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Tesla: nel primo trimestre 2020 un piccolo utile

Pubblicato 30 aprile 2020

Terzo trimestre positivo di seguito, con 16 milioni di dollari di utile netto. In crescita le consegne delle vetture, che toccano quota 88.400.

Tesla: nel primo trimestre 2020 un piccolo utile

PICCOLO UTILE - La Tesla nonostante il periodo contingente dovuto al Covid-19 riesce a inanellare il terzo trimestre positivo di seguito. La compagnia americana ha chiuso il primo trimestre del 2020 con un utile netto di 16 milioni di dollari (contro una perdita di 702 milioni registrata un anno fa). Le entrate sono state di 5,99 miliardi, migliori rispetto ai 4,54 miliardi di un anno fa e ai 5,90 miliardi attesi dal mercato. L'utile per azione è stato di 1,24 dollari, un buon risultato se si confronta con la perdita di 36 centesimi attesa dagli analisti. 

LA PRODUZIONE - Le attività relative alla vendita delle auto hanno fatturato 5,1 miliardi traendo evidente beneficio sia dall’incremento delle consegne che dai crediti verdi, che pesano 354 milioni di dollari. Nello specifico, nel Q1 la Tesla ha raggiunto la produzione di 102.672 veicoli (15.390 Model S e X e 87.282 Model 3 e Y), consegnandone 88.400 (12.200 Model S e X e 76.200 Model 3 e Y). Un risultato ottimo se si tiene conto delle limitazioni dovute alle conseguenze della pandemia, che nell'ultima parte del trimestre ha reso difficoltose le consegne negli Stati Uniti e in Europa. Dal 23 marzo infatti l’impianto di Fremont, in California, risulta chiuso per via delle misure di lock down intraprese dalle autorità americane per contrastare la diffusione dell’infezione da Covid-19.

BRUCIA IN FRETTA - Oltre alla cessazione della produzione, a suscitare una certa preoccupazione è lo storico problema di bruciare cassa molto in fretta. La Tesla infatti nel primo trimestre ha bruciato 895 milioni di dollari, praticamente il doppio rispetto ai 516 previsti dagli analisti.

ANCHE CINA E EUROPA - Nonostante queste incertezze, Elon Musk, ceo dell’azienda, ha dichiarato agli azionisti di voler raggiungere il traguardo delle 500.000 autovetture prodotte entro la fine dell'anno. Risultato che l’imprenditore intende perseguire con l’incremento della produzione della Model 3 nella Gigafactory 3 di Shanghai (è prevista una razionalizzazione delle risorse che comporterà una riduzione del prezzo di listino), Cina, e con la Model Y, che attualmente esce dalle linee di assemblaggio di Fremont, ma che nei prossimi mesi verrà assemblata anche in Cina. La stessa suv compatta, costruita su base Model 3, agli inizi dell’anno prossimo dovrebbe essere prodotta anche nell’impianto tedesco vicino Berlino, attualmente in fase di costruzione. Con il primo stabilimento europeo la compagnia americana si conferma presente nei tre principali mercati dell’auto.

RINVIATO IL SEMI - L’unica nota negativa è quella del rinvio al 2021 del Tesla Semi, il camion di classe 8 presentato nel 2017, le cui consegne erano inizialmente previste alla fine di quest’anno.



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Ritratto di Giuliopedrali
2 maggio 2020 - 12:36
Credo che piano piano Tesla macinerà solo utili, del resto loro sono nati elettrici mica devono convertirsi... La cosa impressionante è che si prende sempre più spesso Tesla come punto di riferimento più di Ferrari o Mercedes ad esempio, meditate gente meditate.
Ritratto di Spock66
3 maggio 2020 - 09:44
Mah..in generale io diffido di chi ti vende qualcosa, qualsiasi cosa, e poi se hai un problema non sai dove trovarlo..Tesla avrà anche l'officina mobile, ma se devo metterla su un ponte perchè ho un ammortizzatore difettoso, per dirne una a caso, come faccio ? Io stò vicino a Torino, assistenza Tesla più vicina Milano..e sticazzi..
Ritratto di Giuliopedrali
3 maggio 2020 - 12:40
In Italia fino ad una ventina di anni fa sentivi non so quanti che compravano Fiat e solo Fiat anche se gli restavano i pezzi in mano perchè c'erano i ricambi. Opel o Peugeot o VW probabilmente i ricambi bisognava andare a piedi a Russelsheim, Sochaux o a Wolfsburg, pensa se avevi una inaffidabilissima Toyota ...
Ritratto di Spock66
3 maggio 2020 - 19:30
Beh no, forse negli anni 60, ma siamo a ben 50-60 anni fa, non venti, ti sbagli di mezzo secolo...in famiglia BMW dagli anni 70 e l'assistenza era nel paesello a fianco, 5 Km...io capisco che Tesla crescerà, c'è un conce programmato a Torino, ma è ancora troppo giocattolo per ricchi. Per diventare alla portata di tanti, non dico tutti perchè ci stà che una casa venda mezzi di un certo livello, tipo BMW o Mercedes, deve o allargare la linea a modelli sui 30 Keuro con conseguente aumento del venduto e della rete di assistenza, oppure deve allearsi ad un brand più diffuso per mettere in comune la rete di assistenza..vedrei bene Nissan che con la Leaf ha già esperienza di elettrico
Ritratto di AndyCapitan
4 maggio 2020 - 14:11
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...non mi pare che le toyota fossero inaffidabili....erano e sono tra le piu' longeve e prive di difetti Pedrali!...Tesla e' l'unica che sta facendo utili ma non dimentichiamoci che dalla nascita fino ad ora ha avuro solo grosse perdite...se Elon non avesse avuto il favore dei mercati americani sarebbe gia' fallito almeno tre volte...in america comunque la politica tende a premiare i valorosi ed intraprendenti....vi immaginate da noi in italia?....non sarebbero arrivati nemmeno al secondo anno di attivita' partendo da zero!!!...ormai penso che tesla ha attraversato il momento peggiore ma da ora pero' devono incassare a go go per mantenere in piedi il tutto...pare che la pandemia abbia influito poco sulle loro vendite!....bravi....daltronde come gia' detto piu' avanti di loro non c'e' nessuno!!!!
Ritratto di supermax63
7 giugno 2020 - 18:27
Confermo l'affidabilità e qualità delle vecchie Toyota tutte Made in Japan (come la mia)