IL PEGGIO PARE PASSATO - Contrordine: il Gran Premio non si muove da Monza. Questa almeno l’ipotesi avanzata dal Corriere della Sera di oggi. A scatenare i timori era stato a luglio il patron della Formula Uno, Bernie Ecclestone, che voleva sacrificare il circuito lombardo in favore di altri che generassero un business superiore. Ma l’incontro fra Ecclestone e il nuovo management di Aci Milano e Sias (che gestisce l’autodromo) pare abbia scacciato le nuvole scure. Ivan Capelli, ex pilota ora alla guida dell’Aci Milano, vuole formalizzare la proposta di rinnovo del contratto, in scadenza nel 2016, entro le prime gare del prossimo mondiale.
QUESTIONE DI SOLDI - Ricordiamo che la distanza fra il canone odierno e quello chiesto da Ecclestone è di 10 milioni di dollari: “Presenteremo un’offerta vicina”, ha detto Capelli, che confida anche nel rilancio dell’impianto di Monza. “Sta a noi”, ha proseguito l’ex pilota, “rendere l’autodromo più appetibile sotto il profilo commerciale, puntando su marketing e merchandising”. La sfida è lanciata; ne sapremo di più nelle prossime settimane.