La seconda generazione di questa suv svedese 4x4 (c’è anche a trazione solo anteriore) conserva le proporzioni del modello precedente, ma è tutta nuova. Dalla “sorella maggiore” XC90 (più lunga di 26 cm) questa Volvo XC60 riprende la meccanica, i raffinati sistemi di sicurezza, la qualità delle finiture e il comfort, ma è molto più maneggevole e facile da guidare in città. In rapporto ai 469 cm di lunghezza, però, ha un bagagliaio non molto capiente (e neppure particolarmente “attrezzato” con accessori che lo rendano più pratico e sfruttabile). Dentro, tutto dà un’idea di qualità: dalle griglie metalliche che proteggono gli altoparlanti, alle serrande scorrevoli dei vani fra i sedili. Rispetto alle rivali fa risparmiare qualche euro, ma nel livello delle finiture non ha complessi d’inferiorità. E la dotazione non è “francescana”, anche se, dato il prezzo potrebbe essere ancora più ricca.
Posizione di guida | (1 vote) |
Cruscotto | (1 vote) |
Visibilità | (1 vote) |
Comfort | (1 vote) |
Motore | (1 vote) |
Ripresa | (1 vote) |
Cambio | (1 vote) |
Frenata | (1 vote) |
Sterzo | (1 vote) |
Tenuta di strada | (1 vote) |
Qualità/prezzo | (1 vote) |
La Volvo XC60 è una suv medio-grande che si pone come alternativa alle classiche tedesche (Audi Q5, BMW X3 e Mercedes GLC) e a modelli come l’Alfa Romeo Stelvio e la Jaguar F-Pace. Le sue doti più evidenti sono la qualità delle finiture, il comfort e la sicurezza. Di serie ci sono infatti il sistema di mantenimento in corsia, la frenata automatica d’emergenza e la telecamera che riconosce i segnali stradali e li ripropone nel cruscotto. Optional il Pilot Assist, che si aziona con un tasto nella razza sinistra del volante: combina il regolatore adattativo della velocità di crociera (fino a 200 km/h) con il sistema che mantiene l’auto al centro della corsia (fino a 130 km/h). In autostrada, e sulle carreggiate senza intersezioni e con un solo senso di marcia, la vettura può procedere senza intervento umano, mantenendo la distanza dai veicoli che la precedono e gestendo i freni fino all’arresto; basta che il guidatore (che conserva la responsabilità legale) tenga due dita sul volante. Sempre a pagamento sono il rilevamento di veicoli in arrivo nell’angolo cieco dei retrovisori (con sterzata automatica se si cerca di tagliargli la strada) e la frenata automatica se, nelle “retro”, l’elettronica “vede” traffico in arrivo dietro l’auto.
A tutta prova la sicurezza passiva: nei crash test Euro NCAP del 2017, la Volvo XC60 ha meritato le cinque stelle, con voti altissimi in ogni area esaminata. Le molle ad aria con ammortizzatori elettronici (optional) offrono un valido assorbimento delle buche e dei dossi, che si abbina a un’elevata tenuta di strada e a una buona maneggevolezza; preciso e leggero in manovra, lo sterzo ha una risposta omogenea e una demoltiplicazione non esagerata. Il raffinato 2.0 diesel da 235 CV dell’auto provata spinge già prima dei 2000 giri ed è ben accordato al dolce cambio automatico a otto marce. In questa variante D5, il quattro cilindri dispone di una riserva d’aria in pressione che, ai bassi regimi, mette in movimento il turbo per ridurne i ritardi di risposta nelle accelerate decise; in marcia, il serbatoio dell’aria viene “rifornito” da un piccolo compressore.
Il risultato è un motore vigoroso e pronto, sebbene non davvero sportivo, neppure nella modalità Dynamic. Silenzioso anche a freddo e agli alti regimi, è difficile avvertirne le vibrazioni; gli si può solo imputare una “sete” un po’ più elevata rispetto a quella delle migliori rivali. La Inscription della prova è la versione più ricca della Volvo XC60, e infatti ha di serie lussi come gli interni in pelle o i sedili a regolazione elettrica; in un’auto di questo prezzo, però, pensiamo che dovrebbero essere di serie il portellone ad azionamento elettrico, i sensori di parcheggio anche anteriori e la possibilità di refrigerare il cassetto destro. Va detto, comunque, che combinando i vari pacchetti si può risparmiare più del 30% sugli optional.
