Il Gp di Spagna 2020 di Formula 1 viene archiviato con l’ennessimo trionfo di Lewis Hamilton che ha “passeggiato” con la con la sua Mercedes lungo i cordoli del circuito di Barcellona, precedendo il solito indomabile Max Verstappen e il domabilissimo compagno di squadra Valteri Bottas. Ancora una volta una gara senza storia: troppo forte il binomio Mercedes Hamilton per poter impensierire gli avversari che come sempre devono accontentarsi delle briciole. Per Hamilton è l’88ma vittoria in carriera ed il mondiale 2020 sembra già saldamente nelle sue mani.

Ok, ma le Ferrari? Ancora una volta non pervenute: mai in lotta per un piazzamento decoroso, alla fine della giornata Binotto e i suoi uomini contano i danni. Leclerc ritiratosi per una panne elettrica e Vettel settimo (doppiato) grazie all’unica sosta decisa dal team. Tutto qui. Un risultato inaccettabile per il team di Maranello che sta vivendo uno dei momenti peggiori della sua storia. Intendiamoci, anche in passato la Ferrari ha vissuti anni complicati. Ad esempio il lungo intervallo dalla vittoria Scheckter nel 1979 al primo trionfo di Schumacher nel 2000. L’ultimo mondiale piloti di Maranello è datato 2007 ed è firmato da Kimi Raikkonen, seguito nel 2008 dal mondiale costruttori.
Poi anni di alti e bassi anche con vittorie importanti, Alonso e Vettel su tutti, e ora il buio totale. Colpa, si dice, di un progetto nato male sul quale è impossibile sviluppare qualche rimedio a causa di un regolamento che vieta interventi radicali sulla vettura a stagione avviata. E allora che fare? Non molto purtroppo se non lavorare sodo in fabbrica per tirar fuori il meglio dalla SF1000.

Quanto ai commenti ufficiali, il team principal Mattia Binotto sostiene che il progetto non è stato abbandonato, come alcuni stanno già ipotizzando, per lavorare sul futuro. Anzi a Maranello, dice, stiamo lavorando in modo frenetico in chiave 2021 certo, ma anche sulla vettura 2020 con aggiornamenti e piccoli sviluppi consentiti dal regolamento. E che potremmo vedere già dalla prossima gara in Belgio fra due settimane. Lo sperano e se lo augurano tutti. Perché la Ferrari meriterebbe di più. Molto di più. D’altro canto la realtà sta presentando conti amarissimi e solo un miracolo potrebbe mutare il corse degli eventi. Perché il mondiale 2020, salvo sviluppi clamorosi, è già saldamente nelle mani della Mercedes e di Lewis Hamilton.



