GARA IN SALITA - Domenica 3 luglio si correrà in Austria il nono gran premio della stagione 2016 di Formula 1. La Ferrari non parte con i favori del pronostico, ma i due secondi posti consecutivi hanno regalato un po’ di ottimismo ad una squadra ancora a secco di affermazioni: le velocissime Mercedes di Lewis Hamilton e Nico Rosberg hanno vinto finora in sette occasioni su otto. La superiorità delle Frecce d’Argento e le difficoltà accusate fin qui dalla Rossa sono due fra i temi affrontati da Sergio Marchionne (nella foto) nel corso di un’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport. Marchionne è presidente e amministratore delegato della Ferrari e non ha mai risparmiato critiche molto dure al team, il cui ultimo titolo risale al 2008.
IDEE NUOVE PER L’AUTO DEL 2016 - Marchionne esordisce considerando ancora possibile la vittoria del titolo piloti 2016 (a 12 gare dal termine Vettel è lontano 45 punti da Rosberg) ed evidenzia il principale segreto dei successi ottenuti dalla Mercedes: il team ha raggiunto la stabilità tecnica e non deve più mettere in conto rivoluzioni o continui azzardi. “La Ferrari SF16-H è nata con idee nuove rispetto al 2015” le sue parole. Una volta messa in pista “ha portato a conseguenze diverse da quelle che erano attese”, tanto che gli ingegneri devono ancora capirla fino in fondo: Marchionne rivela infatti che “stiamo cercando di domare la macchina per capire di che cosa ha bisogno per essere produttiva a livello prestazionale”.
PIÙ SPAZIO AI GIOVANI - Il manager riflette poi sulla gestione del team, sottoposto ad un profondo rinnovamento in occasione del suo arrivo. Marchionne spiega che “gran parte del problema è come dare la possibilità di crescere a chi è sotto l'attuale primo livello”, esprimendo le difficoltà nel dare spazio e fiducia a talenti non ancora affermati, più giovani, che sappiano fornire idee nuove. “Intendiamo dare loro la possibilità di andare avanti per vedere di cosa sono capaci”, rivela il numero uno della Ferrari, ma per questo obiettivo serve il tempo che la Formula 1 non concede. Pertanto si è scelto di ingaggiare persone competenti ed esperte, come il nuovo direttore dell’ingegneria Jock Clear, il cui innesto serve per “completare la squadra nella maniera ideale”.
KIMI A RISCHIO - Le aree in cui oggi l’azienda si trova più in difficoltà sono il telaio e l’aerodinamica, confessa Marchionne, “cose essenziali su cui noi abbiamo sempre dichiarato di avere deficienze tecniche interne. La Ferrari deve ‘internalizzare’ queste deficienze, facendole diventare la propria forza”. Il manager smentisce poi di essere un datore di lavoro troppo severo (“Non ho mai chiesto a nessuno qualcosa che non sarei disposto a fare io”) e mette in guardia Kimi Raikkonen, autore di un campionato molto inferiore alle aspettative: per Marchionne “la sua continuità alla Ferrari dipende da come guida. Altrimenti credo che sia anche scelta sua di non continuare”.