PASSERELLA FINALE - A dispetto delle sette primavere sulle spalle (la nuova generazione è attesa nel 2015), l'
Audi rilancia forte sulla
R8: al Los Angeles Auto Show in programma dal 18 al 30 novembre sarà infatti presentata la versione Competition. Un'edizione limitata (per gli Stati Uniti, il mercato principale, ne sono previsti solo 60 esemplari) che è più di una semplice operazione cosmetica, quanto l'ultimo step evolutivo della prima supercar firmata Audi.
FRENI CARBOCERAMICI - Al 5.2 V10 in configurazione Plus dell'Audi R8 “spuntano” 20 CV supplementari: ora sono 571 tondi tondi, la potenza più elevata mai raggiunta da un'Audi di serie, anche se i più maliziosi possono eccepire che il motore è più Lamborghini che Audi, ma questo è un altro discorso. La R8 Competition è disponibile solo con il cambio robotizzato a doppia frizione S tronic (con 7 marce): la trazione è, ovviamente, integrale. L'impianto frenante prevede dischi di tipo carboceramico, con pinze verniciate di rosso. Lo 0-100 km/h è di poco superiore ai 3”2 dichiarati per il passaggio da 0 a 60 miglia (96 km/h).
HA UNA ZIA DA CORSA - La musa ispiratrice è la Audi R8 LMS Ultra da 570 CV: una GT3 vittoriosa alla 24 Ore del Nurburgring e alla 24 Ore di Spa nell'anno del debutto, il 2012. Va da sé che solo la potenza tra le due auto è equiparabile: la LMS (di cui la Ultra rappresenta l'evoluzione) è un'auto da corsa, con schemi tecnici differenti dalla versione di serie (una su tutte, la trazione è posteriore), mentre la Competition ne rappresenta la versione stradale, che la richiama nei vari elementi in carbonio. La caratterizzazione estetica non è marcata, d'altronde la R8 non nasce come supercar troppo estrema, rispetto alle altre sorelle, pur spiccando la verniciatura nera dei cerchi e dei terminali di scarico.