GRANDI PROGRAMMI - Il gruppo Volkswagen ha annunciato un programma di ristrutturazione capace, da una parte, di dar luogo a un corposo risparmio finanziario e dall'altra di trasformare le sue attività per prepararle al futuro nel quale l'auto elettrica, connessa e a guida autonoma la farà da padrone. Un piano accelerato dallo scandalo Dieselgate, per il quale il gruppo tedesco ha accantonato 18 miliardi, ma i cui costi complessivi non sono ancora quantificabili. Per questo la Volkswagen ha deciso di cambiare profondamente: tagliare i costi, ma contemporaneamente investire sulle nuove tecnologie ed aumentare il guadagno per ogni auto venduta (oggi tra i più bassi dell'industria automobilistica).
GERMANIA IN PRIMO PIANO - Le misure annunciate (nella foto sopra) riguardano soprattutto la Germania, dove i posti da cancellare sono 23.000 su un totale di 30.000, tutti legati alle produzioni convenzionali. A fronte di questo, però, si avrà la creazione di 9.000 posti nelle nuove attività. Per questo la casa ha stretto un patto con il potente Consiglio di fabbrica, cioè i rappresentanti dei lavoratori, che contiene una guida strategica sull’attività e l’organizzazione del gruppo. Il dettaglio dei programmi prevede infatti la maggior parte degli interventi nel tessuto industriale Volkswagen presente in Germania, da cui è previsto un miglioramento pari a 3 miliardi di euro nei profitti, mentre altri 700 milioni sono preventivati dalle attività erxtratedesche. L’obiettivo è il miglioramento della redditività: quella delle fabbriche in Germania è previsto che aumenti del 25%, contribuendo a un incremento pari al 4% dei margini operativi.
DOVE E COME GLI INVESTIMENTI - I nuovi orizzonti sono delineasti da quanto programmato in tema di nuove attività. Il comunicato della Volkswagen li sintetizza chiaramente quando precisa come saranno impiegati i 3,5 miliardi di investimenti decisi per i prossimi anni. I tagli di personale saranno attuati attraverso pensionamenti anticipati e altre misure affini. È espressamente dichiarato che tale riduzione della forza lavoro si realizzerà senza licenziamenti fino al 2025.
LE “LOCATION” ELETTRICHE - La casa tedesca ha anche indicato dove avverrano le nuove attività legate all’auto elettrica: “Gli stabilimenti di Wolfsburg e Zwickau - si legge nel documento - produrranno veicoli elettrici basati sulla piattaforma MEB. Per assicurare un utilizzo efficiente della capacità, un modello sarà prodotto nello stabilimento di Emden e, a Wolfsburg, sarà prodotto un veicolo del Gruppo Volkswagen. L’attività orientata al futuro sarà suddivisa tra le principali fabbriche di componenti tedesche. Braunschweig continuerà a produrre il sistema di batterie per la piattaforma MQB e si occuperà inoltre dello sviluppo e della produzione del sistema di batterie per la piattaforma elettrica MEB. Kassel svilupperà il sistema di trazione MEB e sarà responsabile per l’assemblaggio dell’intero sistema, oltre che per la produzione della trasmissione elettrica. Salzgitter produrrà e fornirà i componenti per il sistema di trazione MEB e, ospiterà un impianto pilota per le batterie”.