Plancia e comandi
Come in altri modelli recenti della stessa casa, la plancia della Volvo XC60 (impreziosita da un fregio in legno e metallo che la percorre da un’estremità all’altra) è un esempio di pulizia stilistica. Lo è anche il cruscotto, che è uno schermo di 12,3’’ di facile interpretazione e configurabile nella grafica: del navigatore vengono riprodotti tanto i pittogrammi quanto la mappa. Optional costoso è invece l’head-up display, a colori, che proietta sul parabrezza i dati principali. L’eleganza della plancia deriva anche dal numero ridotto di comandi fisici: sotto lo schermo centrale di 9’’ ci sono quelli principali per l’audio; dietro la leva del cambio, il pomello d’avviamento e la rotella per scegliere fra le modalità di guida. La temperatura del “clima” e il ricircolo dell’aria si gestiscono invece tramite i menù dello schermo a sfioramento, cosa che distare dalla guida; giudizio positivo, al contrario, per i grandi e intuitivi i tasti nel volante: a destra quelli per l’audio, a sinistra per gli aiuti alla guida. Ben organizzato e rifinito il tunnel fra i sedili: ha tre vani, tutti richiudibili. Il più arretrato, però, non è profondo, e il lettore di cd (optional) ne occupa buona parte
Abitabilità
Davanti lo spazio abbonda (il passeggero può persino allungare le gambe, con i piedi che trovano posto in una rientranza), mentre il divano è largo, ma un po’ scomodo al centro. Le poltrone della Volvo XC60 hanno di serie il cuscino allungabile e i rivestimenti in pelle; il pacchetto Luxury Seats (optional) include registrazioni elettriche evolute anche per la poltrona destra, una pelle più raffinata e la ventilazione. Il divano non è invece né scorrevole né regolabile nell’inclinazione. Il climatizzatore quadrizona (a pagamento) aggiunge due bocchette centrali per chi siede dietro, che si sommano a quelle di serie nei montanti.
Bagagliaio
Per il tipo di vettura lo spazio non è molto, l’altezza fra pianale e tendalino è di soli 44 cm e manca il pratico divano scorrevole. In compenso, la bocca è di forma regolare e dà accesso a un vano rifinito di tutto punto: il gancio di chiusura è incassato, e un profilo lucido protegge la soglia. Fra quest’ultima e il piano di carico non ci sono scalini e, premendo un tasto sul lato destro del baule, le molle ad aria optional fanno abbassare l’auto di 6 cm: la distanza da terra dell’accesso passa da 72 a 66 cm (un valore non male). Reclinando gli schienali si forma un piano piatto; solo due i ganci fermaborse, e il tendalino avvolgibile è di tipo manuale. Il ruotino (optional) e le due bombole in pressione per le sospensioni ad aria “rubano” infine quasi tutto lo spazio sotto il piano di carico.
In città
Esemplare la dolcezza del cambio e leggero da azionare il volante della Volvo XC60. Il sistema City Safety (di serie) avvisa della presenza di pedoni e ciclisti in traiettoria fino a 70 km/h (nonché di animali di grossa taglia e di veicoli in avvicinamento, a ogni velocità); se valuta un imminente rischio di un incidente senza che il guidatore intervenga, frena e sterza da solo. Le telecamere a 360° (optional) sono una manna in manovra. I 12,1 km/l rilevati non sono preoccupanti.
Fuori città
Senza ambire alla sportività, la Volvo XC60 è piacevole anche nei percorsi tortuosi: preciso lo sterzo e a tutta prova la tenuta di strada. Chi cerca sprint in più può selezionare la modalità Dynamic: cambio e motore diventano più reattivi, le sospensioni ad aria più “ferme”. Potente e modulabile la frenata. Gli strumenti dicono che abbiamo percorso in media 15,6 km/l: alcune rivali fanno meglio.
