Spinta da un generoso boxer a gasolio, è una suv dal look grintoso e dall’abitacolo accogliente per cinque persone. Su strada il comfort è buono, ma lo sterzo lento e le sospensioni morbide penalizzano l’agilità. Le ridotte si possano avere soltanto per le versioni a benzina.
Posizione di guida | (1 vote) |
Cruscotto | (1 vote) |
Visibilità | (1 vote) |
Comfort | (1 vote) |
Motore | (1 vote) |
Ripresa | (1 vote) |
Cambio | (1 vote) |
Frenata | (1 vote) |
Sterzo | (1 vote) |
Tenuta di strada | (1 vote) |
Dotazione | (1 vote) |
Qualità/prezzo | (1 vote) |
L’estetica ricorda le fuoristrada tradizionali, ma il comfort è da vera suv: nell’abitacolo c’è spazio per tutta la famiglia, bagagli compresi. Questa versione a gasolio è mossa da un boxer silenzioso e abbastanza parco, oltre che dalle prestazioni vivaci, ma fra le curve non conviene strafare perché accusa un rollio evidente. Sebbene a differenza della versione a benzina non disponga delle marce ridotte, fuori strada se la cava bene grazie alla valida trazione integrale e alla buona altezza da terra. Considerato il prezzo della vettura, l’abitacolo meriterebbe finiture più curate, ma in compenso la dotazione è completa sotto ogni aspetto.
I parafanghi bombati e il frontale smussato inferiormente per “aggredire” meglio gli ostacoli sono segni evidenti dell’ispirazione fuoristradistica di questa suv, adatta a chi vuole unire la massima versatilità con le esigenze della famiglia. Alle ragionevoli dimensioni della carrozzeria (456 cm) abbina una notevole aliquota di praticità: è comoda per cinque e ha un bagagliaio discretamente sfruttabile. Ma le finiture sono al di sotto delle aspettative.
Il turbodiesel boxer vibra pochissimo, non alza mai la voce ed eroga i suoi 147 CV con piacevole vigore; a dispetto della rilevante stazza dell’auto (1577 kg) e della trazione integrale permanente la Subaru Forester si difende anche sul fronte dei consumi: fuori città abbiamo percorso oltre 15 km/l. Peccato, però, che la manovrabilità del cambio a sei marce non sia all’altezza della situazione: gli innesti sono duri e non manca qualche impuntamento.
Su strada la suv giapponese è comoda, ma è meglio guidarla con piglio turistico: fra le curve la lentezza dello sterzo e il sensibile rollio limitano, infatti, l’agilità. In compenso la trazione integrale con giunto viscoso e differenziale meccanico la rendono efficace anche quando l’asfalto finisce, senza contare che la “luce a terra” risulta superiore a quella delle rivali (21,5 cm). Non manca il dispositivo che assiste nelle partenze in salita, ma purtroppo le marce ridotte si possono avere solo nella versione a benzina.
L’XS Trend, l’allestimento di punta, anche se costoso offre una dotazione completa: di fatto, resterebbero da aggiungere la vernice metallizzata e i sedili in pelle. Accettando qualche rinuncia (per esempio ai fari bixeno, ai retrovisori ripiegabili e al tetto in vetro apribile elettricamente) si può puntare sulla X Comfort, che costa un po’ meno ma offre comunque tutto quel che serve, comprese le sospensioni posteriori autolivellanti.
Reso luminoso dalle ampie vetrature, l’abitacolo appare ancor più ampio di quel che è. La plancia ha un aspetto gradevole e moderno, ma la qualità delle plastiche lascia a desiderare come pure alcuni dettagli, e la funzionalità dei comandi non è il massimo. In compenso, l’abitabilità è notevole e anche chi siede dietro ha molto spazio per le gambe: la Forester è una vettura adatta ai viaggi in cinque. Più che discreto anche lo spazio per i bagagli, ma il baule potrebbe essere meglio rifinito.
Plancia e comandi
Agli interni luminosi e moderni, e all’elegante design della plancia, si contrappone l’aspetto economico delle plastiche, e anche alcuni particolari come il retrovisore incollato direttamente al parabrezza, oppure il tasto dell’hazard, non intuitivo da raggiungere perché collocato troppo in basso, in prossimità dei comandi del “clima”; scomode anche le regolazioni degli specchi e il bottone che permette di escludere l’Esp. Utile la possibilità di impostare su quattro livelli il riscaldamento dei sedili (di serie), mentre i comandi della radio ripetuti al volante, come pure quelli del cruise control (che sono sulla razza opposta), risultano troppo vicini fra loro. Gradevole e ben leggibile il cruscotto, che, però, manca del termometro del refrigerante.
