TRA PASSATO E FUTURO - I numeri parlano chiaro: con circa 4000 vetture consegnate nel 2014, l’attuale gamma dell’
Aston Martin, composta da quattro modelli (la berlina Rapide S e le sportive Vantage, DB9 e Vanquish) è un po’ invecchiata e fatica a tenere il passo di un mercato sempre più esigente. Le 7300 unità vendute nel 2007 (un anno record) sono ormai un ricordo lontano. Occorre, insomma, un deciso cambio di rotta: e l’Aston Martin ha ambiziosi programmi per il futuro che, però, vanno finanziati con un capitale che le vendite faticano a coprire. Per questo la casa inglese ha lanciato due modelli costosi quanto remunerativi: la super lussuosa berlina
Lagonda, inizialmente prevista per i mercati del Medio Oriente ma, poi, commercializzata in tutto il mondo, e la supercar da pista
Vulcan. Altri introiti arriveranno dai sostanziosi investimenti degli azionisti (principalmente, il fondo di private equity Investindustrial, capitanato dall’italiano Andrea Bonomi, che possiede il 37,5% dell’azienda, e da investitori del Kuwait) e dalla Mercedes: che, oltre a possedere il 5% dell’Aston Martin, fornirà tecnologia per i nuovi modelli e il 4.0 V8 biturbo firmato AMG.
CHE COSA ASPETTARSI? - E, allora, vediamo cosa bolle in pentola. Sono in via di definizione due nuove piattaforme, su cui sarà basata la futura gamma, più estesa di quella odierna. Dovrebbe anche rimanere lo stabilimento per i motori a Colonia, in Germania, eredità della precedente gestione Ford (proprietaria del marchio inglese fino al 2007). Qui potrebbero venire assemblati i V8 di derivazione Mercedes-AMG e un’edizione profondamente aggiornata del V12, fiore all’occhiello dell’attuale produzione, mentre è da definire la configurazione di inedite versioni ibride con meccanica Mercedes. Il primo frutto del nuovo corso arriverà nel settembre del 2016: una sportiva coupé (leggi
qui la news). Seguiranno nuovi modelli, che rimpiazzeranno gli attuali, cui si aggiungerà, per la prima volta nella storia della casa inglese, una crossover a trazione integrale: anticipata dalla concept car
DBX (
foto sopra), presentata allo scorso Salone di Ginevra, sarà in vendita nel 2019. Un programma, come si vede, alquanto articolato e spalmato su un lungo periodo di tempo, che potrebbe ridare lustro e… fiato allo storico marchio del Regno Unito.