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Tavares: “Melfi sa innovare”

Pubblicato 04 giugno 2024

Il manager del gruppo Stellantis elogia il lavoro che si sta compiendo in Basilicata. E prevede un futuro positivo per gli stabilimenti italiani. Ma bisogna essere flessibili e spingere sull’innovazione.

Tavares: “Melfi sa innovare”

VISITA ITALIANA - Il numero uno del gruppo Stellantis, Carlos Tavares (nella foto sopra), ha visitato gli stabilimenti di Torino Mirafiori (dove ha confermato che si produrrà anche la nuova Fiat 500 con motore a benzina mild hybrid) e di Melfi; in provincia di Potenza saranno realizzate le nuove auto basate sulla piattaforma STLA Medium, sia elettriche sia ibride (qui per saperne di più), inclusa la nuova Jeep Compass mild hybrid. Dalla Basilicata, Tavares ha risposto con la consueta schiettezza alle domande dei giornalisti, dicendo che i piani attuali prevedono attuali prevedono di arrivare al 2030 con una capacità produttiva in Italia sfruttata al 100%

“A MELFI LA QUALITÀ CONTINUA CRESCERE” - Il manager ha speso parole entusiastiche proprio per Melfi (nelle foto di questa pagina), dove ha trovato una grande apertura all’innovazione, in una fabbrica che da quattro anni a questa parte continua a crescere dal punto di vista della qualità. Anche il confronto con i rappresentanti dei lavoratori è stato descritto come molto costruttivo. Tavares ha detto che “la loro principale preoccupazione riguarda la svolta elettrica della produzione, a fronte di un mercato per le auto a batteria che in Italia è molto fiacco”. Prima degli ecobonus, partiti ieri e già “bruciati” per quanto riguarda la fascia delle elettriche (“è successa una cosa strana, per la quale aspetto chiarimenti”, dice Tavares) si era scesi a poco più del 2% in totale. Ma “l’Europa è fatta di mercati diversi, dove le elettriche sono più o meno apprezzate: in Italia è così, ma in Scandinavia siamo al 40% del totale. E, dato che oggi il 63% delle auto prodotte in Italia viene esportato, è il caso di non focalizzarsi solo sulle vendite interne”. In ogni caso, prosegue Tavares, “ho trovato interlocutori che sanno che non è stata Stellantis a invitare i costruttori cinesi a venire in Europa, che la competizione sarà dura e che l’unico modo per competere è di andare tutti allo stesso ritmo, rapido, che porta alla crescita”. Mantenendo sempre una grande flessibilità. 

“L’EUROPA NON VUOLE CAMBIARE” - A chi gli chiede se serviranno altre fabbriche di batterie, risponde che “tutto dipende da come andrà la richiesta. Oggi siamo al secondo posto in Europa nelle vendite, sia generali, sia delle sole auto a batteria, e vogliamo mantenere queste posizioni gestendo i siti produttivi di conseguenza: se servirà, se ci sarà una maggiore richiesta, agiremo”. In merito ai grandi stravolgimenti e alle tante incognite che gravano sul settore automobilistico nel Vecchio Continente, Tavares non mostra di avere il dente avvelenato con Bruxelles: “C’è chi ha imposto delle regole che prevedono che dal 2035 non si potranno più vendere auto con motori endotermici, ma se i consumatori non si mostrano d’accordo con la velocità con cui viene imposto il cambiamento, noi dobbiamo rispondere alle richieste dei nostri clienti.” E, sull’introduzione di eventuali dazi nei confronti dei produttori cinesi, è ancora più esplicito: “Non mi interessa. Primo, perché devo competere in tutto il mondo e non solo in Europa; secondo, perché si sta cercando di correggere quella che è una distorsione. Bisognerebbe tornare al 2008, quando iniziò il processo che ha portato alla situazione attuale, mettendo in una posizione critica l’industria europea dell’auto a causa di decisioni prese senza adeguati studi sull’impatto che ci sarebbe stato. Il problema è che l’Europa non vuole davvero cambiare. Vuole regolamentare il cambiamento, vuole imporlo, ma senza accettare le gravi conseguenze (in termini economici e occupazionali, ndr) che comporta”. 

