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La McLaren fa paura

15 luglio 2010

Una organizzazione impeccabile, due piloti dal diverso carattere e stile di guida, ma che sanno sempre trarre il massimo dalla loro vettura. Il team britannico riesce a fermare la Red Bull e punta alla conquista del titolo senza mezzi termini.

CAPACITÀ DI REAZIONE UNICA - Non ne sbagliano una da quattro Gran Premi. Da Istanbul, la McLaren ha sempre piazzato un suo pilota sul podio. Doppietta in Turchia e in Canada, seconda e terza a Valencia, seconda a Silverstone. Si continua a dire che la Red Bull è imprendibile e imbattibile, ma intanto nelle prime due posizioni del campionato ci sono i due piloti McLaren: Lewis Hamilton (foto sopra) con punti 145, Jenson Button (qui sotto) con 133. È dunque la Red Bull a dover inseguire. La capacità di reazione messa in atto dal team diretto da Martin Whitmarsh a Silverstone è stata impressionante. Dopo i due turni di prove libere del venerdì, sembravano dispersi. Le novità tecniche portate nella gara di casa non avevano dato i risultati sperati.
 

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NIENTE PANICO - Uno dei punti deboli di questo mondiale è la impossibilità dal poter condurre test che non solo impediscono ai piloti, ufficiali e tester, di allenarsi ma anche alle squadre di poter verificare la bontà delle modifiche che si intende apportare a stagione in corso. Così, le si prova direttamente nel corso del fine settimana della corsa e se qualcosa non funziona il rischio è grosso. Si fanno test col simulatore, ma può accadere che la realtà differisca dai risultati del computer. In McLaren, venerdì pomeriggio non si sono fatti prendere dal panico.
 
MERITO A PAFFETT - Occorreva risolvere il problema in vista della qualifica e soprattutto del GP. Come fare? Ecco allora l’idea di coinvolgere il collaudatore Gary Paffett spedendolo nella vicina Woking a lavorare col simulatore. Paffett si è dato da fare nella notte tra venerdì e sabato finché non ha trovato, assieme ai tecnici, una possibile soluzione per la MP4/25. In qualifica, Hamilton è risultato 4°, Button solo 14°. Ma in gara le cose sono migliorate nettamente. Hamilton ci ha messo del suo partendo alla grande e guadagnando subito la seconda piazza. Poi, ha sfidato a suon di giri veloci il leader Mark Webber nella speranza di indurlo all’errore, di provocare un guasto tecnico sulla Red Bull. Dietro, Button ha saputo risalire fino al 4° posto finale. Tanto di cappello. La McLaren cade e risorge in poche ore. Non è da tutti.



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Ritratto di TheWander
15 luglio 2010 - 14:52
1
niente da dire, solo il meglio che c'è oggi in F1, McLaren forever
Ritratto di Flaney
17 luglio 2010 - 10:38
In effetti, questa credo sia, almeno per il momento, la migliore stagione della loro storia. Vedremo se riusciranno a completarla con entrambi i titoli, sarebbe un impresa non da poco battere la stratosferica Red Bull
Ritratto di Samovar84
16 luglio 2010 - 22:34
... fanno paura i responsabili della direzione di gara.

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