Ora che le auto della stagione di
Formula 1 2014 sono state tutte svelate e primi test hanno iniziato a mostrare i valori in campo (
qui per saperne di più) possiamo fare un primo bilancio sulle vetture. Il nuovo regolamento di quest'anno, che tra l'altro prevede nuovi motori V6 turbo di 1.6, sembra aver scatenato scatenato la fantasia dei progettisti, che si è concentrata soprattutto nella parte frontale, con soluzioni diverse e in alcuni casi un po' bizzarre. Questo non ha potuto che dividerle fra gli appassionati di automobilismo in “belle” e “brutte”, al di là di ogni valutazione sulla loro competitività. Vediamo allora di stabilire qual è la più “sexy del reame”.
RED BULL RB10-RENAULT
La monoposto anglo-austriaca, figlia del genio di Adrian Newey, si è perfettamente inserita nella scia di quelle vetture che, per interpretare nella maniera più redditizia le nuove regole, hanno sciorinato un musetto dalla foggia particolare, che le ha meritato il soprannome di “ariete”, “chiglia” o “rompighiaccio”. La macchina sviluppata presso la sede inglese di Milton Keynes, rinnovata anteriormente, appare in verità molto tradizionale sui lati, con pance alte e lunghe, a differenza della “sorella” Toro Rosso.
MERCEDES F1 W05
La creatura dell'italiano Aldo Costa non ha più un'anteriore a proboscide d'elefante, bensì lo stesso aspetto che connota la F14T di Maranello e un andamento del frontale più graduale, che disvela due significativi supporti per reggere le camera-car. Non è a punta come quello di Toro Rosso, Sauber e Williams e c'è già chi lo ha paragonato all'ornitorinco o alla papera. Stupisce il passo, che potrebbe essere inferiore a quello delle avversarie a fini di una migliore distribuzione dei pesi, abbinato a pance che arrivano all'altezza massima, con bocche significative e scavate in coda.
FERRARI F14T
Malgrado il colore rosso, la Ferrari sceglie una sorta di terza via, non al... socialismo, bensì all'interpretazione del musetto 2014: né il “tricheco” asimmetrico della Lotus E22, né la proboscide della McLaren MP4/29, bensì un “aspirapolvere” o “papera” che fa tanto nemesi storica di John Barnard. La monoposto di Maranello ha dunque una personalità che la differenzia dalle rivali, anche per la presenza di un gradino nella parte superiore, onde agevolare il flusso d'aria verso il diffusore posteriore, fiancate generose, ma non troppo, e un doppio pilone per sorreggere l'alettone dietro.
LOTUS E22-RENAULT
Ritorna il “tricheco” che, disegnato dall'ingegner Antonia Terzi per conto della Williams, stupì gli osservatori nella stagione 2004. La vettura di Enstone mostra un muso asimmetrico, con un pilone a raccordare i montanti dell’ala anteriore per farli scendere verso l’altezza minima di 185 mm. Il regolamento stabilisce che l’estremità più avanzata dell'auto sia una soltanto. Conservandone una più corta, Nick Chester avrebbe aggirato bellamente questa regola, tutelando però i vantaggi di aerodinamica di un canale centrale che eviti le “protuberanze” viste su altre monoposto.
McLAREN MP4/29-MERCEDES
Il mastodontico muso “a proboscide”, che ai lati porta i supporti di un'ala anteriore dalle dimensioni invece più contenute, è l'elemento caratterizzante di una vettura in cui le novità davvero si sprecano. A Woking hanno introdotto anche pance che sono, nella parte alta, molto voluminose e massicce, arrivando quasi a toccare i deviatori di flusso laterali, mentre in basso gli ingegneri Tim Goss e Matt Morris le hanno volute molto angolate alla ricerca di un “gradino” piuttosto pronunciato sul fondo. E la grande presa d'aria pare simbiotica a un cofano motore che arriva fino in coda.