“I FORNITORI DEVONO CORRERE CON NOI” - Comunque, “non dobbiamo essere troppo duri con noi stessi. Stellantis è composta da 15 marchi e sforna 600-700.000 auto al mese, ciascuna composta da 4.000 parti. Non è un lavoro semplice e comporta un know how che è un vantaggio competitivo forte nei confronti di chi arriva dopo (i cinesi, ndr)”. Tutto questo, a patto che si mantenga un passo deciso nei confronti dell’innovazione e della riduzione dei costi. Quello che Tavares ha visto a Melfi, ma anche quello che si aspetta dalla galassia di aziende che contribuiscono a far uscire le auto dalle linee di montaggio. “Se dobbiamo accettare la sfida di arrivare a produrre le auto a batteria al prezzo di quelle a motore endotermico, per renderle appetibili alla classe media, vuol dire che i prezzi delle prime devono calare del 40%. Dato che l’85% del valore di ogni vettura prodotta riguarda i pezzi che arrivano dall’esterno, la gran parte di questo sforzo deve arrivare dai nostri fornitori. Altrimenti, se ci muoviamo a velocità diverse, se c’è chi non vuole seguirci nella corsa all’innovazione, c’è il rischio che si arrivi a un punto in cui sembrerà più conveniente realizzare internamente quei particolari”. 