Abitabilità
I sedili anteriori – sagomati quel tanto che basta per trattenere opportunamente nelle curve – si rivelano confortevoli; unico neo la regolazione degli schienali, che avviene a scatti. Accolti comodamente anche i passeggeri posteriori: lo spazio per le gambe non manca e il profilo piatto del divano non penalizza quando si viaggia in tre; intelligente la seduta centrale ribaltabile: se non è utilizzata, può fungere da portabibite. Migliorabile il cassetto di fronte al sedile destro, non molto grande e privo di refrigerazione; criticabile pure il portaoggetti nel tunnel, che essendo privo di sportello lascia a vista il contenuto.
Bagagliaio
L’imboccatura ampia e regolare, facilita il carico di oggetti ingombranti, in parte compensando la notevole altezza da terra della soglia (72 cm). Di migliorabile, nel baule, ci sono le finiture (troppe viti a vista), ma la capienza è al livello di quella delle rivali; peccato che quando si voglia sfruttare tutto lo spazio in altezza non si sappia dove riporre il tendalino. In compenso sotto il piano di carico c’è una vera ruota di scorta, rara in un’epoca in cui anche le suv si stanno convertendo al kit di riparazione (una scommessa, se si usa l’auto nel fuori strada). Quando serve la massima capienza un pratico meccanismo permette di abbattere facilmente lo schienale, e sul pavimento non si formano gradini.
Si siede in alto e i vetri sono ampi, così nel traffico si gode di un’ottima visibilità e nelle manovre – a dispetto delle dimensioni della carrozzeria – non si sente il bisogno dei sensori; inoltre, sterzo leggero e frizione morbida rendono la guida poco stressante. Le sospensioni filtrano opportunamente le sconnessioni del fondo stradale, ma sono anche causa di un sensibile rollio che – nei percorsi tortuosi – inficia la maneggevolezza. Sotto le aspettative anche la manovrabilità del cambio e la precisione dello sterzo. Nei viaggi in autostrada il comfort si conferma di buon livello, ma la scarsa prontezza dell’avantreno nel rispondere ai comandi impartiti dal volante, rende impegnative le manovre di emergenza; deludono anche i freni, poco resistenti alla fatica, ma in compenso l’Esp funziona come si deve. Buono il comportamento nel fuori strada, dove si può contare pure sull’efficiente trazione integrale e sulla discreta altezza da terra della vettura.
In città
La posizione di guida “dominante” e le ampie vetrature – lunotto compreso – fanno sì che la visibilità sia superiore alla media: non si hanno eccessive difficoltà nemmeno in manovra e dei sensori (forniti a pagamento dalle concessionarie) si può fare a meno. Bene pure sterzo (in questo frangente) e frizione, che non affaticano, ma la funzionalità del cambio lascia a desiderare (anche perché la leva, troppo corta, rimane lontana dal posto guida). Gradevole il comportamento del turbodiesel, pronto allo spunto e non eccessivamente assetato di gasolio.
Fuori città
Il motore, fluido e silenzioso, rende piacevole la marcia nei tratti extraurbani, anche se l’assetto mal digerisce le curve affrontate troppo allegramente: le sospensioni (morbide) risultano, infatti, poco efficaci nel controllare il rollio. Neppure lo sterzo e il cambio – impreciso il primo, poco manovrabile il secondo – sono in grado si assecondare la guida brillante, e le frenate possono rivelarsi più lunghe del previsto, in particolare quando l’impianto viene messo alla frusta. Ci si consola con i consumi, che le rivali non riescono a eguagliare.
In autostrada
Spaziosa e confortevole, si presta ai lunghi viaggi: se si sta entro i limiti imposti dal codice il motore lavora a un regime contenuto e si fa sentire poco, al punto che disturbano di più i fruscii indotti dagli ampi specchi retrovisori. Il turbodiesel soddisfa anche nelle riprese, vigorose nonostante la sesta marcia lunga. A velocità elevata emergono, però, i limiti dello sterzo, che è molto leggero ma pecca di precisione e rallenta l’esecuzione delle manovre di emergenza; in compenso l’Esp, se occorre, interviene prontamente.
