Libere di venerdì 16 maggio
Qualifiche di sabato 17 maggio
Gara di domenica 18 maggio
La Formula 1 fa tappa a Imola per il Gp dell'Emilia Romagna 2025, settima gara del Mondiale. Il popolo dei motori italiano è in fibrillazione, nella speranza di vedere finalmente un acuto della Ferrari, che qui corre in casa. Finora, però, le soddisfazioni sono state poche: Hamilton, al netto del lampo nella Sprint Race in Cina, non ha ancora lasciato il segno. Leclerc ci mette il cuore, ma il miglior risultato resta un terzo posto. Troppo poco rispetto alle aspettative che accompagnavano la nuova monoposto.
La classifica piloti parla chiaro: Oscar Piastri guida il Mondiale con 131 punti, seguito dal compagno di squadra Lando Norris a quota 115. Verstappen è terzo con 99 punti, davanti a Russell a 93. Per trovare la prima Ferrari bisogna scendere fino al quarto posto con Leclerc a 53 punti. Hamilton è addirittura settimo con 41 lunghezze. La McLaren si presenta a Imola da grande favorita, con tutte le carte in regola per conquistare anche il difficile tracciato del Santerno. In casa Ferrari, però, si punta tutto sul calore dei tifosi per provare a ribaltare i pronostici.
Occhi puntati anche su Andrea Kimi Antonelli. Il giovane talento bolognese della Mercedes, appena 18 anni, ha già conquistato tutti per la sua maturità in pista. Con 46 punti in classifica, è sesto e si è reso protagonista di una buona stagione fin qui. L’obiettivo è quello di salire sul podio proprio davanti al suo pubblico.
Prende il nome di Autodromo Enzo e Dino Ferrari nel 1988, ma è più noto come circuito di Imola, fu inaugurato nel 1953, dieci anni dopo ospitò per la prima volta la Formula 1. Nel 1980 ospitò per la prima volta il Gran Premio d'Italia, dal 1981 quello di San Marino (con il GP d'Italia stabilmente passato a Monza); fino al 2006 si sono tenute a Imola sotto il titolo di Gran Premio di San Marino 27 gare del Mondiale di Formula 1. Nel 2020 è tornato ad ospitare il Gran Premio dell’Emilia Romagna. Il circuito è veloce e si respira un’atmosfera da “vecchia scuola”. Si tratta di un circuito veloce ma segnato da curve iconiche come quelle chiamate “acque minerali” e “piratella”. La curva più dura per l’impianto frenante è la 17 (nota come Rivazza) in cui le monoposto passano da 292 km/h a 122 km/h in 2,09 secondi durante i quali percorrono 105 metri. Una la zona DRS, collocata tra la curva 15 e la 16.