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Ritratto di Flynn
4 giugno 2024 - 19:05
2
Se vuoi auto appetibili alla classe media devi alzarne la qualità, non abbassare il prezzo ! Taroc !
Ritratto di Leonal1980
5 giugno 2024 - 09:15
5
bhe sotto la qualità fiat è difficile andarci....
Ritratto di NITRO75
5 giugno 2024 - 11:58
Ma.....sarà.....ma io ho avuto una Yaris serie precedente all'ultima....e non posso dire che fosse qualitativamente eccelsa come tutti decantano, soprattutto in funzione del prezzo (oltre 22000 euro di listino) non proprio economicissimo. Alla fine tutti tagliano sui costi, chi più in vista (tipo Fca), chi più di nascosto (tipo VW).
Ritratto di Tistiro
4 giugno 2024 - 19:24
Ora mi viene la diarrea
Ritratto di Lele_1998
4 giugno 2024 - 19:30
3
"ho trovato interlocutori che sanno che non è stata Stellantis a invitare i costruttori cinesi a venire in Europa, che la competizione sarà dura e che l’unico modo per competere è di andare tutti allo stesso ritmo, rapido, che porta alla crescita". Carlo carletto! Ma come mai non c'è nessuno che gli dice in faccia, giornalista o giornalaio, che è un grande bugiardo? Quando i cinesi sono entrati in Stellantis lui c'era. Hanno comprato una quota. Stesso ritmo? Invece di alzare i prezzi abbassando la qualità si torni a fare il contrario. Ma purtroppo l'italiota è sempre stato italiota, tant'è che le casse di Stellantis financial service sono troppo piene.
Ritratto di Lele_1998
4 giugno 2024 - 19:32
3
Carlo carletto, e giornalisti: la questione Leapmotor? Dimenticata? Chiaramente in Cina Stellantis non vende più, sono usciti a coda bassa. E Dongfeng? Meglio stare zitti
Ritratto di Trattoretto
6 giugno 2024 - 09:08
Falso. I cinesi non hanno mai comprato quote stellantis. Alla fusione FCA Peugeot hanno semplicemente convertito la quota di Peugeot che già detenevano da anni. Allo stesso modo di tutti gli altri azionisti.
Ritratto di Lele_1998
6 giugno 2024 - 09:40
3
Tecnicamente diverso praticamente uguale. Tant'è che sono ancora dentro nonostante l'uscita concordata totale entro il 2023, che Stellantis non ha fatto. Hanno comprato appena 1 miliardo di azioni lasciandoli dentro al 1,5%. Durante l'epoca di Tavares. L'opzione Peugeot all'8.5 scade nel 2025 e non c'è nessun piano per ridurre la quota cinese.
Ritratto di giocchan
4 giugno 2024 - 19:49
Tavares, a proposito degli incentivi: "è successa una cosa strana, per la quale aspetto chiarimenti" praticamente la risposta che potrebbe darti uno di passaggio per strada
Ritratto di giocchan
4 giugno 2024 - 19:57
"Se dobbiamo accettare la sfida di arrivare a produrre le auto a batteria al prezzo di quelle a motore endotermico [...] vuol dire che i prezzi delle prime devono calare del 40%. Dato che l’85% del valore di ogni vettura prodotta riguarda i pezzi che arrivano dall’esterno, la gran parte di questo sforzo deve arrivare dai nostri fornitori." Tradotto: il prezzo delle nostre auto lo fanno i fornitori esterni, noi ci limitiamo a montare i pezzi e a metterci sopra una margine di guadagno. Ci stò... dopo però dice "Stellantis [...] sforna 600-700.000 auto al mese, ciascuna composta da 4.000 parti. Non è un lavoro semplice e comporta un know how che è un vantaggio competitivo forte nei confronti di chi arriva dopo (i cinesi, ndr)" Peccato che il grosso dei fornitori che contribuiscono alle auto stellantis (specialmente le bev) siano proprio cinesi... sicuro Tavares che hai ancora tutto questo vantaggio competitivo? PS: probabilmente quando questa balla verrà a galla, Carlos sarà già andato in pensione... per allora Stellantis venderà un terzo di quello che vende oggi
Ritratto di Lele_1998
4 giugno 2024 - 20:07
3
Il tempo sta finendo per Stellantis, soltanto che nessuno se ne sta accorgendo. VW con 0 pubblicità e 1/5 di marchi prende mercato praticamente ovunque. Nel mercato reale e non nel mercato di alvolante la gente si sta accorgendo di quanto Stellantis produca macchine di merd, a partire dalla meccanica. Chiaramente fa gli interessi dell'azienda mentendo su qualsiasi cosa. Sarebbe capace di dire che A e B sono la stessa cosa, per poi dichiarare successivamente che B è l'opposto di A. E' ciò che Tavares sta facendo da 1 circa. Ma i bei tempi finiscono; le elettriche non le sanno fare e sulle endotermiche stanno tirando troppo la cinghia con qualità inesistente a fronte di listini sempre più alti. Il fatto che stanno spingendo massicciamente sul leasing/finanziamento senza anticipo è un palliativo, una cura momentanea. Online e non sulle riviste, sui social, ormai si parla del Puretech e di tutte le stronzat che hanno fatto negli ultimi 4 anni. Automoto, silenziosamente, sta cominciando a fare passi indietro quando si tratta di recensire qualsiasi cosa di Stellantis, Quattroruote nell'ultimo numero non solo ha distrutto l'Avenger, ma ha anche criticato la 600 e la questione Stellantis-dazi. E anche loro erano silenziosi e muti, mai una critica manco velata. Qualcosa sta cambiando
Ritratto di giocchan
4 giugno 2024 - 20:33
Verissimo. Spiace solo che in questo grosso frullatore ci siano finiti quasi tutti i marchi italiani (più Citroen - alla quale sono affezionato, la mia prima auto, tenuta oltre 10 anni, è stata una Saxo 1.5D...)
Ritratto di Ferdix
4 giugno 2024 - 20:53
