DICIOTTO AL VIA - Non solo
Caterham (
qui la news): anche la
Marussia (
foto sopra) si affida all'ormai triste giro dell'amministrazione controllata. Pressoché certo, quindi, che ad Austin si vedranno solo diciotto vetture al via: per trovare un numero di monoposto così esiguo, bisogna tornare al 2005. E chi ha qualche anno sulle spalle può solo ricordare quel periodo a cavallo degli Anni 80 e 90 in cui c'era bisogno delle prequalifiche per scremare da una quarantina a 26 il numero dei partenti.
NON È UNA NOVITÀ - Per entrambe le scuderie, ruote di scorta di un Circus che si assottiglia, non si tratta di novità, visto che le difficoltà economiche erano note da tempo: stagione 2014 finita in anticipo (a meno di improbabili colpi di scena) e affannosa ricerca di un bel po' di milioni di dollari per la prossima stagione. Nello scorso appuntamento di Sochi, la Marussia aveva allestito il box di Jules Bianchi in omaggio al proprio, sfortunato, pilota impegnato in un difficilissimo recupero dopo l'incidente al Gran Premio del Giappone.
AIUTO DALL'INDIA PER MARUSSIA - Secondo l'inglese Telegraph, l'attuale proprietario della Marussia, il miliardario russo Andrei Cheglakov, sta cercando di vendere il team, i cui debiti ammontano a circa 40 milioni di euro (chi compra se li deve accollare): dall'India pare arrivino flebili segnali d'interesse da parte di due tycoon dell'acciaio, Baljinder Sohi e Sonny Kaushal. Per il team russo, quest'anno sono arrivati a Monaco i primi due punti della storia e, con essi, il nono posto nel Mondiale costruttori: dovesse essere mantenuto, porterebbe in cassa circa 50 milioni di euro di bonus dal meccanismo organizzativo gestito da Bernie Ecclestone, per i prossimi due anni.
CATERHAM KO - Per la Caterham, oltre a problemi di liquidità (sono circa 25 i milioni di euro di debito) si aggiunge il contenzioso che oppone l'ex proprietario Tony Fernandes alla nuova proprietà (
qui la news). Quasi scontato il ricordo all'amministrazione giudiziaria: a Leafield, sede della scuderia, i cancelli non si sono aperti alla volta di Austin; Kobayashi ed Ericsson sono così appiedati al pari del pilota Marussia Chilton.