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Auto elettriche: Stellantis produrrà le batterie dal 2023

Pubblicato 04 marzo 2021

ACC è la joint venture tra Stellantis e Total, che produrrà batterie in due fabbriche in Francia e in Germania, fornendo anche altri costruttori.

Auto elettriche: Stellantis produrrà le batterie dal 2023

UNA SCELTA STRATEGICA - Lo scorso anno le francesi PSA e Total hanno creato la ACC (Automotive Cells Company), una società per la produzione di batterie sul suolo europeo. Il progetto è strategico per la UE e infatti si avvale del sostegno finanziario degli stati francese e tedesco e nasce per contrastare il dominio asiatico nel mercato delle batterie per veicoli elettrici (l'85% sono costruite in Cina, Giappone o Corea del Sud). A seguito della fusione tra PSA e FCA, la quota della ACC in precedenza della PSA è passata a Stellantis.

A REGIME NEL 2030 - Ora, emergono le prime novità sulla ACC, il cui avvio delle attività è previsto nel 2023, con la prima fabbrica che verrà costruita a Douvrin, nel nord della Francia. La capacità iniziale è di 8 gWh (gigawattora), per poi arrivare ad almeno 24 gWh e, infine, fino a  32 gWh entro il 2030. Entro il 2025 dovrebbe iniziare la produzione anche la seconda fabbrica che sorgerà a Kaiserslautern, in Germania, con una capacità di 24 gWh. Quando la costruzione di queste due fabbriche sarà ultimata, secondo la ACC, le due strutture produttive saranno in grado di fornire 1 milione di veicoli elettrici all'anno.

UNA FRANCIA E UNA IN GERMANIA - Dell’investimento di 5 miliardi richiesto per la costruzione dei due stabilimenti, il 26% sarà finanziato pubblicamente dalla Francia (846 milioni di euro) e dalla Germania (437 milioni di euro). La ACC localizzerà le sue due fabbriche nelle strutture che attualmente costruiscono motori a combustione interna per Stellantis e, nello specifico, a Douvrin (Francia) e Kaiserlslautern (Germania). La decisione strategica è stata presa tenendo conto del calo della domanda dei motori a combustione.

RICONVERSIONE - Il sito dell’ACC a Douvrin dovrebbe fornire da 1.400 a 2.000 posti di lavoro con altri 350-400 unità lavorative che saranno create durante i 18 mesi di costruzione. L'attuale fabbrica di motori a combustione interna di Douvrin, inaugurata nel 1969, ha circa 1.500 dipendenti a tempo pieno e costruisce motori a benzina e diesel per Peugeot, Citroen, Opel/Vauxhall e DS. La ACC non si limiterà a fornire batterie alla Stellantis, ma a tutte le case automobilistiche. Un potenziale cliente è il anche il Gruppo Renault, che sta concentrando la produzione di EV nel nord della Francia. 

SI PREANNUNCIA UNA BATTAGLIA - L'Unione Europea stima che la domanda di batterie per le case automobilistiche continentali aumenterà dai 40 gWh del 2020 a 170 gWh nel 2025, fino ad arrivare a più di 400 gWh nel 2030. Tutti i più grandi produttori di batterie come LG Chem e Catl, ma anche i nuovi arrivati come Northvolt e S-Volt (uno spinoff della cinese Great Wall Motors) stanno accelerando i loro piani per costruire accumulatori in Europa.