Ma l'accordo con Leapmotor chi lo ha sottoscritto? Paperino? Tavares e De Meo, da un lato dicono che bisogna competere con i cinesi e bla bla bla, dall'altro fanno accordi sopra e sotto banco con loro: vedi affare Stellantis-Leapmotor e Renault-Geely per creare Horse. Evidentemente pensano che tutti i consumatori siano stupidi. La realtà è che si sta andando dritti dritti verso l'autodistruzione dell'industria automobilistica europea con la (più o meno) velata complicità di una classe politica totalmente inetta.
Ritratto di giocchan
5 giugno 2024 - 10:10
Il problema di Tavares/De Meo non sono i cinesi... sono i cinesi che vendono DIRETTAMENTE A NOI!!!! Loro vogliono essere i gatekeeper, i passacarte, fare da tramite mettendosi in tasca un po' di soldi. Anche perchè, da un punto di vista dell'occupazione di noi italiani, cosa cambia se compro una cinese BYD prodotta e montata in cina da una cinese Leapmotor prodotta in cina e montata nell'europa dell'est??? Semplicemente, cambia che la paghiamo di più perchè ci sono più intermediari.
Ritratto di Oxygenerator
5 giugno 2024 - 11:01
Concordo
Ritratto di Gordo88
4 giugno 2024 - 21:25
1
Una volta tanto anche lui ne tira fuori una giusta.. “C’è chi ha imposto delle regole che prevedono che dal 2035 non si potranno più vendere auto con motori endotermici, ma se i consumatori non si mostrano d’accordo con la velocità con cui viene imposto il cambiamento, noi dobbiamo rispondere alle richieste dei nostri clienti.”
Ritratto di Quello Li
4 giugno 2024 - 22:35
MA VAI AFFANGALA TU E I TUOI AMICHETTI SABAUDI.
Ritratto di Quello Li
4 giugno 2024 - 22:37
E VAFFANGALA ANCHE AL TUO FRULLINO PUREMERD.
Ritratto di Blueyes
5 giugno 2024 - 09:41
1
ehi pianin nè, che IO sono sabaudo e non ho niente a che spartire con quelli là che manco più il cognome piemontese hanno.
Ritratto di Ilmarchesino
5 giugno 2024 - 08:22
3
Appetibili alla classe media?? La classe media è sempre più ridotta in Italia. 2. La classe media ha già comprato la bev. 3./la classe media nn ha in auto euro 0/1/2 da rottamare, per he la cambia anzi la cambiava ogni 5/7 anni Le vendite ed i profitti li fanno sulle auto del popolo, le città vanno riempite di auto utili per lavoro e spesa e non con SUV che si usano solo per il weekend o al massimo viene usato da qualche dirigente Se nn capiranno questa logica nn avranno futuro. Anche perché con la minore richiesta di Fossili in Europa,il resto del Mondo avrà in offerta maggiore con calo del costo per l utenze
Ritratto di Illuca
5 giugno 2024 - 08:49
Se fossi un lavoratore di Melfi, dopo queste parole, metterei le mutande di ghisa
Ritratto di Oxygenerator
5 giugno 2024 - 11:03
:-)))))
Ritratto di Lorenz99
5 giugno 2024 - 08:52
MA HA MAI PENSATO DI FAR PARLARE AL SUO POSTO ,IL RESPONSABILE DELLA COMUNICAZIONE E CAMBIARLO OGNI 4 MESI, COSÌ DA EVITARE FIGURACCE ? AD OGNI MODO DOPO AVER MANDATO IN CIG E LICENZIATO OPERAI E TECNICI, RICATTATO IL GOVERNO, ADESSO VUOLE RICATTARE I FORNITORI. CHIARAMENTE COME OGNI POLITICO, TIRA AD ARRIVARE ALLA PENSIONE, POI LE MACERIE CHE LASCIA LE RISOLVE LO STATO, O COMPRANO A SALDO I CINESI. L'AUTOMOTIVE È MORTO, DA QUANDO HANNO DECISO DI ABBANDONARE LA RICERCA E SVILUPPO E PUNTARE SOLO AL MARKETING, PRIMA OGNI MARCHIO INVENTAVA QUALCHE TECNOLOGIA (LE SOSPENSIONI CITROEN ECC.) ADESSO LE INNOVAZIONI LE LANCIANO I FORNITORI, CHE VENDENDOLE A TUTTI APPIATTISCONO IL MERCATO. PUNTANDO SOLO AL BRANDING SENZA SOSTNZA, FINISCI A SCONTRARTI CON CASI TIPO DR E MG.
Ritratto di Blueyes
5 giugno 2024 - 09:45
1
vero, in una fusione vera e non inventata sarebbe stato bellov edere un'auto con motore progettato da Fiat e sospensioni/comfort di bordo da Citroen e invece piattume totale venduto a peso d'oro.
Ritratto di giocchan
5 giugno 2024 - 10:22
"prima ogni marchio inventava qualche tecnologia (le sospensioni citroen ecc.) adesso le innovazioni le lanciano i fornitori" maiuscolo a parte, questa cosa che dici è molto interessante, le cose sono cambiate senza che nemmeno ce ne accorgessimo. Le bev si fanno con pezzi comprati dalla cina (batterie, ma anche motore, caricabatteria, ecc...), il motore puketech risale al 2012, le sospensioni citroen con fondo corsa a smorzamento idraulico montate sulla nuova C3 sono del 2018... per il resto, il nulla. Se penso a quanta roba hanno brevettato BYD e Tesla negli ultimi 6 anni, mi viene da piangere...
Ritratto di ziobell0
5 giugno 2024 - 09:13
i prodotti stellantis fanno pena, caro tavernello, la gente, quella non ancora rincitrullita, non comprerà la ypsilon-208 ma la MG3 !!!
Ritratto di Francesco Pinzi
5 giugno 2024 - 09:15
Con quel microfono era meglio se dicevi "i tuoi occhi sono fari abbaglianti ed io ci sono davanti" cit.
Ritratto di Oxygenerator
5 giugno 2024 - 11:10
Dice tutto e il contrario di tutto. Ricatta stati, adesso i fornitori etc. Le auto elettriche stellantis sono inferiori alle attese, in tutti i sensi, e la soluzione sará rimarchiare modelli cinesi. Innovazione da stellantis zero. Intervistato dopodomani dirà che Melfi chiude. Perchè non mandate giornalisti ad intervistarlo, per fargli almeno, qualche domanda scomoda ?
Ritratto di Blueyes
5 giugno 2024 - 11:41
1
perchè non esiste più la stampa libera. Dipendono tutti dalle pubblicità e dagli inviti ufficiali alle prove delle case, senza queste cose chiudono e allora guai a fare domande scomode. Mica solo nell'automotive, eh.
Ritratto di Oxygenerator
5 giugno 2024 - 11:43
Già.
Ritratto di Dzan
5 giugno 2024 - 22:04
L'è un cascia bal
Ritratto di Rush
6 giugno 2024 - 06:55
Che faccia da pilla

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