Migliora il comfort
Già in passato abbiamo avuto modo di apprezzare le doti di comfort della
Opel Zafira Tourer, legate soprattutto al notevole spazio che la vettura offre ai passeggeri (salvo nei posti in terza fila, che nell'auto di questo test non erano presenti): con questo nuovo motore 1.6 CDTI (già omologato Euro 6), che riduce la rumorosità nell'abitacolo, le cose vanno ancora meglio. La spinta è omogenea dai 1500 giri fino a poco oltre i 3000, e in autostrada quasi non si avverte il lavoro del propulsore. Merito anche dei lunghi rapporti del cambio manuale che, a 130 km/h in sesta, tengono il regime di rotazione del"millesei" a circa 2700 giri.
In ripresa fa quel che può
Oltre che il rumore, del nuovo motore della Opel Zafira Tourer beneficiano anche i consumi, per i quali la casa dichiara 24,4 km/litro. Nel nostro giro su strade urbane, collinari e autostrade nei dintorni di Torino non siamo andati oltre i 14 km/litro, ma guidando in maniera "spigliata" (abbiamo così apprezzato anche la buona precisione dello sterzo e la fluidità degli innesti del cambio). Le prestazioni non sono affatto male in rapporto alla cilindrata: la casa parla di una punta massima di 193 km/h e di uno "0-100" in 11,2 secondi (per il 2.0 CDTI da 131 CV, destinato a uscire di scena, il tempo è di due decimi più alto) che, nella nostra prova, ci è parso credibile. Tuttavia, i lunghi rapporti (sommati al notevole peso della vettura, 1626 kg a vuoto) penalizzano la ripresa.
Però non costa poco
La nuova Opel Zafira Tourer 1.6 CDTI è già ordinabile negli allestimenti Elective e Cosmo. Già il primo è ben dotato, ma non è “regalato” (28.990 euro) in rapporto a gran parte delle concorrenti: di serie, oltre all'Esp e ai sei airbag, ci sono i vetri dietro scuri, le barre sul tetto, la radio con lettore di cd mp3 e i cerchi di 17 pollici in lamiera. Le ruote diventano in lega per la Cosmo (1.650 euro in più) che può avere anche quelle di 18", come nell'auto che abbiamo guidato (costano 405 euro, in abbinata all'assetto sportivo). Di serie per quest'ultimo allestimento anche il "clima" bizona, i retrovisori ripiegabili elettricamente e il vivavoce Bluetooth, oltre alle luci posteriori a led, ai fendinebbia e all'attivazione automatica di fari e tergicristallo.
Un cuore tutto italiano
Il nuovo 1.6 CDTI è il primo di 13 motori che la Opel intende introdurre da qui al 2016. A gennaio debutterà anche sulla Opel Meriva e in futuro il numero di applicazioni aumenterà rapidamente, anche fuori dai confini europei. Come tutti i propulsori a gasolio del gruppo General Motors, è stato progettato nel centro sviluppo di GM Powertrain di Torino: quest'ultimo, nato pochi mesi dopo il "divorzio" della General Motors dalla Fiat, ha sede nel cuore del Politecnico, da cui attinge numerosi ingegneri (il numero di dipendenti è passato dagli 80 del 2005 a oltre 560). Le elevate competenze del personale e i sofisticati sistemi di progettazione, simulazione e test hanno fatto del centro di Torino uno dei fiori all'occhiello del gruppo GM: 15 le sale prova motori (più altre quattro in costruzione), un banco a rulli climatizzato per i test di omologazione a vettura completa, decine di postazioni per lo sviluppo delle centraline elettroniche. Anche queste (sia per la parte hardware, sia per il software) vengono progettate qui, a pochi passi dal Lingotto...
Secondo noi
Pregi
> Cambio. È una piacevole novità, grazie agli innesti fluidi delle marce.
> Motore. Per essere un 1.6 è vivace. Ma le doti che si apprezzano di più sono la regolarità di funzionamento e il bassissimo livello di vibrazioni.
> Spazio. L'abitabilità è notevole (l'auto del test era a cinque posti) e il baule davvero grande.
Difetti
> Mole. Questa monovolume è più grande e pesante delle sue concorrenti. Lo si nota soprattutto tra le curve.
> Prezzo. Vero che l'auto è ben rifinita, e ha un motore già a norma Euro 6. Però costa…
> Ripresa. Le lunghe marce alte (specie la sesta) non aiutano a riguadagnare velocità in fretta.