FORCE INDIA WJM07-MERCEDES
La squadra di Vijey Mallya ha mostrato per prima la propria arma da guerra per il 2014, ma ha tenuto a lungo nascosto il musetto. Perché? Andy Green, progettista della creatura di Silverstone, ha voluto forse dare un segno di potenza, ponendo un “manganello” di carbonio nell’anteriore. La scocca è molto alta, oltre che concava nella parte inferiore per assecondare il flusso verso il diffusore posteriore. Le fiancate sono più convenzionali, anche per non aggravare i problemi di raffreddamento già riscontrati...
SAUBER C33-FERRARI
La punta del muso della vettura svizzera, abbastanza contenuta dimensionalmente, ricorda anch'essa una proboscide animale, pur senza raggiungere la estremizzazione dei concetti della McLaren MP4/29, mentre è dotata di un gradino sotto la scocca, analogamente a Ferrari e Force India, e di una boccaporto arretrato che la fa assomigliare a un caccia Tornado. Il direttore tecnico Eric Gandelin e l'aerodinamico Willem Toet l'hanno pure dotata di pance laterali non enormi, con bocche dei radiatori più grandi in alto e andamento svasato man mano che scendono verso il fondo.
TORO ROSSO STR9-RENAULT
La “Red Bull di Faenza” si presenta con un enorme sperone, o un “siluro” che dir si voglia, all'anteriore, derivato dal lavoro aerodinamico di Luca Furbatto con la supervisione di James Kay. Non ha il gradino che caratterizza Ferrari, Sauber e Force India, ma pance con bocche dei radiatori piuttosto piccole a triangolo, che pescano l’aria in alto e sono sicuramente dovute al passaggio al motore Renault. Al posteriore, scelta originalissima, le paratie verticali dell’alettone sono state fissate al fondo scocca, anziché ricorrere a piloni, mentre l'airbox presenta due diverse aperture.
WILLIAMS FW36-MERCEDES
Pat Symonds ha interpretato la nuova regolamentazione nella maniera più didascalica possibile, con un frontale a “formichiere” decisamente poco stupefacente. Oltre al “becco” minimalista, si nota nel retrotreno l'assenza di un doppio pilone di sostegno dell'alettone, mentre le fiancate che accolgono i radiatori per raffreddare le unità motrici Mercedes sono sì più grandi di quelle adottate nel corso del 2013, ma decisamente meno del previsto.
CATERHAM CT05-RENAULT
Il colore di questa macchina avrebbe potuto essere verde... mimetico, anziché semplicemente dei colori dei “fagiolini”, perché tradisce un aspetto da autoblindo militare. Si tratta di una vettura che ha letteralmente uno "spuntone" attaccato sotto al muso, posizionato in alto, o in altri termini, due musetti affastellati l'uno sull'altro. Realizzata a Leafield, già nei primi test appare invece centralmente e posteriormente abbastanza anonima...
MARUSSIA MR03-FERRARI
Rallentata e ostacolata dalle ristrettezze economiche, la Marussia è stata l'ultima squadra a dare alla luce la propria creatura per la stagione 2014. Dave Greenwood, un tecnico giovane ma molto pragmatico, ha pensato la (lunga) MR03 con la “proboscide”, operando la scelta sì più scontata, però anche meno costosa. Le pance sono avvolgenti e scendono rapidamente in coda, mentre la scocca è in posizione elevata per alimentare al meglio il diffusore posteriore, che insiste su un retrotreno gemello di quello... Ferrari.
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FERRARI F14T
30%
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RED BULL RB10-RENAULT
20%
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MERCEDES F1 W05
13%
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McLAREN MP4/29-MERCEDES
9%
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FORCE INDIA WJM07-MERCEDES
6%
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LOTUS E22-RENAULT
5%
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TORO ROSSO STR9-RENAULT
5%
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CATERHAM CT05-RENAULT
5%
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SAUBER C33-FERRARI
3%
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WILLIAMS FW36-MERCEDES
3%
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MARUSSIA MR03-FERRARI
1%