NUOVE REGOLE - A Spa, dove torna a ruggire il circus di Formula 1 dopo quattro settimane di vacanza, la battaglia sarà durissima anche sul piano dei regolamenti. Dopo le prestazioni da urlo della Red Bull a Budapest, che tanto hanno fatto infuriare McLaren e Mercedes, insospettite dalla eccessiva “flessibilità” delle ali dei rivali, la FIA da Spa inaugurerà nuovi e più pesanti (in tutti i sensi) test per impedire ai team di barare. Il carico a cui l’ala dovrà resistere senza flettersi passerà, infatti, da 50 a 100 chili.
CIRCUITO MITICO - Insomma, linea dura in vista di un finale di campionato che si preannuncia apertissimo ed emozionante. “Da qui a fine stagione ci aspettano 7 finali”, ha precisato Fernando Alonso, che mira a completare la “remontada” sui rivali della Red Bull e a cogliere il primo successo della sua carriera sul leggendario circuito belga. Spa è forse la pista più bella del mondiale, un tracciato genuino e storico, un luogo magico che trasuda rischio, leggenda e fascino, sul quale il circus arriva carico di emozioni e speranze e dal quale potrebbero uscire verdetti importanti per l’esito finale del campionato.
VARIABILE TEMPO - Il meteo, come al solito nelle Ardenne, è incerto (pioggia e sereno dovrebbero alternarsi durante prove e gara lungo i 7 chilometri della pista) e questo potrebbe aggiungere incertezza alla competizione. Sui lunghi e velocissimi rettilinei, sulle salite e sui curvoni di Spa, prima di tutti la mitica Eau-rouge, la favorita è proprio la Ferrari, vincitrice delle ultime tre edizioni del GP del Belgio e che da domani inauguerà un diffusore ancora più efficiente. Alla Red Bull ci sono facce preoccupate: la natura del tracciato, anche se sia Vettel sia Webber si sono detti “impazienti” di correre a Spa, poco si adatta alle caratteristiche della vettura e soprattutto del motore Renault.
300 GP PER BARRICHELLO - La McLaren, dal canto suo, arriva in Belgio dopo un frenetico lavoro e sperando, dopo le delusioni dell’Hungoraring, di riavvicinarsi alle rivali. L’outsider è come al solito la Renault di Kubica e Petrov, mentre in casa Williams Barrichello, dopo aver accettato le scuse via sms di Schumacher per l’”attentato di Budapest”, spera di festeggiare alla grande il suo 300esimo GP. In realtà quello di domenica sarà per il brasiliano solo il n.298, visto che in due occasioni Rubens non prese il via, ma nessuno (forse neppure Schumi stavolta) ha voglia di rovinargli la festa.
