A cinque anni dall’ultimo aggiornamento, la grande e lussuosa suv Bentley Bentayga vede l’arrivo di questa versione Speed da 650 CV. Lunga 514 cm (531 la versione EWB con passo maggiorato, che costerà circa 35.000 euro in più), presenta la vera novità sotto il cofano: il 4.0 V8 biturbo a benzina guadagna 100 cavalli, arrivando a 650. Si tratta della Bentayga più potente di sempre: certo, i 15 cavalli in più rispetto alla Speed W12 uscita di scena alcuni anni fa sembrano pochi, ma va considerato che il vecchio modello adottava un 6.0 a dodici cilindri e che l’erogazione adesso è nettamente più sportiva. Oltre a essere la versione più grintosa, la Bentayga Speed è anche quella più costosa della suv inglese, con un prezzo di partenza di 275.576 euro. A 226.366 euro c’è la V8 da 550 CV, o in alternativa la plug-in hybrid da 462 CV con un 3 litri V6 (da 222.983 euro).
Fuori, la Bentley Bentayga Speed si distingue per il colore nero (o grigio scuro a seconda della tinta della carrozzeria) del logo nel cofano, delle cornici delle luci (quelle anteriori a matrice di led) e delle modanature laterali; la scritta Speed dello stesso colore è poi riportata nella parte bassa delle portiere anteriori. La tinta dell’auto che abbiamo guidato è il Sequin Blue Satin, che si accompagna a cerchi in lega di 23” optional (nella precedente versione della Bentayga arrivavano al massimo fino a 22”) con dischi freno carboceramici da 44 cm di diametro (anch’essi a pagamento), abbinati a pinze freno gialle (ci sono altre 6 colorazioni) a 10 pistoncini. Il grande spoiler alla fine del tetto, diviso in due parti e dal look sportiveggiante, si abbina ai quattro terminali di scarico in titanio realizzati dallo specialista Akrapovič (ennesimo optional, con prezzi sui quali la casa mantiene uno stretto riserbo).
Gli interni della suv inglese si confermano davvero lussuosi: non c’è traccia di plastica rigida. La Bentayga Speed del test è rifinita con dalla pelle pregiata per le portiere, per la plancia e per i sedili con elementi gialli a contrasto che richiamano il colore delle pinze dei freni. La scritta Speed è cucita sullo schienale dei sedili profilati (riscaldabili, ventilati e massaggianti) ed è riportata nel lembo centrale in carbonio della plancia. Praticamente infiniti i livelli di personalizzazione possibili, con finiture che prevedono materiali ricercati come il legno d’eucalipto e svariate declinazioni di noce.
Sportivo il volante multifunzione riscaldabile a tre razze, con corona in Alcantara: ha tasti comodi da azionare mentre si guida. Prevede qualche sottomenù di troppo, invece, il sistema multimediale con display di 10,9”: serve un po’ di tempo per capirne le logiche di funzionamento. Pratici i pomelli per la regolazione del volume della radio e del “clima” automatico quadrizona (dietro i passeggeri impostano la temperatura da un piccolo schermo integrato nel retro del mobiletto centrale).
La versione del test è in configurazione quattro posti: dietro, invece del divano, ci sono due poltrone singole separate da un imponente bracciolo e da un “gradino” molto evidente nel pavimento. La Bentayga Speed si può avere pure a cinque posti, oppure anche nella configurazione 4+1 (con i sedili laterali più larghi e quello centrale “d’emergenza”). Sia davanti sia dietro lo spazio è abbondante e le sedute (e pure i poggiatesta) si regolano elettricamente per garantire il massimo comfort; peccato che dietro le levette di comando siano nella parte laterale della seduta, vicino alla portiera: scomode da raggiungere quando si è in viaggio. Utili nelle giornate assolate le tendine parasole, ma il baule è piccolo; pur avendo una forma regolare, può contare solo su 392 litri coi sedili su (484 nella versione a 5 posti).
