UN EVENTO IMPERDIBILE PER I FAN DELLE AUTO D’EPOCA - Dopo aver perso il Salone dell’Auto, che nel 2020 ha traslocato dai viali alberati del Parco Valentino all’autodromo di Monza, ora Torino rischia di dire addio a un altro importante evento per il quale, da quasi quarant’anni, gli appassionati di auto d'epoca si mettono in viaggio da tutta Italia e non solo. La quarantesima edizione di Automotoretro Automotoretrò potrebbe non svolgersi tra le storiche mura dell’ex fabbrica Fiat del Lingotto. Dove ogni anno, per passione o lavoro, si ritrovano circa centomila persone tra espositori, professionisti e visitatori.
COSTI ALLE STELLE - Se le date della prossima edizione di Automotoretrò sono certe (dal 9 al 12 febbraio 2023, è scritto sul sito della manifestazione), resta in forse il luogo. I problemi sarebbero tutti legati al corposo aumento della locazione richiesto della società francese GL Events che gestisce gli spazi espositivi del Lingotto Fiere, da anni sede del salone dell’auto d’epoca torinese. “Nel 2020 l’affitto era stato di 350 mila euro, a cui si sono sommati circa 200 mila euro di spese. “La previsione per il 2023 - aveva spiegato negli scorsi giorni al quotidiano La Stampa Alberto Gianoglio, che con il padre Beppe organizza l’evento - è di pagare 650 mila euro per gli spazi, a cui si devono sommare le spese che potrebbero arrivare a 350 mila euro considerati i costi attuali dell’energia. Così non siamo nelle condizioni di proseguire”.
GLI ORGANIZZATORI: “TORINO IMPORTANTE PER L’AUTO” - Proprio l’articolo pubblicato il 27 novembre scorso da La Stampa deve aver mosso qualcosa nelle istituzioni locali, con le quali in questi giorni gli organizzatori stanno discutendo per cercare una soluzione “che - si legge in una nota ufficiale di Automotoretrò - permetta di non annullare o spostare l’evento in programma dal 9 al 12 febbraio 2023”. Spiegano Beppe e Alberto Gianoglio: “Da 40 anni la fiera si svolge sotto la Mole: Automotoretrò ha sempre avuto l’onere e l’onore di inaugurare la stagione delle manifestazioni motoristiche come primo appuntamento dell’anno, e la nostra intenzione è di mantenere questa tradizione anche nel 2023, perché crediamo fortemente nella centralità di Torino e del Piemonte per il mondo dell’auto. Nel caso in cui non fosse possibile trovare un’intesa con GL Events, siamo aperti a valutare altre alternative per mantenere viva questa fiera che ogni anno accoglie decine di migliaia di visitatori dall’Italia e da tutto il mondo”.