Fiat Doblò: fin troppo tranquillo

Al pari delle altre Fiat Doblò, la visibilità è buona (anche in retromarcia): merito dell’ampia vetratura e dei montanti poco invadenti. La guida è facilitata anche dallo sterzo più leggero rispetto a quello delle versioni turbodiesel, e al contempo piuttosto preciso.
 

Il 1.4 a benzina della Doblò è adatto a una guida molto tranquilla perché fatica a muovere un’auto così grossa e pesante 1340 kg. Pigro ai bassi regimi, “si sveglia” oltrepassati i 3000 giri, offrendo comunque una spinta modesta e accompagnata da una sgradevole rombosità. Sempre di buon livello il comportamento stradale, e ben manovrabile il cambio.

L’Active è l’allestimento più a buon mercato della Fiat Doblò, ma costa pur sempre l’equivalente di trenta milioni di lire e la dotazione è scarna. Non ci sono nemmeno il tendalino per coprire il bagagliaio (perfino le citycar ce l’hanno di serie), che costa la bellezza di 100 euro, e gli alzavetro elettrici anteriori (che non si possono avere nemmeno a pagamento).

Pregi
> Sterzo. Così leggero da semplificare le manovre di posteggio, ma comunque abbastanza preciso.
> Visibilità. Buona in tutte le direzioni. Anche le retromarce non sono un problema.

Difetti
> Dotazione. Troppo spartana, bisogna mettere mano al portafogli per avere accessori irrinunciabili.
> Motore. Fiacco e rumoroso.