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Ritratto di Cancello92
4 marzo 2021 - 16:19
Ovviamente non Italia, troppe tasse
Ritratto di Blueyes
4 marzo 2021 - 16:56
1
Mirafiori doveva diventare il polo elettrico italiano, ma le parole di Tavares sui costi elevati del produrre in Italia a neanche due mesi dalla fusione fanno capire che fine faremo.
Ritratto di Check_mate
5 marzo 2021 - 08:30
C'era d'aspettarselo.
Ritratto di alphia
4 marzo 2021 - 16:19
Addirittura le batterie Stellantis anche alla concorrente Renault, classico caso di ipotesi fantasiose che dovevano stare con le pezze al c__ e non avere alcuna possibilità con l'elettrico, contro situazione reale che passeranno perfino anche le batterie ai competitors?
Ritratto di Oxygenerator
4 marzo 2021 - 17:49
@ alphia Al di la del tifo da parte sua, prima di fca e poi di stellantis, deve riconoscere che l’impronta di fca si vede molto. Costruiremo, faremo, diverremo, saremo. Diciamo cosi : vedremo.
Ritratto di mariofiore
5 marzo 2021 - 11:23
Scontiamo la stupidita del nostro Governo. Invece di comprare 1 miliardo di euro di mascherine e banchi che costavano meno della metà, potevamo finanziare la costruzione delle fabbriche di batterie elettriche ad esempio a termini imirese. Anche il Cashback costava 4 miliardi di euro di soldi assolutamente buttati al vento, provvedimento fatto per aiutare le amiche banche. Per fortuna che abbiamo ancora degli eroici imprenditori come gli ex proprietari della Fca che investono ancora in questo paese, nonostante la peggiore classe politica del mondo occidentale.
Ritratto di Oxygenerator
5 marzo 2021 - 12:12
@ mariofiore Le rendo noto che gli eroici proprietari di fiat sono al governo di questo paese da 70 anni, che gli ha dato tutto, anche la mancanza di concorrenza interna, per vendere i loro scarsi prodotti, in questo paese, che ha scelto di comprare prodotti obsoleti e insicuri per, continuare a mantenere i lavoratori al loro posto, quindi un paese sotto ricatto. Poi, quando non è stato più possibile proteggere il cortile di casa dalle altre aziende, tutto è crollato, come era ovvio succedesse. Neanche in russia si è visto un protezionismo simile. Perchè adesso, l’italia, attraverso il proprio governo, dovrebbe aiutare con asset strategici, un’azienda straniera che ha fagocitato un gruppo ( fca ) che conteneva ex marchi italiani, che tranne fiat, conteneva aziende plurifallite come alfa lancia e maserati ? Quale sarebbe la logica ? O un’azienda vende e sta in piedi da sola, se volete con qualche aiuto, ma vende, oppure chiude. Punto. I marchi ex italiani han dimostrato negli ultimi 70 anni di non farcela da soli. Magari stellantis riuscirà a tirar fuori qualcosa di buono da questo super gruppone, o perlomeno me lo auguro. Per gli aiuti di stato, anche basta.
Ritratto di Mbutu
4 marzo 2021 - 16:33
Già detto commentando la gigafactory "italiana", questi sono passi fondamentali per prendere il controllo di una filiera produttiva che non deve essere assolutamente lasciata nelle mani solo di certi paesi.
Ritratto di Giuliopedrali
4 marzo 2021 - 16:35
Questa è una notizia !
Ritratto di desmo3
4 marzo 2021 - 17:49
6
E meno male che i petrolieri volevano mettere le mani sull'idrogeno... ma per favore.
Ritratto di Claus90
4 marzo 2021 - 19:33
Ecco qua le batterie in Francia e Germania e in Italia cosa attueranno le chiusure e i licenziamenti ?
Ritratto di marcoluga
4 marzo 2021 - 19:49
2
L'Italia va rivoltata come un calzino se vuole tornare ad essere una paese competitivo. Ci sono nodi giganteschi da sciogliere: tassazione, flessibilità, burocrazia, giustizia, educazione, senso dello stato. La genialità dei singoli, che è fuori discussione e forse superiore a quella di riscontrabile in molti paesi europei, si scontra con un ambiente nocivo all'imprenditoria.
Ritratto di mariofiore
5 marzo 2021 - 11:24
A.causa della peggiore classe politica dell'Europa Occidentale appoggiata dalla peggiore informazione e meno equilibrata, sempre dell'Europa Occidentale.
Ritratto di Oxygenerator
