*Prezzo indicativo
Numeri non da poco
Per la suv giapponese di medie dimensioni
Honda CR-V, in vendita dal 2012, è giunto il momento di un leggero aggiornamento estetico e tecnico. La carrozzeria è ingentilita da nuovi paraurti, mascherina e fari mentre la parte posteriore è impreziosita da uno spesso profilo cromato alla base del lunotto. Le altre novità sono l’intuitivo impianto multimediale, con schermo di 7” nella consolle, che può connettersi a internet tramite il telefonino, e il cruise control adattivo intelligente (i-ACC): attraverso il radar e la telecamera nel frontale “vede” le vetture che precedono o affiancano la Honda CR-V e, se “giudica” che una di queste possa invadere la corsia in cui si sta viaggiando, fa rallentare la vettura (clicca
qui per saperne di più). Al debutto anche il 1.6 biturbodiesel da 160 cavalli, abbinato a un inedito cambio automatico con nove marce (resta comunque disponibile anche quello manuale), che sostituiscono, rispettivamente, il 2.2 con 150 CV e la trasmissione sempre automatica, ma a cinque marce (più pesanti, assieme, di ben 65 kg). Disponibile solo per le versioni a trazione integrale, questo nuovo 1.6 è potente in rapporto alla sua cilindrata e ha due turbocompressori: il primo dei quali, a geometria variabile, lavora ai bassi regimi, l’altro a quelli alti mentre, a medio regime, le due unità girano assieme. La rinnovata Honda CR-V sarà proposta anche con i già noti 1.6 turbodiesel da 120 CV (solo con cambio manuale e trazione anteriore) e 2.0 a benzina con 155 CV: la vedremo dietro le vetrine delle concessionarie dal 18 aprile 2015. I prezzi saranno compresi fra circa 25.000 euro (con un minimo di 27.000 per le diesel) e circa 41.000 per la versione del test (la più ricca).
Ci si sta larghi
Il moderno abitacolo della Honda CR-V si conferma spazioso: il divano, grazie alla seduta piatta, può accogliere piuttosto bene anche tre adulti, mentre il baule, facilmente accessibile attraverso l’ampia apertura del portellone, può contenere parecchie valigie. Il sedile del guidatore è accogliente e i comandi sono disposti razionalmente. Fanno eccezione i tasti nel volante, numerosi e piccoli, e le informazioni riportate nel mini schermo nel cruscotto, che non risultano di lettura immediata. Considerati i prezzi, nell’ordine dei 30.000 euro (circa 41.000 per la vettura del test, con navigatore e sedili in pelle di serie), i materiali, in gran parte rigidi al tatto, potrebbero anche essere di qualità percepita migliore e di aspetto più ricercato. Nulla da ridire, invece, sulla precisione dei montaggi.
Più comoda che agile
Anche se i cavalli non sono pochi (160), la Honda CR-V 1.6i-DTEC automatica Executive 4WD non è una sportiva, ma una confortevole vettura adatta ai lunghi viaggi. Il motore spinge in modo progressivo e, dai regimi medio-bassi, con adeguata consistenza, ma senza lasciare filtrare la sua voce nell’abitacolo. Il cambio automatico passa dolcemente da un rapporto all’altro e, nella modalità S, è solo di poco più rapido. In modo quasi impercettibile si possono anche selezionare manualmente le marce con le levette solidali al volante. La taratura delle sospensioni facilita l’assorbimento delle sconnessioni della strada, ma il rollio si fa sentire e, nei percorsi tortuosi, la Honda CR-V è lenta nel muoversi fra le curve. Però, anche grazie alla trazione integrale, difficilmente perde aderenza, e la tenuta di strada è elevata. Lo sterzo (modificato come l’assetto) è migliorato e ha guadagnato precisione, mentre i freni si sono dimostrati efficaci. Infine, i consumi calcolati dal computer di bordo non sono elevati: in media, circa 14 km/l.
Secondo noi
Pregi
> Cambio. Seleziona le marce dolcemente e con apprezzabile rapidità.
> Comfort. L’abitacolo è isolato a dovere sia dai rumori, sia da buche e tombini.
> Spazio. Ce n’è in abbondanza, sia davanti sia dietro.
Difetti
> Comandi. Non tutti risultano sufficientemente pratici.
> Finiture. Non sono all’altezza del prezzo.
> Maneggevolezza. Fra le curve l’auto non è una gazzella.