La Cupra Terramar è una spaziosa crossover media, lunga 452 cm. “Sorella maggiore” della Formentor, se ne differenzia per la lunghezza cresciuta di 7 cm e per le forme un po’ più squadrate e meno filanti; in compenso, ha un abitacolo più ampio e può contare sul pratico divano posteriore scorrevole. La Terramar nasce sulla piattaforma MQB Evo del gruppo Volkswagen che sarà utilizzata anche nella prossima Audi Q3 (ne parliamo qui) ed è già sfruttata per la Volkswagen Tiguan, ma la Terramar è più sportiva, e non solo nello stile: ha una messa a punto specifica per le sospensioni, con assetto ribassato di 1 cm. C’è 2.0 a benzina 4x4, con 204 o 265 CV (qui il primo contatto) oppure 1.5 mild hybrid da 150 CV a trazione anteriore (da 43.650 euro). A due ruote motrici sono anche le ibride plug-in: quella da 204 CV (da 48.700 euro) e la versione del test da 272 CV, che secondo la casa percorre in elettrico fino a 121 km e costa 56.250 euro. Le due Terramar più potenti si chiamano VZ (da Veloz in spagnolo) e sono meglio equipaggiate delle altre.
Lo stile della Cupra Terramar è audace e non passa inosservato. Il frontale è appuntito, con vistose nervature che si allungano sul cofano. Appariscenti la griglia a maglie larghe e le luci diurne con tre elementi luminosi triangolari. Per 920 euro, i fari sono a matrice di led: in pratica, si tratta di abbaglianti con un cono d’ombra che segue gli altri utenti della strada, per non infastidirli. Le fiancate slanciate e toniche ben si sposano con i grandi cerchi in lega di 20” neri con dettagli color rame a contrasto (1.010 euro). Dietro, la Terramar è tondeggiante, ha un ampio spoiler e una vistosa striscia a led che attraversa il portellone; anche il logo della casa è illuminato. In basso, generose protezioni in plastica con delle “alette” verticali ricordano quelle degli estrattori aerodinamici delle auto da corsa.
L’abitacolo è ampio e realizzato con cura. Davanti, la maggior parte delle superfici è morbida. Plastica rigida si trova solo nella striscia centrale che corre da una parte all’altra della plancia e nella zona inferiore dei pannelli porta. Gradevoli gli elementi color rame a contrasto per le maniglie e per le levette per orientare il flusso dell’aria (il “clima” automatico trizona è di serie). Grintosi sia il volante multifunzione a tre razze (il tasto d’accensione è posizionato sotto quella di destra mentre il pulsante per la selezione delle modalità di guida è sotto quella sinistra) sia i sedili: in tessuto con dettagli in ecopelle, sono profilati e avvolgenti, oltre che riscaldabili e regolabili elettricamente. Chiaro, ma con molti sottomenù, lo schermo di 12,9” dell’infotainment che integra comandi a sfioramento (distraggono mentre si guida) per la regolazione della temperatura e del volume. Il navigatore e l’head up display (con realtà aumentata) sono nel pacchetto Digital Drive da 870 euro. Ricco d’informazioni e dalla buona risoluzione il cruscotto digitale di 10,25”.
Davanti, due adulti si accomodano senza problemi. Capiente il tunnel centrale con due prese Usb-C, la piastra di ricarica wireless per lo smartphone e tanto spazio per svuotare le tasche. Dietro possono stare anche tre persone di media corporatura, anche se la seduta più corta nella zona centrale e soprattutto il massiccio tunnel dà fastidio ai piedi di chi siede in mezzo. Il divano scorrevole è pratico, in quanto consente di recuperare spazio nel baule (che in questa VZ ha il portellone motorizzato). Il vano ha una capacità minima, di 400 litri: sono 108 in meno rispetto alle versioni a benzina o mild hybrid, perché qui il doppiofondo è quasi interamente occupato dal serbatoio della benzina sottostante. Facendo scorrere la panca in avanti si recuperano 90 litri.
