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A7 Sportback h-tron: a sorpresa l'Audi a idrogeno

20 novembre 2014

L'Audi si unisce alle case che sperimentano l'auto idrogeno. L'A7 h-tron promette un'autonomia di 500 km e ha due motori elettrici.

A7 Sportback h-tron: a sorpresa l'Audi a idrogeno
EQUIVALE AI 27 KM/LITRO - Fuel cell? Sì, grazie. Se la Toyota Mirai è ormai una realtà, presto dovrebbe esserlo anche l'Audi A7 Sportback h-tron: la lettera “h” richiama l'idrogeno, di cui la A7 si “nutre”. Il consumo dichiarato è di un chilogrammo ogni 100 km, equivalente a una percorrenza di circa 27 km/litro con carburante tradizionale.
 
DOPPIO MOTORE - La Audi A7 Sportback h-tron si serve di due motori elettrici, posti uno davanti e uno dietro. Ciascuno aziona le ruote del suo asse, realizzando così la trazione integrale Quattro.  Gli assali non sono collegati tra di loro, e la ripartizione della coppia avviene grazie all'elettronica di bordo. Cuore del sistema è la fuel cell, la cella a combustibile per fornire energia, ma ch'è anche una batteria ricaricabile dalla presa di corrente. La batteria, che è ricaricabile dalla presa di corrente, è alloggiata sotto il bagagliaio e serve per aiutare i motori elettrici in caso di bisogno e, da sola, consente un'autonomia di 50 km. Le due unità elettriche sviluppano 85 kW a testa e funzionano in modo sincrono; per ognuna la coppia è di 270 Nm. Possono aumentare per brevi periodi la potenza a 114 kW l'uno: tradotto con i tradizionali CV, in condizioni normali la potenza complessiva è pari a 231 CV; in regime di boost, si arriva a quota 310.
 
HA LO SCARICO IN PLASTICA - La cella a combustibile della Audi A7 Sportback h-tron è alloggiata al posto del tradizionale motore e, nel funzionamento, emette solo vapore acqueo: per questo l'impianto di scarico è realizzato in materiale plastico. La cella a combustibile riceve l'idrogeno dal serbatoio della vettura e l'ossigeno contenuto nell'aria: combinandoli in una reazione chimica produce energia elettrica che viene prelevata dai motori. La tensione di funzionamento della cella a combustibile è compresa tra i 230 e i 360 volt: non mancano né un turbocompressore per aumentare la portata d'aria nelle celle, né un sistema di ricircolo per riutilizzare l'idrogeno non utilizzato nell'anodo. Il raffreddamento del sistema è a liquido.


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Ritratto di Alibaba e i 40 ladroni
20 novembre 2014 - 16:12
che Vag abbia realizzato un prototipo a Fuel Cells. Sono anni che ha delle compartecipazioni in molte associazioni americane per lo sviluppo di questa tecnologia applicata all'auto, oltre ad aver realizzato in questi anni diversi prototipi circolanti. Mi piacerebbe saperne il costo......
Ritratto di hulk74
20 novembre 2014 - 16:26
Non la A9...
Ritratto di alfista92
20 novembre 2014 - 16:50
5
Fino ad ora l' unica alternativa valida ai carburanti fossili è proprio l' idrogeno, per quanto riguarda prestazioni, autonomia e velocità di ricarica. L' unica cosa che non capisco è come mai faccia dissipare il vapore acqueo nell'aria piuttosto che raccoglierlo, tantovarrebbe utilizzare l' acqua distillata che fuoriesce nel ferro da stiro (non si butta via niente).
Ritratto di Alibaba e i 40 ladroni
20 novembre 2014 - 17:40
Esclusivamente progettata per cavalcare l'onda in caso di successo del movimento Fuel Cells aumentando le vendite soddisfando nicchie di mercato. Il vapore acqueo è uno dei principali responsabili del riscaldamento globale, infatti la Mirai ha un serbatoio di condensazione che può essere svuotato all'occorrenza con un pulsante sulla plancia.
Ritratto di alfista92
20 novembre 2014 - 18:56
5
Infatti non ci vuole molto per progettare un serbatoio di raccolta dell' acqua distillata; sarà pur vero che il vapore acqueo influisce sul riscaldamento globale, ma sicuramente è meno dannoso per l' ambiente rispetto agli scarichi dei motori termici, e delle centrali elettriche italiane, che utilizzano fonti di energia non rinnovabili per alimentare le auto totalmente elettriche.
Ritratto di R-R Merlin27.0
20 novembre 2014 - 19:07
Vorrei ricordare che ricavare l'idrogeno dall'acqua non è affatto banale, tanto dal punto di vista tecnico, quanto in termini energetici. Fino a che tale processo sarà effettuato con energia prodotta da combustibili fossili saremo sempre da capo a dieci (come del resto per le auto elettriche). Il discorso delle emissioni zero (o di solo vapore acqueo) allo scarico non vuol dire nulla: bisogna comunque considerare come è stata prodotta l'energia a monte. Assolutamente non secondario poi è il problema dello stoccaggio dell'idrogeno nell'auto: non tanto in condizioni "statiche"ma quanto in caso di eventuali urti-incidenti, la bombola (pur di carbonio e tutto quello che volete) potrebbe fare veramente un gran bel botto
Ritratto di Alibaba e i 40 ladroni
20 novembre 2014 - 19:23
se fai un incidente tale da far scoppiare la bombola non è sicuramente di quella che ti devi preoccupare.
Ritratto di giovi11
21 novembre 2014 - 09:32
3
Buono ora anche l'audi ci va a parare