95 cavalli…
Diciamo che ci penseremo. Probabilmente i responsabili commerciali europei sarebbero felici di allargare la gamma, ma non siamo convinti che il gioco valga la candela…
A proposito degli accordi con il gruppo FCA, aggiungiamo una nota a quanto detto dai responsabili Suzuki. Pare certo (anche se non è stato ancora ufficializzato) che nel 2015 verrà adottato anche il cambio robotizzato a doppia frizione TCT, già montato su alcune Alfa Romeo. Il debutto è previsto proprio sulla Vitara, nella versione 1.6 diesel.
Venendo ai motori a benzina, avete presentato di recente la versione DualJet (due iniettori per cilindro) del 1.2 montato nella piccola Swift. Ma ancora niente turbo. È una tecnologia che non vi interessa?
Non possiamo fornire informazioni dettagliate, ma di certo abbiamo progetti in merito. Ci stiamo lavorando.
La Vitara debutta in una categoria di successo, ma proprio per questo affollata di concorrenti. In che cosa pensate che si distingua?
La Suzuki ha una lunga tradizione nel campo delle piccole fuoristrada, che si riflette sia nell’estetica grintosa, sia nella capacità di affrontare percorsi difficili. La nuova Vitara è meno “estrema” del modello che va a sostituire, ma ha comunque un sistema 4x4 raffinato, e doti complessive che non si ritrovano nelle concorrenti, spesso offerte con due sole ruote motrici. Riteniamo poi che la Vitara si guidi molto bene e dia grande sicurezza anche su asfalto, e vedrete che quando potremo fornire i dati di omologazione i consumi saranno tra i più bassi, se non i più bassi della categoria. Chiudo citando gli accessori da auto di categoria superiore, come i fari a led, e le tante possibilità di personalizzazione.