PREOCCUPANO I NUOVI TEAM - Il giovedì pre GP di Spagna ha visto prevalere un argomento su tutti: come affrontare il problema della qualifica del GP di Monaco del 15 maggio (nella foto sopra la Ferrari di Massa nell'edizione 2009). Con ventiquattro monoposto in pista, di cui sei nettamente più lente delle altre, si potrebbero verificare fastidiose e anche pericolose situazioni. Ecco dunque che nel paddock del circuito Catalunya di Barcellona, gli stessi piloti dei team Lotus, Virgin, Hispania hanno voluto affrontare il problema. Che verrà dibattuto con Charlie Whiting, direttore di gara FIA.
SI CERCA DI PREVENIRE - L'idea è quella di separare le vetture lente da quelle veloci, per evitare spiacevoli contrattempi a chi normalmente lotta per la pole. Bruno Senna e Jarno Trulli, si sono detti favorevoli a alla divisione del Q1. Certo, per tanti anni la Formula 1 a Monaco ha ospitato anche ventisei vetture in qualifica e nessuno si era mai posto il problema. Ma l’evoluzione della categoria ha cambiato la mentalità dell’ambiente ora abituata ad anticipare, e quindi evitare, i possibili problemi prima che questi si verifichino.
PER I TOP TEAM SITUAZIONE DI COMODO - Se la FIA accetterà la richiesta dei piloti, si potrebbero promuovere di diritto al Q2 i team migliori, in base alla classifica costruttori, lasciando quelli nelle posizioni di fondo a lottare per il solito unico posto nel secondo segmento della qualifica. Vedremo come in questi giorni la FIA recepirà tale proposta. Che a molti potrà sembrare non sportiva, perché getta una luce oscura sulle squadre minori, ma certamente fa comodo ai top team. Ricordate quanto accadde nel 2009, con Hamilton che nel Q1 sbattè per colpa sua nei primi giri di qualifica?
HISPANIA PENSA AL 2011 - Intanto si è saputo che il team Hispania, diretto da Colin Kolles e che schiera i piloti Senna e Chandhok, nel 2011 intende costruirsi da solo le due monoposto. Quest’anno la squadra spagnola di José Ramon Carabante utilizza vettura progettate e realizzate dalla italiana Dallara. Le monoposto si sono rivelate non competitive e ampiamente da sviluppare. Nulla di nuovo in quanto Dallara, con i pochi soldi a disposizione ricevuti da Adrian Campos (precedente team owner poi ritiratosi), ha fatto quel che poteva. Hispania però non ha al momento le strutture per costruirsi in casa una vettura. Dovrà quindi appoggiarsi a costruttori esterni.