I 650 CV del 4.0 V8, abbinati a un cambio automatico a otto rapporti, garantiscono una spinta poderosa e un allungo che sorprende ed entusiasma: per la casa, questo gigante da 2.465 kg (a vuoto) passa da 0 a 100 km/h in appena 3,6 secondi, e la velocità massima è di 310 km/h. Gli 850 Nm di coppia motrice (disponibili già a 2.250 giri) sono “scaricati” a terra grazie alla trazione integrale permanente che sfrutta un differenziale centrale meccanico di tipo Torsen (a controllo elettronico invece per il posteriore), con una ripartizione del 60% al retrotreno e del 40% all’avantreno.
Lo scatto è ancora più fulmineo se si attiva il Launch Control: il dispositivo che fa agire l’intera meccanica in modo da partire il più rapidamente possibile debutta proprio con questa versione. I 650 CV “incollano” ai sedili, che sono molto profilati e tengono il guidatore ben saldo dietro al volante. All’aumentare dei giri cresce di pari passo la “voce” inconfondibile del V8, con un tono grave enfatizzato dai terminali di scarico della Akrapovič, mentre in rilasciando l’acceleratore si notano degli scoppiettii. Ben tarati lo sterzo (leggero ma abbastanza preciso) e gli ammortizzatori a controllo elettronico con molle ad aria che lisciano senza esitazioni le sconnessioni del fondo (nonostante i cerchi dalla spalla molto ribassata) senza mai risultare però troppo cedevoli.
Potente anche l’impianto frenante, che ha un gran mordente e induce rallentamenti istantanei. Anche affrontando le curve in velocità il coricamento laterale è minimo e tenuto a bada egregiamente dalle barre antirollio attive (un motore elettrico centrale le fa ruotare quando serve). I doppi vetri e i materiali fonoassorbenti neutralizzano poi fruscii aerodinamici e rumori di rotolamento. La Bentayga Speed sa conciliare comfort e divertimento visto che ora, in modalità Sport (con la nuova funzione ESC Dynamic inserita) si ha ancor più margine nei sovrasterzi di potenza. Inoltre, nonostante i suoi 514 cm di lunghezza, l’auto non è per nulla “goffa” in manovra visto che può contare anche sull’asse posteriore sterzante (che riduce il raggio di volta) per gli spazi ristretti.
La dotazione come immaginabile è ricca, ma non più di quella di auto che costano un terzo. La guida semiautonoma e le telecamere a 360° sono di serie per tutte le versioni; l’utile visore notturno che, quando fa buio, avvisa nel cruscotto della presenza sulla strada di animali, ciclisti o pedoni prima che si riesca a vederli è invece a pagamento. Come pure l’hi-fi dello specialista britannico Naim con 20 altoparlanti, il tetto nero a contrasto, le cuciture sui sedili con il nome della versione e il volante riscaldabile.
Carburante | benzina |
Cilindrata cm3 | 3996 |
No cilindri e disposizione | 8 a V di 90 gradi |
Potenza massima kW (CV)/giri | 478 (650)/6000 giri |
Coppia max Nm/giri | 850/2250-4500 |
Emissione di CO2 grammi/km | n.d. |
No rapporti del cambio | 8 (automatico) + retromarcia |
Trazione | integrale |
Freni anteriori | freni autoventilanti |
Freni posteriori | freni autoventilanti |
Le prestazioni dichiarate | |
Velocità massima (km/h) | 310 |
Accelerazione 0-100 km/h (s) | 3,6 |
Consumo medio (km/l) | n.d. |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 514/200/173 |
Passo cm | 300 |
Peso in ordine di marcia kg | 2465 |
Capacità bagagliaio litri | 392/n.d. |
Pneumatici (di serie) | 285/35 R 23 |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Bentley Bentayga usate 2023 | 239.850 | 239.850 | 1 annuncio |