ULTRALIGHT - Audi non si accontenta di proclamarsi "all'avanguardia della tecnica": un'altra definizione della casa di Ingolstadt, dalle corse alla produzione, riguarda la tecnologia Ultralight che, mira alla leggerezza costruttiva. Pionieri dell'uso di alluminio nella scocca, dall'ammiraglia A8 alla cittadina A2, sta esplorando anche la via dei materiali compositi e della fibra di carbonio.
SUV TROPPO ROBUSTE - La parte della gamma dove c'è maggior necessità di riduzione di peso è quella delle sport utility. Nate anni fa con intenti da vere fuoristrada, anche se di generazione recente avevano telaio separato o scocca rinforzata con tanto di riduttore di velocità, scelta abbandonata dalle più recenti versioni. L'
Audi Q7 è nata massiccia, ma non avendo da eliminare telaio e ridotte, per perdere almeno 300-350 kg (avvicinandosi così alle due tonnellate), per la prossima serie sta esplorando vie nuove, per non perdere il contatto con la nuova Range Rover e la prossima Range Rover Sport, prime nella categoria con scocca d'alluminio.
SALDATURE E INCOLLAGGI - La futura
Audi Q7, prevista per il
2014, nelle foto del mensile
Car evidenzia la carrozzeria del modello attuale sovradimensionata rispetto alle ruote, indicando come siano previste carreggiate più ampie. Facilmente ospitabili nella
piattaforma MLB, adeguatamente allungata rispetto alla versione impiegata come base per le "cugine" Volkswagen Touareg e Porsche Cayenne. Ma la perdita di peso dovrà essere drastica: da qui - oltre al prevedibile alluminio - l'ipotesi di una scocca composta da più materiali. Wolfgang Dürheimer, responsabile del settore ricerca e sviluppo dell'Audi, dichiara: "Siamo in grado di saldare alluminio su acciaio, di incollare la fibra di
carbonio sull'alluminio, e di utilizzare acciaio unito a fibra di carbonio".
COSTI E BENEFICI - Dopo i risultati ottenuti dalla Lamborghini (con l'Aventador scoperta che non pesa più della chiusa), l'attenzione al carbonio è massima, ma la tecnologia composita arriva direttamente dalle competizioni e, per la parte di incollaggio, dall'aeronautica. Oltretutto una volta conosciuto il modo di trattare i nuovi multi-materiali (questa la scommessa per Audi), i processi sarebbero rapidi e quindi anche economici. Mostrando cosa siano in grado di fare a Ingolstadt. Con qualche aumento di costo, compensato dai vantaggi di peso e prestazioni, comprendendo tra queste la "barriera" delle emissioni e i consumi. Fattori che potrebbero convincere all'investimento ipertecnologico per la nuova Q7, invece di procedere con il "solo" alluminio, alternativa già percorsa da Range Rover.
PRESE SCARICHI - Le prestazioni passano anche dai motori: se nelle prime foto di esemplari in prova le differenze sembrano minime, ai più attenti non sfuggono la parzializzazione di una presa d'aria anteriore (la destra è chiusa) che indica operazioni sul raffreddamento di Audi Q7. Anche i terminali sono banali e temporanei: mostrano come siano utilizzati per verificare le emissioni, e non per appagare la vista con cromature e sfoghi aggressivi.