In autostrada
A 130 km/h il 2.0 della Volvo XC60 lavora a soli 2150 giri, ma non si percorrono più di 12,5 km/l; quasi assenti i fruscii e la rombosità dovuta al rotolamento delle gomme. In Eco, l’assetto si abbassa per ridurre la resistenza all’aria e, in rilascio fra i 65 e i 140 km/h, la trasmissione si “scollega” per sfruttare l’abbrivio. Raffinato, ma non sempre dolce nelle sterzate, il Pilot Assist.
Fuori strada
Il controllo automatico della velocità in discesa è di serie, ma le gomme stradali invitano alla prudenza. Efficace la modalità Off-Road: con le sospensioni ad aria, la distanza minima da terra arriva a 22 cm, la trazione è sempre sulle quattro ruote (normalmente privilegia quelle anteriori) e lo Stop&Start si disattiva affinché il motore sia sempre pronto a intervenire.
Comfort
Curata l’insonorizzazione e comodi i sedili. Le molle ad aria “lisciano” bene lo sconnesso.
Finiture
Non stupiscono con soluzioni-choc, ma non sfigurerebbero in vetture ben più costose.
Frenata
Ci si ferma in fretta. E l’impianto non sente la fatica nelle lunghe discese.
Sicurezza
Difficile trovare modelli con sistemi di sicurezza più avanzati (molti dei quali di serie).
Baule
In relazione agli ingombri dell’auto non è grande, e manca di soluzioni “furbe”.
Comandi a sfioramento
Quelli del “clima” portano facilmente a togliere lo sguardo dalla strada.
Optional
La radio digitale e il portellone motorizzato dovrebbero essere di serie.
Portaoggetti
Quello fra i sedili non è profondo, e il cassetto refrigerabile è disponibile solo insieme al “clima” quadrizona (a pagamento).
Carburante | gasolio |
Cilindrata cm3 | 1969 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 173 (235)/4000 |
Coppia max Nm/giri | 480/1750-2250 |
Emissione di CO2 grammi/km | 144 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 8 (automatico) + retromarcia |
Trazione | integrale |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi autoventilanti |
Capacità di traino kg | 2400 |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 469/190/166 |
Passo cm | 287 |
Peso in ordine di marcia kg | 1804 |
Capacità bagagliaio litri | 505/1432 |
Pneumatici (di serie) | 235/55 R19 |
Serbatoio litri | 50 |
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 8a a 3700 giri | 226,3 km/h | 220 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 7,9 | 7,2 secondi | |
0-400 metri | 15,6 | 143,8 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 28,6 | 184,5 km/h | non dichiarata |
RIPRESA IN D | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h | 27,1 | 184,0 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h | 25,8 | 185,1 km/h | non dichiarata |
da 40 a 70 km/h | 2,7 | non dichiarata | |
da 80 a 120 km/h | 5,4 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 12,1 km/litro | 16,4 km/litro | |
Fuori città | 15,6 km/litro | 19,2 km/litro | |
In autostrada | 12,5 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 13,7 km/litro | 18,2 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 35,7 metri | 36 metri | |
da 130 km/h | 62,1 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 134 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 11,6 metri | 11,4 |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Volvo Xc60 usate 2018 | 18.900 | 26.040 | 18 annunci |
Volvo Xc60 usate 2019 | 21.500 | 28.810 | 25 annunci |
Volvo Xc60 usate 2020 | 23.000 | 30.130 | 54 annunci |
Volvo Xc60 usate 2021 | 24.354 | 35.920 | 56 annunci |
Volvo Xc60 usate 2022 | 27.720 | 40.950 | 22 annunci |
Volvo Xc60 usate 2023 | 39.900 | 45.260 | 5 annunci |
Volvo Xc60 usate 2024 | 45.400 | 57.180 | 10 annunci |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Volvo Xc60 km 0 2022 | 45.740 | 50.600 | 3 annunci |
Volvo Xc60 km 0 2023 | 47.800 | 53.760 | 3 annunci |
Volvo Xc60 km 0 2024 | 52.124 | 62.260 | 10 annunci |