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La Marussia F1 è prossima al fallimento

28 ottobre 2014

Anche la scuderia russa, già orfana di Jules Bianchi, dà forfait per il prossimo Gp di Austin: solo diciotto le monoposto in griglia.

La Marussia F1 è prossima al fallimento
DICIOTTO AL VIA - Non solo Caterham (qui la news): anche la Marussia (foto sopra) si affida all'ormai triste giro dell'amministrazione controllata. Pressoché certo, quindi, che ad Austin si vedranno solo diciotto vetture al via: per trovare un numero di monoposto così esiguo, bisogna tornare al 2005. E chi ha qualche anno sulle spalle può solo ricordare quel periodo a cavallo degli Anni 80 e 90 in cui c'era bisogno delle prequalifiche per scremare da una quarantina a 26 il numero dei partenti.
 
NON È UNA NOVITÀ - Per entrambe le scuderie, ruote di scorta di un Circus che si assottiglia, non si tratta di novità, visto che le difficoltà economiche erano note da tempo: stagione 2014 finita in anticipo (a meno di improbabili colpi di scena) e affannosa ricerca di un bel po' di milioni di dollari per la prossima stagione. Nello scorso appuntamento di Sochi, la Marussia aveva allestito il box di Jules Bianchi in omaggio al proprio, sfortunato, pilota impegnato in un difficilissimo recupero dopo l'incidente al Gran Premio del Giappone.
 
AIUTO DALL'INDIA PER MARUSSIA - Secondo l'inglese Telegraph, l'attuale proprietario della Marussia, il miliardario russo Andrei Cheglakov, sta cercando di vendere il team, i cui debiti ammontano a circa 40 milioni di euro (chi compra se li deve accollare): dall'India pare arrivino flebili segnali d'interesse da parte di due tycoon dell'acciaio, Baljinder Sohi e Sonny Kaushal. Per il team russo, quest'anno sono arrivati a Monaco i primi due punti della storia e, con essi, il nono posto nel Mondiale costruttori: dovesse essere mantenuto, porterebbe in cassa circa 50 milioni di euro di bonus dal meccanismo organizzativo gestito da Bernie Ecclestone, per i prossimi due anni.
 
CATERHAM KO - Per la Caterham, oltre a problemi di liquidità (sono circa 25 i milioni di euro di debito) si aggiunge il contenzioso che oppone l'ex proprietario Tony Fernandes alla nuova proprietà (qui la news). Quasi scontato il ricordo all'amministrazione giudiziaria: a Leafield, sede della scuderia, i cancelli non si sono aperti alla volta di Austin; Kobayashi ed Ericsson sono così appiedati al pari del pilota Marussia Chilton.


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Ritratto di piccoloanto
28 ottobre 2014 - 15:58
sono finiti i tempi in cui le minardi sforvanno giovanti talenti come aloso vettel raikkonen ora chi li aquista deve prima pagari i debiti ma meglio cosi non sono arrivati risultati sperati ma soprattuto e inutile fare correre dei team che poi non possono lottare per il mondiale chi ricorda le bar honda , le jordan honda la jaguar e altri team finiti nell obblio per citare questi
Ritratto di carmelo.sc
28 ottobre 2014 - 19:28
tra i team che hai mezionato, da escludere la Jordan: nel 1999 arrivarono terzi in campionato, e in varie occasioni arrivavano a punti o a podio..solo negli ultimi anni diventò un team di serie b (la livrea del 99 poi era davvero spettacolare!!)
Ritratto di IloveDR
28 ottobre 2014 - 16:11
3
che è fallita, come sport, come spettacolo
Ritratto di ilpongo
28 ottobre 2014 - 16:17
5
Meno doppiaggi ad Austin.... Strano che una Scuderia russa fallisca. Putin lo sa? O sta pensando di riprovare ad attaccare la Finlandia per naturalizzare Bottas (Kimi glielo regaliamo)
Ritratto di MatteFonta92
28 ottobre 2014 - 17:58
3
Più che altro il problema sarà nel 2015... 18 vetture al via è proprio il minimo che il caro Bernie è costretto a garantire, quindi bisognerà trovare almeno un altro nuovo team per l'anno prossimo, anche se non sarà facile. Mi sembrava che ci fosse in lista una scuderia americana, ma non credo sia pronta prima del 2016.
Ritratto di gilrabbit
29 ottobre 2014 - 06:08
e non avremo rimpianti.Si ridia la possibilità a tutti di sviluppo mettendo limiti solo alla cilindrata e alle misure delle macchine poi ognuno si sbizzarrisca a piacere. Così com'è la F1 non interessa più a nessuno e sopratutto parage sky per una simile ciofega e da fessi col botto!!!
Ritratto di Gordo88
29 ottobre 2014 - 10:05
1
Mi dispiace per i piloti ma per lo spettacolo cambia poco anzi, meno traffico meno doppiaggi e quindi meno rischi di safety car

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