ALCOL O AUTOPILOT? - “Musk ha venduto un falso senso di sicurezza”. È questa l’accusa lanciata dalla moglie di Hans von Ohain, 33enne dipendente della Tesla che nel 2022 è morto in Colorado dopo essersi schiantato con la sua Model 3 contro un albero. L’amico Erik Rossiter, che in quel momento era a bordo ed è sopravvissuto all’incidente, ha poi dichiarato al Washington Post che von Ohain aveva attivato la funzione di guida autonoma Autopilot con Full-Self-Driving al momento dell’incidente. Derubricato inizialmente come un caso di guida in stato d’ebbrezza, visto che i due erano reduci da una serata in un golf club con gli amici, l’indagine è poi stata riaperta e potrebbe passare alla storia come il primo caso accertato di morte dovuta al software di guida autonoma.
AUTONOMA FINO A UN CERTO PUNTO - Rossiter ha raccontato che già in precedenza l’auto si era comportata in modo strano, obbligando il guidatore a intervenire sul volante. Von Ohain avrebbe anche minimizzato il problema dicendo: “Succede, ogni tanto”. L’Autopilot con Full-self-driving è un sistema che promette di essere in grado di condurre la vettura in automatico dall’inizio alla fine del viaggio e non solo in situazioni particolari come in autostrada. L’Autopilot è di serie su ogni nuova Tesla venduta negli Stati Uniti, mentre il Full-Self-Driving è un pacchetto opzionale da 15.000 dollari. Dal sito della Tesla si legge: “Il tuo veicolo sarà in grado di guidare da solo quasi ovunque con un intervento minimo da parte del conducente e migliorerà continuamente”. Tuttavia la casa automobilistica previsa che i sistemi “richiedono la supervisione attiva del conducente e non rendono il veicolo autonomo”.
FIDUCIA TOTALE - Il conducente, al momento dell’incidente aveva un tasso alcolemico di 0,26, superiore a quello consentito dalle leggi del Colorado. La vedova ha dichiarato che però la vittima si fidava ciecamente del sistema e lo usava per ogni spostamento, in modo da permette all’azienda di raccogliere dati. Nonostante ciò, se l’alcol non dovesse essere responsabile dell’incidente, gli esperti hanno sottolineato che il marketing ingannevole della Tesla potrebbe aver contribuito a dare a molti guidatori un falso senso di sicurezza al volante. “Indipendentemente da quanto fosse ubriaco Hans, Musk ha affermato che questa macchina può guidare da sola ed è essenzialmente migliore di un essere umano”, ha detto la vedova al Washington Post.