NUOVI SVILUPPI - La Toyota è al lavoro da tempo sulle tecnologie che permettono alle automobili di muoversi in autonomia, la cosiddetta guida autonoma. Per questo motivo ha sviluppato le Platform, modelli sperimentali sui quali provare tecnologie in via di miglioramento e non ancora definitive, come ad esempio i grossi radar che rappresentano gli “occhi” del sistema in condizioni di scarsa visibilità o quando le strisce sull’asfalto non sono ben definite. La terza edizione di questi prototipi è basata ancora sulla Lexus LS600h a passo maggiorato (la Lexus è il marchio di lusso della Toyota) e verrà mostrata in anteprima nei prossimi giorni al CES 2018 di Las Vegas, fra le principali rassegne al mondo dedicate alla tecnologia.
COME LE ALTRE - La Platform 3.0 è stata messa a punto dalla Toyota nel suo centro tecnico di York (Stati Uniti) e sarà costruita in piccola serie da aprile. I tecnici hanno voluto rimpicciolire i grossi visori esterni e inserirli dentro involucri più compatti, stando al racconto del costruttore, che inizia così ad avvicinare lo stile di questi veicoli alle vetture tradizionali: la Platform 2.0 aveva ad esempio una sorta di “portapacchi” sul tetto a cui erano fissati telecamere, sensori e radar, mentre la Platform 3.0 somiglia da vicino alla LS600h in vendita. Questa trasformazione è dovuta in parte al miglioramento del radar Lidar, non più unico (in grado di “mirare” solo frontalmente) ma suddiviso in quattro piccoli radar, ora in grado di vedere tutto intorno all’auto: sono montati agli angoli dei paraurti e riconoscono anche i detriti sull’asfalto.
DUE VOLANTI - Sul tetto è montato poi un involucro protettivo, che resiste al caldo e al maltempo e contiene visori meno sofisticati dei Lidar: ci sono le telecamere ed i sensori che mantengono l’auto nella corsia di marcia quando viaggia su strada. Questa soluzione migliora anche l’aerodinamica dell’auto. Il bagagliaio non è più occupato dai computer che sulla Platform 2.0 elaboravano le immagini raccolte, secondo la Toyota, perché la stessa funzione è svolta da calcolatori più compatti che ora sono all’interno di una scatola in metallo meno ingombrante. La Platform 3.0 riprende dalla vecchia edizione i due volanti, montati però su alcune vetture di prova, quelle su cui i tecnici vogliono testare il passaggio dalla guida pilotata alla guida “reale”. Gli esemplari con un solo volante sono riservati invece ai test della guida pilotata.