VETTEL, SEMPRE LUI - Nelle qualificazioni del Gran Premio d’India la pole position è stata conquistata da Sebastian Vettel con la sua Red Bull a motore Renault, che ha girato in 1’24”119 affibbiando più di 7 decimi al secondo, Nico Rosberg su Mercedes, seguito da Lewis Hamilto sempre sulla Mercedes. Il compagno di squadra di Vettel, Marc Webber è quarto, a quasi un secondo, ma il distacco non deve trarre in inganno: il pilota australiano ha effettuato le prove con gomme più dure rispetto quelle di Vettel. E d’altra parte sono stati proprio gli pneumatici che hanno caratterizzato le qualifiche.
IL GRAN PREMIO DELLE GOMME - Così Fernando Alonso su Ferrari è finito in quarta fila, con l’ottavo tempo a 1,7 secondi di distacco: un abisso, ma appunto mentre Vettel ha girato con le gomme più morbide (riconoscibili per la riga gialla sui fianchi) Alonso lo ha fatto con le più dure “bianche”. In base al regolamento, queste coperture dovranno essere quelle impiegate al via del Gran Premio, domattina alle 10,30 (ora italiana). Ciò significa che Alonso ha preferito partire più indietro ma sapendo di poter percorrere più giri senza doversi fermare per cambiare le gomme, mentre Vettel ha optato per un avvio di gara da battistrada, anche se poi sarà costretto a fermarsi prima. Si vedrà quanto sarà il vantaggio che potrà e saprà accumulare.
SORPRESA/ERRORI GROSJEAN - A parte la battaglia tutta strategica e da box più che di guida, la sorpresa clamorosa è stato il pessimo risultato del francese Romain Grosjean su Lotus, uno dei piloti più combattivi e talentuosi degli ultimi tempi (Panzer Vettel a parte). Come noto le qualifiche avvengono in tre fasi, con l’eliminazione di sei piloti al termine della prima, altri sei dopo la seconda, e con i rimanenti dieci che si giocano la pole position nella terza e ultima fase. Ebbene, Grosjean al termine del primo segmento di prove si è ritrovato diciassettesimo, primo degli esclusi. In pratica ai box hanno sbagliato le tempistiche sulle modalità in cui affrontare le prove.
PISTA VELOCE - L’intera sessione di qualifiche si è svolta con tempo asciutto anche se non soleggiato, con un po’ di foschia nell’aria. La pista è apparsa in ottime condizioni. Vettel ha compiuto il suo giro-pole alla media di 219,332 km/h di media. Il tracciato indiano è veloce, con 16 curve, di cui diverse vengono percorse in concatenazione tenendo molto alta la velocità. Da sottolineare che la strategia della Ferrari per Alonso ha un supporto importante nella pista che offre diversi tratti larghi in cui è possibile sorpassare.
TITOLO: QUASI FATTA - Il Gran Premio prenderà il via con Vettel leader della classifica iridata con 297 punti, contro i 207 di Alonso. Dopo l’India ci sono ancora tre gare (Abu Dhabi, Usa, Brasile). Se al termine del Gran Premio indiano Vettel avrà un vantaggio superiore a 75 punti, sarà matematicamente campione del mondo. Ciò significa che anche in caso di successo di Alonso, Vettel potrà essere campione anche solo con la quarta posizione, mentre se fosse quinto il vantaggio diventerebbe di 75 punti esatti, dunque con ancora la (molto) teorica possibilità che Alonso possa raggiungerlo per un (molto) incredibile ex-aequo. Insomma, è molto probabile che domenica il cielo indiano brilli dei colori dell’iride.
IN TV - La diretta della gara, prevista dalle 10:30, è un’esclusiva di Sky Sport F1, su cui è prevista anche la replica con partenza alle 12:30, mentre la Rai trasmetterà il Gran Premio in differita alle 15:30 su Rai 1.
Qualifiche: i primi 10
1. Vettel (Red Bull-Renault) 1:24.119
2. Rosberg (Mercedes) 1:24.871
3. Hamilton (Mercedes) 1:24.941
4. Webber (Red Bull-Renault) 1:25.047
5. Massa (Ferrari)1:25.201
6. Raikkonen (Lotus-Renault) 1:25.248
7. Hulkenberg (Sauber-Ferrari) 1:25.334
8. Alonso (Ferrari) 1:25.826
9. Perez (McLaren-Mercedes) 1:26.153
10. Button (McLaren-Mercedes) 1:26.487