Nel fuori strada
Nonostante sia priva di ridotte (previste, invece, nelle 2.0 a benzina), la Subaru Forester nel fuori strada se la cava meglio della maggior parte delle rivali: oltre all’efficace trazione integrale con differenziale meccanico e giunto viscoso, la aiuta la rilevante altezza da terra (21,5 cm) che – assieme al paraurti anteriore smussato – diminuisce il rischio di “toccare” con il fondo della vettura. Adatto ai percorsi impegnativi anche lo sterzo, molto demoltiplicato e poco affaticante, e utile il sistema antiarretramento che facilita le partenze in salita. Peccato, però, che le fiancate siano prive di protezioni contro il pietrisco sollevato dalle ruote.
Oltre che sulla trazione integrale permanente, peculiarità tecnica sulla quale la Subaru vanta lunga tradizione (tanto da impiegarla sulla quasi totalità della sua gamma), la Forester può contare sui controlli elettronici di trazione e stabilità, nonché sull’utile sistema antiarretramento. Sono di serie anche sei airbag e i poggiatesta attivi. Non ancora disponibili i risultati dei crash test EuroNcap.
La Forester non è ancora stata sottoposta ai crash EuroNcap, e dunque la valutazione sulla sicurezza va effettuata basandosi sulla dotazione. Che, logicamente, comprende tutti i dispositivi che ci si aspetta di trovare su una vettura di questa classe e prezzo: agli airbag frontali e laterali si aggiungono quelli a tendina (estesi a proteggere pure i passeggeri posteriori), nonché i poggiatesta “anti-colpo di frusta”. La sicurezza di marcia si gioca pure nella trazione integrale permanente, “specialità” sulla quale il costruttore nipponico ha costruito la sua fama, e ovviamente non manca l’Esp, oltretutto molto puntuale nell’intervento. Utile, non solo nel fuori strada, il sistema che facilita le partenze in salita bloccando per qualche secondo i freni per dare il tempo di rilasciare la frizione senza che la vettura arretri: è di serie per tutta la gamma, al pari del cruise control, delle sospensioni autolivellanti (che mantengono costante l’assetto della vettura indipendentemente dall’entità del carico) e dei fendinebbia. Il ricco allestimento XS Trend include anche i fari bixeno.
È una suv che si ispira alle vere fuori strada non soltanto nell’estetica: grazie alla trazione integrale permanente e alla carrozzeria piuttosto alta da terra, infatti, sui percorsi sterrati se la cava meglio della maggior parte delle rivali. Spaziosa e bene insonorizzata, su strada è brillante e offre un buon livello di comfort, ma le sospensioni morbide e lo sterzo lento la rendono inadatta a chi cerca anche sportività. Al prezzo elevato corrisponde una dotazione completa, ma la qualità delle plastiche e di alcuni dettagli dell’abitacolo è inadeguata alla classe della vettura.
Fra le moderne suv la Subaru Forester si distingue per l’estetica che riprende lo stile delle vere fuori strada, con forme squadrate e vetri ampi che favoriscono la visibilità: così, malgrado le dimensioni importanti, si guida facilmente anche in città. Il turbodiesel non consuma molto ed è anche brillante e silenzioso, ma l’assetto morbido e lo sterzo lento penalizzano l’agilità fra le curve: meglio godersi il comfort che è in grado di garantire agli occupanti, anche ad andatura autostradale. Questa originale giapponese è una buona scelta per chi vuole una 4x4 versatile e comoda, adatta ai viaggi con la famiglia e pronta ad affrontare in sicurezza non solo fango e strade innevate, ma pure il fuoristrada leggero: la buona altezza da terra e l’efficacia della trazione integrale permanente non fanno troppo rimpiangere le marce ridotte (previste soltanto per la versione a benzina). Peccato che le finiture siano al di sotto delle aspettative, perché per il resto la XS Trend vale i soldi che costa: ha una dotazione completa, che a conti fatti la rende preferibile alla più economica, ma anche meno lussuosa, X Comfort.
Baule
In fatto di capienza è allineato a quelli della concorrenza, ma risulta più pratico della media grazie alla regolare la forma dell’apertura e del profilo interno; ben fatte e di facile utilizzo le levette per ribaltare il divano.
Ruota di scorta
Quando ormai le suv si sono convertite a “ruotini” o a kit “gonfia e ripara” (inadeguati a vetture destinate anche al fuori strada), quasi sorprende trovare una ruota di scorta di dimensioni normali, oltretutto completa di cerchio in lega.
