Il cambio che mancava
Derivata dalla Legacy, ma più alta da terra di 5 cm (dal suolo, il pianale ne dista 20) e con utili protezioni in plastica nella carrozzeria, la
Subaru Outback pochi mesi fa è stata sottoposta a un leggero restyling che ha interessato il frontale. La novità più importante per la crossover giapponese, però, arriva ora (le vendite cominceranno il 5 ottobre): il cambio a variazione continua dei rapporti abbinato al 2.0 turbodiesel boxer da 150 CV. Si tratta dell'unico modello sul mercato a offrire questo tipo di trasmissione in accoppiata con il motore a gasolio e la trazione integrale: non a caso, proprio questa versione è quella che si candida a essere la più richiesta all'interno della gamma Outback, che comprende anche un 2.5 a benzina da 167 cavalli (già disponibile con il cambio Lineartronic).
Interni un po' dimessi
La Subaru Outback si conferma spaziosa anche per cinque adulti, pratica (tanti vani e tasche portaoggetti) e con una notevole capacità di carico, che varia da 526 a 1677 litri (il baule, tra l'altro, si fa apprezzare anche per la sfruttabilità: il pavimento resta piatto quando si abbassa il divano). Dove invece non c'è stato un miglioramento (che pure sarebbe auspicabile, dato il prezzo non certo "da saldo" della vettura) è nella qualità di alcune plastiche. In particolare, quelle della plancia (rigide, anche se assemblate con cura); i pannelli delle portiere, invece, sono rivestiti in materiale morbido. In questa ricca versione Exclusive, sono di serie gli interni in pelle (di buona qualità), la chiave elettronica e il navigatore con schermo da 7", tutti accessori a cui bisogna rinunciare scegliendo la Trend, che per contro fa risparmiare 4.000 euro (ne costa 38.990). Se poi si è disposti a fare a meno anche dei fari allo xeno e del tetto apribile elettrico, c'è la Comfort (35.990 euro).
Ok in fuori strada, su asfalto… si piega
Il turbodiesel boxer (i quattro cilindri contrapposti sono paralleli al terreno) della Subaru Outback si conferma valido. Non è un "mostro" di potenza (150 CV non sono un record di categoria), ma vibra pochissimo, è poco rumoroso e spinge con un certo vigore i 1.624 kg dell'auto: con uno “0-100” di 9,7 secondi e 195 km/h di velocità massima, non ci si può lamentare. Particolarmente riuscito l'abbinamento con il cambio a variazione continua dei rapporti, che “memorizza” gli stili di guida del conducente ed è in grado di "scegliere" il miglior rapporto di trasmissione in base alle condizioni di marcia per adattarsi alle esigenze di chi è al volante. Si apprezza anche la sua linearità di funzionamento: vengono drasticamante ridotti i salti di giri tra una "marcia" e l'altra, tipici dei tradizionali automatici. Anche nella modalità di selezione manuale delle marce (la vettura dispone di 7 rapporti “virtuali”), le cambiate sono fluide e senza scossoni. Il comportamento, però, stradale è tutt'altro che sportivo: la precisione di guida è influenzata da un rollìo evidente, ma non fastidioso. Leggero e sufficientemente preciso, comunque, lo sterzo. La luce a terra di 20 cm e la trazione integrale permanente offrono parecchi vantaggi a chi percorre spesso strade di montagna, non disdegnando qualche incursione sullo sterrato.... e sulla neve (la vettura, a testimoniare la sua vocazione "invernale", monta infatti gomme M+S).
Secondo noi
PREGI
> Cambio. Un automatico a variazione continua dei rapporti che si apprezza per la notevole linerità di funzionamento.
> Comfort. Lo spazio non manca, le sospensioni “lavorano” bene sullo sconnesso e il rumore è ben smorzato.
> Comportamento sullo sterrato. Con un'altezza da terra di 20 cm e la trazione integrale permanente, può affrontare percorsi di media difficoltà.
DIFETTI
> Finiture. Alcune plastiche dell’abitacolo sono economiche in rapporto al prezzo dell'auto.
> Prezzo. La Outback ha un listino piuttosto elevato, specie nella versione Exclusive.
> Rollìo. La carrozzeria si inclina parecchio quando si affrontano "allegramente" le curve: ne soffre un po' la precisione di guida.