La Formula 1 “sposa” una banca

RICONOSCIBILITÀ - Bernie Ecclestone, l’eterno boss della Formula 1, è noto per il suo grande fiuto per gli affari e questa volta bisogna ammettere che ha puntato davvero in alto. Dal prossimo GP di Singapore, infatti l’Ubs, ovvero l’Union des Banques Suisses, la prima banca d’Europa e la seconda nel mondo (64 mila impiegati, uffici in 50 Paesi) sarà partner del “circus”. Il colosso svizzero ha commissionato un’indagine di mercato e ha concluso che la Formula 1 è lo strumento migliore per raggiungere una riconoscibilità globale.

NONOSTANTE LA CRISI - “La penetrazione della Formula 1 si adatta benissimo ai nostri piani, e si integra con le nostre attività  a livello locale”, ha dichiarato il direttore esecutivo di Ubs, Oswald Grubel. L’Ubs, va detto, esce come tantissimi istituti di credito, da un periodo di grave crisi in cui ha ricevuto un fondamentale “aiutino” sia dal Governo svizzero sia dal GIC, il fondo di investimento del Governo di Singapore, beneficiando anche della creazione di un fondo nel quale sono stati depositati circa 60 miliardi di dollari di titoli a rischio, ma rimane comunque una delle istituzioni finanziarie più solide del pianeta.

BEL COLPO - In un momento in cui la Formula 1 ha dovuto incassare alcune “botte” d’immagine, vedi le defezione di BMW e Toyota, o la figuraccia rimediata dal team USF1, e con un futuro ancora non chiarissimo davanti, si tratta di un buon colpo per Bernie l’immortale, che infatti si è dichiarato felicissimo di “dare il benvenuto in Formula 1 alla Ubs”. Resta da vedere cosa penserà dell’iniziativa il contribuente svizzero, tradizionalmente molto attento a come vengono gestiti i propri denari.