INIZIATIVA CLAMOROSA - Stop alle vendite della maggior parte della propria gamma: è la decisione clamorosa presa dalla Volkswagen in Corea (nella foto sopra un'immagine tratta da una pubblictà della Passat), per superare la confusione creatasi tra concessionari e mercato in seguito alla situazione derivata dalle accuse delle autorità locali a proposito delle emissioni dei veicoli della casa tedesca. Tutto è iniziato con la segnalazione da parte della giustizia coreana al ministero dell’Ambiente di Seoul di irregolarità riscontrate in numerosi modelli della Volkswagen. In particolare l’accusa sostiene che la filiale coreana della casa tedesca abbia manomesso i dati di emissioni e rumorosità di vari modelli. Nell’ambito della vicenda a fine giugno era stato anche emesso ordine di cattura per un manager della Volkswagen Corea, di cui peraltro la magistratura non ha fornito le generalità
DECISIONE DI GOVERNO - Tutta la questione è all’esame delle autorità governative di Seoul, e nei prossimi giorni dovrebbe esserci una decisione che potrebbe portare all’obbligo di richiamo per circa 79 mila veicoli e soprattutto al ritiro della certificazione di conformità di 32 modelli della gamma Volkswagen, cosa che significherebbe il divieto di vendita. Con l’iniziativa volontaria di sospendere le vendite la Volkswagen ha giocato d’anticipo e ora occorre attendere le decisioni del governo per capire quali saranno gli sviluppi della vicenda. Nel 2015 Volkswagen e Audi hanno venduto in Corea 68 mila auto, e nella prima metà di quest’anno c’è poi stato un forte ridimensionamento delle vendite, che sono state 12.463. Ciò senz’altro anche in conseguenza dello scandalo Dieselgate. Secondo notizie di stampa, la sospensione delle vendite durerà almeno tre mesi.