DS N°4: lussuosa, precisa e cara

La DS N°4 è il restyling della DS 4 lanciata quattro anni fa. Cambia soprattutto il frontale, con caratteristiche luci diurne “a radice quadrata” collegate fra loro da piccoli led orizzontali, mentre il logo della casa è illuminato; dietro, lo stemma DS è sostituito dalla scritta “DS Automobiles”. Poche modifiche, insomma, per un’auto che resta una media a cinque porte elegante e sofisticata: “muscolosa”, con grandi ruote di 19”, parte posteriore filante e finezze quali le maniglie della porte cromate a scomparsa e le luci posteriori composte da tanti piccoli triangoli luminosi.  

Con l’aggiornamento debutta l’elettrica E-Tense (prezzi da € 43.550, 214 CV e 450 km dichiarati di autonomia media) mentre spariscono le versioni a solo benzina e diesel: quest’ultima, però, ritornerà in gamma nel 2026. Restano le ibride turbo a benzina: la mild hybrid da 145 CV con un 1.2 a tre cilindri e la plug-in 1.6 da 224 CV complessivi.

Nella plancia, rivestita in pelle (nella lussuosa versione Étoile Pelle Nappa che abbiamo guidato) e realizzata con plastiche morbide ottimamente assemblate, spicca il nuovo cruscotto digitale di 10,3” (era di 7”) e più leggibile. Non manca un ampio e completo head-up display. Sparisce invece il piccolo schermo tattile di 5” vicino al selettore del cambio, rimpiazzato da un portaoggetti. Il monitor a sfioramento centrale resta di 10”: gestisce un infotainment reattivo, con ChatGPT integrato e connettività wireless Android Auto e Apple CarPlay, ma la grafica è datata e di non immediata comprensione. Non dei più pratici anche altri comandi. 

Lunga 440 cm, la DS N°4 è comoda per quattro (il posto centrale del divano è rigido e rialzato) e ha un baule abbastanza capiente (430 litri e 1.240 abbattendo i sedili), ma non agevole da caricare: la soglia dista 78 cm dal suolo e ben 19 cm dal pianale.

La DS N°4 1.2 Hybrid si dimostra al contempo comoda e maneggevole: le sospensioni filtrano in modo efficace le sconnessioni, il motore è silenzioso a dispetto dei soli tre cilindri, lo sterzo è preciso e i freni sono potenti.

Il 1.2 turbo abbinato a un fluido cambio robotizzato a doppia frizione a sei marce non pare molto vivace (comunque non male i 9,4 secondi dichiarati nello “0-100”) ma è molto fluido e dovrebbe consumare poco: la casa dichiara 19,2 km/l in media e guidando seguendo il flusso del traffico siamo riusciti a stare sempre sopra quota 15 km/l.

Il prezzo di 46.100 euro per la DS N°4 1.2 Hybrid Étoile Pelle Nappa è molto alto. La dotazione di serie è buona: oltre agli accessori citati in precedenza troviamo i sofisticati ed efficaci fari a matrice di led, la piastra per la ricarica wireless dei cellulari, i sedili anteriori regolabili elettricamente e riscaldabili e il monitoraggio dell’angolo cieco. Tutte cose che mancano alla “base” Pallas, che però fa risparmiare ben € 7.600 e ha comunque il “clima” bizona, i retrovisori ripiegabili elettricamente e i sensori di parcheggio anteriori e posteriori con retrocamera.

La garanzia è di soli due anni (il minimo di legge) e gli aiuti alla guida non sono abbondanti anche nella Étoile. Di serie il cruise control adattativo, ma per avere la guida semiautonoma (col centraggio in corsia) bisogna acquistare il pacchetto Absolute (€ 1.250) che include anche le telecamere a 360°.