La suv è mossa da un 1.5 quattro cilindri a benzina da 177 CV abbinato a un motore elettrico da 116 per una potenza combinata di 272 CV; il cambio è un robotizzato a doppia frizione sei marce. L’unità a corrente è alimentata da una batteria al litio da ben 20 kWh (utilizzabili) posizionata sotto il divano. Secondo la casa, in condizioni ottimali, si percorrono 121 km in media in elettrico; dopo il nostro test, svoltosi su un percorso misto e senza “correre” troppo, ne stimiamo circa 100 effettivi. La “pila” accetta fino a 11 kW in corrente alternata (servono almeno 2 ore e mezza per arrivare al 100% di carica), ma c’è anche la possibilità di collegarsi alle colonnine rapide in continua, arrivando a 50 kW; così, per la casa, possono bastare 26 minuti per passare dal 10 all’80%. In generale, sono valori molto apprezzabili.
La Cupra Terramar è vivace e reattiva; in partenza la spinta dell’elettrico è notevole. Una volta acceso il quattro cilindri (che fa sentire bene il suo rombo) l’erogazione resta vigorosa e omogenea, coi 272 CV che si fanno notare. Potenti i freni, svelto il cambio a doppia frizione (con levette al volante per la modalità manuale): il passaggio fra la modalità a corrente e quella a benzina avviene senza dare strattoni, quanto meno con la batteria carica. In curva l’auto è precisa, con sterzo diretto (da una battuta e l’altra ci sono due giri esatti di volante), consistente e preciso. Le sospensioni (con un valido multilink al posteriore) hanno una taratura più sportiva che morbida, ma riescono comunque a incassare discretamente le sconnessioni senza causare bruschi sobbalzi e, finché proprio non si esagera, tenendo a bada il rollio di un’auto che leggera non è: a vuoto, pesa 1.829 kg.
La Terramar meno costosa è la 1.5 mild hybrid: dispone di serie dei fari full led, dei cerchi in lega di 18”, di Apple CarPlay e Android Auto (anche wireless), dei sensori anteriori e posteriori di parcheggio e della retrocamera. La 2.0 a benzina da 204 CV con la trazione integrale parte invece da 47.550 euro. A 7.150 euro in più si può avere la VZ con 265 CV. Rispetto alle versioni “base”, le VZ aggiungono il portellone motorizzato, il “clima” automatico trizona e i sedili anteriori con dettagli in similpelle; la guida semiautonoma, però, arriva solo acquistando il pacchetto Intelligent Drive da 910 euro.
Motore a benzina | |
Cilindrata cm3 | 1498 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 130 (177)/5500-6000 |
Coppia max Nm/giri | 250/1500-4000 |
Motore elettrico | |
Potenza massima kW (CV)/giri | 85 (116)/2250-4500 |
Coppia max Nm/giri | 330/0-2250 |
Batteria | ioni di litio - 20 kWh |
Emissione di CO2 grammi/km | 9 |
Potenza max complessiva kW (CV) | 200 (272) |
Coppia max complessiva Nm | 400 |
No rapporti del cambio | 6 (robotizz. doppia friz.) + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi autoventilanti |
Le prestazioni dichiarate | |
Velocità massima (km/h) | 215 |
Accelerazione 0-100 km/h (s) | 7,3 |
Consumo medio (km/l, ciclo WLTP) | 200 (partendo con batterie cariche al 100%) |
Autonomia in modalità elettrica km | 121 |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 452/186/158 |
Passo cm | 268 |
Posti | 5 |
Peso in ordine di marcia kg | 1829 |
Capacità bagagliaio litri | 400-490/n.d. |
Pneumatici (di serie) | 255/40 R 20 |
Serbatoio litri | 45 |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Cupra Terramar usate 2024 | 39.600 | 45.120 | 6 annunci |
Cupra Terramar usate 2025 | 36.900 | 40.500 | 7 annunci |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Cupra Terramar km 0 2025 | 36.900 | 40.300 | 24 annunci |