AVVOCATI GLOBALIZZATI - La Volkswagen ha acquistato oggi sui principali quotidiani italiani una pagina nella quale si scusa per l'accaduto e, riferendosi ai suoi clienti, annuncia: "faremo di tutto per riconquistare la vostra fiducia". Dall'estero, però, arrivano notizie negative per la casa tedesca. Lo studio legale Quinn Emanuel, con sede principale a Los Angeles ma sedi in tutto il mondo, nei giorni scorsi ha ricevuto dal fondo d'investimento Bentham l'incarico di istruire una class action contro la
Volkswagen. Lo studio Quinn Emanuel è famoso nel mondo per la sua specializzazione in cause d'affari, con colossi come clienti. Si calcola che negli ultimi anni abbia vinto vertenze legali per un totale di indennizzi nell'ordine di 50 miliardi di sterline. Il gruppo Bentham è un fondo di investimento che detiene un notevole pacchetto azionario del gruppo Volkswagen. È la causa che Bentham vuole intentare è appunto contro la Volkswagen per i danni subiti in seguito al crollo borsistico sopravvenuto in conseguenza dello scandalo del cosiddetto “
dieselgate”, cioè il software installato nelle centraline elettroniche di 11 milioni di veicoli del gruppo Volkswagen con motore turbodiesel AE 189, in grado di alterare le emissioni inquinanti.
CONFERMA UFFICIALE - A rendere pubblica la notizia è stato il quotidiano inglese The Telegraph, nella sua edizione domenicale del 18 ottobre, in cui sono riportate anche dichiarazioni di importanti rappresentanti dello studio Quinn Emanuel. In particolare gli avvocati sentiti dal quotidiano londinese affermano che la prima iniziativa che prenderanno sarà quella di contattare i grandi investitori della Volkswagen, per invitarli a unirsi all'iniziativa legale.
L'AZIONARIATO VW - L'azionariato del gruppo Volkswagen vede la famiglia Porsche-Piech detenere la metà della società, poi c'è il lander della Bassa Sassonia (dove si trova Wolfsburg, sede della Volkswagen) che ha il 20%, il fondo sovrano del Qatar con il 17% è quello della Norvegia con il 4% e altri importanti fondi con corposi pacchetti azionari. Secondo quanto riporta il Telegraph, lo studio Quinn Emanuel ritiene che l'ipotesi più probabile sia una causa da parte appunto di grandi investitori, più che di tanti piccoli azionisti.
PROSPETTIVE MILIARDARIE - Se ci sarà, e al momento la cosa pare probabile, la causa avrà dimensioni colossali. Del resto le perdite in borsa del titolo Volkswagen sono state enormi (25 miliardi di capitalizzazione) e ugualmente enormi sono state le perdite degli azionisti. Si parla così di una probabile richiesta di indennizzo nell'ordine di 25 miliardi di euro. Da notare che allo studio Quinn Emanuel in caso di vittoria andrebbe una percentuale del 25%, mentre le spese per istruire la pratica ammonterebbero a qualcosa come 6-7 milioni di sterline. Questo solo per arrivare a portare la vicenda davanti alla corte. Va infine aggiunto che in altri organi di stampa negli ultimi giorni è stato posto l'interrogativo su quale debba essere la magistratura competente nell'eventuale causa. Si può immaginare la magistratura tedesca che condanna la Volkswagen a pagare decine di miliardi di danni?