Visibilità
Il lunotto, ampio e quasi verticale, favorisce la visibilità e aiuta nelle retromarce: i sensori (forniti dalla concessionaria) non sono indispensabili. Bene anche davanti, perché anche il parabrezza è poco inclinato e, inoltre, ha montanti sottili.
Motore
Oltre che per l’omogenea distribuzione della potenza (a 1500 giri è già pronto a spingere, e conserva una buona verve sin quasi a 4000), si fa apprezzare per i consumi abbastanza contenuti e per la valida insonorizzazione.
Cambio
Di buono c’è la frizione morbida da azionare, ma la leva del cambio è corta e il pomello rimane troppo lontano dal posto guida; anche la manovrabilità lascia a desiderare: gli innesti delle sei marce sono duri e troppo contrastati.
Dettagli
Molti particolari, come la radio, lo schermo del computer di bordo oppure il retrovisore interno, hanno un aspetto superato. Nemmeno le finiture e la qualità dei materiali sono adeguate alla categoria della vettura.
Frenata
L’impianto frenante fornisce risposte poco decise: lunghi gli spazi d’arresto, soprattutto da velocità sostenuta. La situazione, inoltre, tende a peggiorare decisamente sotto stress, per esempio dopo avere a lungo sollecitato i freni in discesa.
Sterzo
In manovra non affatica e la sua leggerezza si apprezza anche nella guida fuori strada (dove torna utile pure il contenuto diametro di svolta); tuttavia, su asfalto l’eccessiva demoltiplicazione è all’origine di risposte lente e poco precise.
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 6a a 3750 giri | 188,3 km/h | 186 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 10,4 | 10,4 secondi | |
0-400 metri | 17,4 | 127,6 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 32,2 | 159,6 km/h | non dichiarata |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 5a | 39,6 | 159,9 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 6a | 34,8 | 148,4 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h in 6a | 13,1 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 12,5 km/litro | 13,5 km/litro | |
Fuori città | 15,9 km/litro | 17,0 km/litro | |
In autostrada | 11,2 km/litro | non dichiarato | |
Massimo | 5,9 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 13,3 km/litro | 15,6 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 42,5 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 70,9 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 136 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 10,8 metri | 10,6 |
Cilindrata cm3 | 1.998 |
No cilindri e disposizione | 4 |
Potenza massima kW (CV)/giri | 108 (147)/3600 |
Coppia max Nm/giri | 350/1800-2400 |
Emissione di CO2 grammi/km | 170 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 (manuale) + retromarcia |
Trazione | Integrale |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 456/178/170 |
Passo cm | 262 |
Peso in ordine di marcia kg | 1577 |
Capacità bagagliaio litri | 450/1660 |
Pneumatici (di serie) | 225/55 R 17 |
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 6a a 3750 giri | 188,3 km/h | 186 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 10,4 | 10,4 secondi | |
0-400 metri | 17,4 | 127,6 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 32,2 | 159,6 km/h | non dichiarata |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 5a | 39,6 | 159,9 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 6a | 34,8 | 148,4 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h in 6a | 13,1 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 12,5 km/litro | 13,5 km/litro | |
Fuori città | 15,9 km/litro | 17,0 km/litro | |
In autostrada | 11,2 km/litro | non dichiarato | |
Massimo | 5,9 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 13,3 km/litro | 15,6 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 42,5 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 70,9 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 136 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 10,8 metri | 10,6 |
Cilindrata cm3 | 1.998 |
No cilindri e disposizione | 4 |
Potenza massima kW (CV)/giri | 108 (147)/3600 |
Coppia max Nm/giri | 350/1800-2400 |
Emissione di CO2 grammi/km | 170 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 (manuale) + retromarcia |
Trazione | Integrale |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 456/178/170 |
Passo cm | 262 |
Peso in ordine di marcia kg | 1577 |
Capacità bagagliaio litri | 450/1660 |
Pneumatici (di serie) | 225/55 R 17 |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Subaru Forester usate 2018 | 19.800 | 19.800 | 1 annuncio |
Subaru Forester usate 2020 | 26.800 | 27.300 | 2 annunci |
Subaru Forester usate 2021 | 27.900 | 27.900 | 1 annuncio |
Subaru Forester usate 2022 | 33.900 | 33.900 | 1 annuncio |
Subaru Forester usate 2024 | 41.300 | 41.300 | 1 annuncio |