VARI FATTORI - Come mai i titoli della Tesla hanno perso tanto? Il flop è legato a vari fattori, come l’esclusione dagli indici di Standard&Poor 500 e soprattutto dall’acquisizione da parte di General Motors di una quota dell’11% di Nikola, il produttore di camion elettrici, uno dei rivali di Tesla nella tecnologia a zero emissioni. Da sottolineare comunque che a scatenare il pessimismo sui mercati azionari hanno contribuito in parte anche altre cause ad iniziare dall’ennesimo tonfo del petrolio e i timori per una ripresa economica che stenta a tornare su livelli accettabili.
PAURA DI UNA “BOLLA” - Così in questo scenario complesso in America, crescono i timori degli operatori per il possibile scoppio della “bolla” hi-tech, che vede nella Tesla uno dei massimi rappresentanti, visto il suo valore di sborsa spropositato rispetto ai risultati economici, ancora lontani dal produrre utili stabili che ripaghino di oltre dieci anni di investimenti da parte di investitori. Ad accentuare il clima di nervosismo, i timori sulla Brexit, con il governo inglese che sembrerebbe pronto a far saltare le trattative in corso per la rinegoziazione degli accordi economici.
GM E NIKOLA SI ALLEANO - Ma torniamo alla nuova alleanza di General Motors con Nikola, accorco che, come detto, ha contribuito all’emorragia della Tesla in borsa. Perché questa startup, da poco tempo quotata a Wall Street si sta facendo largo velocemente sul mercato, specie nel settore dei veicoli pesanti alimentati a idrogeno. Così l’accordo della Nikola con la GM prevede un’alleanza che si fonda principalmente sulla nascita del Badger (foto qui sopra), un pick-up a zero emissioni che dovrebbe essere presentato ai primi di dicembre. Il Badger sarà, sviluppato e prodotto da GM (dalla fine del 2022), mentre vendite, operazioni di marketing e proprietà del logo resteranno alla Nikola.
C’È ANCHE LA IVECO - Successivamente la collaborazione si estenderà anche ai veicoli fuoristrada, tra l’altro è già stato presentato il concept NZT, e una serie di commerciali: Nikola One, Nikola Two e Nikola Tre. Quest’ultimo in particolare è al centro di un altro importante accordo siglato dalla Nikola con Iveco. Con il gruppo italiano è infatti previsto l’avvio della produzione del veicolo elettrico (foto qui sotto) nello stabilimento di Ulm, in Germania, e l’ingresso dell’azienda torinese nel capitale della Nikola con poco più del 7%. Grazie a GM invece Nikola avrà accesso ad altre tecnologie, comprese le batterie Ultium di nuova generazione e le soluzioni per celle a combustibile Hydrotec sviluppati dal gruppo di Detroit.
BENEFICI PER ENTRAMBI - In cambio General Motors riceverà l’11% del capitale di Nikola e avrà un membro nel consiglio di amministrazione della società. Questo “matrimonio” è stato accolto con favore dagli investitori e le azioni di GM hanno guadagnato in breve tempo oltre il 7%. Gli analisti calcolano che si potranno superare i 4 miliardi di dollari dai vari scambi commerciali e dai proventi generati dalle vendite del Badger e dalla fornitura delle batterie. Ovvi i benefici anche per Nikola, grazie ai risparmi sui costi per batterie e propulsori. Anche per questi motivi le azioni di Nikola hanno preso il volo con un rialzo del 40%.