LA SUPRA È TORNATA - Sono trascorse poche settimane dal debutto della nuova Toyota Supra, che dopo 17 anni ha colmato un vuoto lasciato nella gamma della casa giapponese: infatti la Supra è stata costruita in quattro generazioni fra il 1979 e il 2002. La Toyota Supra scaturisce da un progetto congiunto con la BMW, infatti i due costruttori hanno sviluppato insieme la piattaforma utilizzata per la Supra e la nuova Z4. Dunque le due vetture condividono la medesima accoppiata motore, cambio e sospensioni, ma le case sono state molto attente a rendere unico il carattere dell'una rispetto all’altra, con diverse tarature e calibrazioni delle varie componenti.
PIÙ GRINTA PER LA SUPRA - Nonostante il poco tempo dal debutto della nuova Toyota Supra, il reparto interno TRD (Toyota Racing Development) ha già presentato delle modifiche che conferiscono alla coupé un’aria ancora più grintosa, seguendo quel filone della personalizzazione che è molto diffuso in Giappone e coinvolge ogni genere di vettura, non solo le sportive. Osservando le immagini di questa pagina, si nota come, rispetto alla versione di serie, la vettura dotata di tutti gli accessori della TRD abbia un fascione anteriore impreziosito ai lati da rifiniture in fibra di carbonio, lo stesso materiale leggero e resistente utilizzato per le minigonne laterali, per l’inserto sulle portiere, l’ala posteriore e le alette con funzione aerodinamica nel fascione posteriore. Fra le novità ci sono anche le ruote alleggerite di 19”, che migliorano la maneggevolezza nei rapidi cambi di direzione.
NIENTE INTERVENTI AL MOTORE - La TRD non è intervenuta sulla meccanica della Toyota Supra, che è spinta da un motore 3.0 a 6 cilindri turbo a benzina, che sviluppa 340 CV di potenza, 500 Nm di coppia e consente, grazie anche al cambio automatico a 8 rapporti, uno spunto da 0 a 100 km/h in 4,3 secondi. Solo in Giappone, la Toyota Supra è disponibile anche con un motore più piccolo, un 4 cilindri 2.0.