La Honda CR-V è una suv medio-grande dalle linee moderne e piuttosto elaborate, che eccelle per spazio e praticità: comoda per cinque (ma c'è anche a sette posti), ha le porte posteriori che si aprono ad angolo retto per facilitare l'accesso, un capiente bagagliaio e ampi portaoggetti nell'abitacolo. La plancia è riuscita, con cruscotto digitale e consolle sopraelevata, sulla quale trova posto la leva del cambio (o i tasti della trasmissione nelle versione ibrida). Le finiture sono curate negli assemblaggi e i sedili sono comodi e ben realizzati, ma molte delle plastiche sono di qualità mediocre. Agilità, tenuta di strada e frenata sono di buon livello, mentre la capacità di assorbire lo sconnesso è discreta. Le versioni a benzina (1.5 turbo) hanno prestazioni brillanti e consumi non bassi, ma accettabili; il quattro cilindri ha un rombo fin troppo deciso in accelerazione. Anche le ibride HEV (che non sono del tipo plug-in) vantano uno sprint apprezzabile, e sono più silenziose ed econome, soprattutto in città, dove si fanno quasi 20 km con un litro; negli scatti più decisi la loro trasmissione automatica fa salire bruscamente il regime del motore 2.0 (un po' come negli scooter), ma lo stesso capita con il cambio CVT delle 1.5. Ciò non toglie che, nella marcia normale e soprattutto nel traffico, queste trasmissioni siano più comode del pur preciso cambio manuale montato nelle 1.5 meno costose. La trazione può essere solo anteriore o 4x4 (valida sui fondi viscidi), mentre la dotazione di serie è decisamente interessante, già nelle versioni alla base della gamma.