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Formula 1: la Haas lancia la sfida per il 2016

22 febbraio 2016

Americana di passaporto ma con una solida base italiana (Ferrari e Dallara), la scuderia statunitense debutta in Formula 1.

Formula 1: la Haas lancia la sfida per il 2016
BUONA LA PRIMA? - Parnelli, Penske, Lola-Beatrice e ora Haas: le scuderie statunitensi che si sono affacciate in Formula 1 negli ultimi 40 anni o giù di lì non abbondano granché e sinora non hanno ottenuto risultati significativi. Il solo Roger Penske, con un’apparizione che è stata fugace quanto la vita del pupillo Mark Donohue, ha conseguito una vittoria con John Watson in Austria, nel 1976. Adesso tocca al team di Gene Haas, che non c'entra nulla con Carl Haas, presente in Formula 1 con un suo team dal 1985 al 1987 e plurivittorioso con il team Newman-Haas in Indycar, affacciarsi sulla scena: lo fa con la VF16, dove VF sta per Very First: proprio la prima Formula 1 della storia.
 
VIVA L’ITALIA - I piloti sono Romain Grosjean ed Esteban Gutierrez: consistente il primo, in orbita Ferrari il secondo (il 2016 per lui sarà un banco di prova non indifferente, visto quanto riporta la carta d’identità di Raikkonen). I colori sono il grigio e il rosso: richiamano quelli delle macchine a controllo numerico della Haas Automation, vero e proprio colosso dell’automazione da 1 miliardo di dollari da fatturato annuo di cui Gene Haas è fondatore e boss. Il progetto tecnico è opera di Rob Taylor, la parte aerodinamica demandata a Ben Atathangelou; il telaio è realizzato in collaborazione con la Dallara, la power unit è quella della Ferrari 2016. Insomma, c’è molto di italiano nel team Haas, compreso lo sviluppo nella galleria del vento della Ferrari.
 
DALLA NASCAR - C’è anche più di un tocco autonomo, comunque: su tutte, la sospensione anteriore push rod, cui la Ferrari è giunta quest’anno - in pratica, la Haas VF16 è tutto tranne che una Ferrari SF15-T riveduta e corretta. Difficile dire quali siano gli obiettivi per la stagione, ma in tema di gestione sportiva Gene Haas non è certo un novizio (dal 2002 ha un team in Nascar Sprint Cup, legando buona parte del percorso alla leggenda delle ruote coperte Tony Stewart) e come team principal c’è Guenther Steiner, altoatesino di nascita e statunitense d’adozione - già al timone della Jaguar Formula 1 e artefice della prima Red Bull nella massima formula. Dai test di Barcellona le prime risposte: il primo a scendere in pista sarà Grosjean, sostituito nel secondo e nel quarto giorno da Gutierrez.


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Ritratto di luigi sanna
22 febbraio 2016 - 13:47
5
Con questa vettura, la Ferrari può sviluppare meglio la P.U. Come nuovi, questi della Haas possono fare più test. Che regolamenti stupidi... il prossimo anno, ennesima rivoluzione, forse tornano anche i rifornimenti.
Ritratto di PongoII
22 febbraio 2016 - 14:30
7
Caro Luigi, è da tempo che io auspico che la Ferrari patrocini una Scuderia minore (in stile Red Bull - Toro Rosso), che nei miei sogni sarebbe potuta essere una rinata Alfa Romeo. Con la Haas siamo ai prodromi di quest'auspicio che mi auguro porti frutti in ambito PU ed aerodinamica. Sull'evoluzione dei regolamenti ho più volte scritto che la miglior regola da introdurre è solo una, bloccare per un determinato e sicuro periodo le regole esistenti, sicurezza esclusa.
Ritratto di luigi sanna
22 febbraio 2016 - 15:53
5
Ma infatti, è l'unico "sport" dove non ci si può allenare. Poi i regolamenti schizofrenici e incomprensibili ai più... Per quanto riguarda la scuderia minore, un Alfa "sotto" la Ferrari, non c'è la vedo..... sono solo voci e secondo me non se ne farà nulla. Sarebbe meglio il DTM, o un prototipo per la 24 ore, più il DTM però.
Ritratto di MatteFonta92
22 febbraio 2016 - 16:03
3
Se la Haas può già permettersi di acquistare le PU Ferrari di quest'anno, vuol dire che dispongono di buoni capitali, il che, manco a dirlo, è fondamentale se prima o poi si vuole vincere qualcosa in questo sport. Come poi hanno già detto altri, questo nuovo team potrà essere un eccellente banco di prova per il giovane Gutiérrez e per la PU Ferrari 2016.
Ritratto di Mattia Bertero
23 febbraio 2016 - 14:52
3
HAAS. Apparentemente questa scuderia a delle basi nettamente più solide rispetto a tante altre squadre che si sono affacciate nel Circus negli ultimi anni. La base è ottima però bisognerà vedere che saranno gli sviluppi sulla macchina. I piloti presi sono bravi (specialmente Grosjean). Solo la pista darà il verdetto.
Ritratto di monodrone
23 febbraio 2016 - 18:25
Monoposto estremamente interessante. Se sarà un buon progetto sarà una bella sfida tra titani. L'ingegner Dallara non è certamente l'ultimo arrivato. Ha vinto di tutto, dappertutto e con quasi tutto. Vederlo motorizzato Ferrari fa sembrare la haas una seconda scuderia italiana. Veramente veramente interessante!!!

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