5 marzo 2021 - 16:22
@ marcoluga La genialità dei singoli, di solito in questo paese, si vede nell’arraffare tutto quello che è possibile, fregandose del prossimo. Se c’è un paese dove gli altri non esistono, è questo. La tanto cara furbizia dell’italiota medio, arriva a pensare fino a domani, poi si vedrà. Ed infatti, il domani poi arriva e i risultati si vedono. Non abitassimo in un territorio strategico, per il controllo del mediterraneo, saremmo dei mendicanti in europa. Non ci sgridano più,, ci danno una carezza sul testone, un sorriso, e ci lasciano nella nostra melma. Han capito che non è colpa nostra, è che non ci arriviamo proprio. Abbiamo sempre dato una lettura positiva alla frase di tanti capi “ governare gli italiani non è difficile, è inutile.”, ma non è detto che sia così. Magari han detto inutile perchè avevano capito i limiti mentali di un popolo, composta da opportunisti.
Ritratto di Dario Visintin
4 marzo 2021 - 19:43
1
Si possiamo veramente parlare di una scelta strategica per l'Europa, naturalmente il tutto si è potuto realizzare con le sinergie di Stellantis e Total, quindi non lasceremo tutto in mano a Giappone e Cina. E non mi voglio smentire, se Renault non riuscirà ad uscire dal perdurare delle sue difficoltà in Stellantis potrebbe aprirsi una porta. Al netto di tutto questo, il primo tassello messo a segno va nella direzione giusta.saluti
Ritratto di v8sound
5 marzo 2021 - 00:57
"la domanda di batterie per le case automobilistiche continentali aumenterà dai 40 gWh del 2020 a 170 gWh nel 2025, fino ad arrivare a più di 400 gWh nel 2030". Possiamo empiricamente o comunque semplificando la questione, concludere che, secondo la stima, avremo circa il 10-15% di BEV "continentali" nel 2030? Forse anche meno considerando la notevole crescita delle ibride, soprattutto plug-in... mi sembra pochetto.
Ritratto di Neofita
5 marzo 2021 - 08:59
Ecco l'ennesima prova di chi ha comprato e di chi ha venduto nella finta fusione Stellantis. L'Italia ha centinaia di siti produttivi da riconvertire, logisticamente molto migliori di quella scelta, ma ormai siamo diventati terra di conquista e ... chiusura. Sicuramente l'apparato statale ha le proprie responsabilità, ma non posso certamente assolvere i nostri capitani di industria, con questi ultimi in particolare che hanno dato prova di grande attaccamento .... al portafoglio
Ritratto di schizzo650
5 marzo 2021 - 11:28
1
Dopo trent'anni di governi balneari e di pseudo industriali sniffatori ecco il risultato, ci siamo giocati i marchi e la reputazione, quella con il nano e i giocolieri era già persa, povera Itaglia che raglia
Ritratto di Vincenzo1973
5 marzo 2021 - 13:28
fino a prova contraria la Gigafactory italiana verra' fatta a Mirafiori. questo articolo parla di un accordo fatto a suo tempo tra Germania e Francia. quando prendera' piede l'elettrico i numeri saranno enormi e non basteranno certo due fabbriche per tutto il gruppo, quindi questo disfattismo "italico" e' fuori luogo
Ritratto di zero
7 marzo 2021 - 15:17
@Vincenzo1973 Esattamente. Mi sono sempre chiesto che vita frustrata e insipida devono avere quelli che sul proprio paese sanno solo sputacchiare.
Ritratto di marcoluga
7 marzo 2021 - 23:05
2
Per ricostruire bisogna iniziare da rendersi conto di come si è. Fingere non serve al cambiamento, serve a mantenere la status quo.
Ritratto di Vincenzo1973
8 marzo 2021 - 12:31
@marco lo so com'e' l'Italia: e' la seconda manifattura d'Europa, dopo la Germiania. non siamo gli ultimi, nemmeno i primi, ma siamo tra i primi. nessuna nega che il cambiamento sia qualcosa di continuo nella vita umana (vale per tutto e tutti), ma questo disfattismo e' un problema solo vostro.
Ritratto di Dario 61
5 marzo 2021 - 21:51
E ti pareva che l’Italia non rimanesse fuori da uno dei migliori business del momento e del futuro... rimarremo i soliti trafficoni corrotti che speculano su mascherine, siringhe, vaccini, ecc...!
Ritratto di zero
7 marzo 2021 - 15:14
Aggiungerei anche che rimarremmo anche i soliti attori protagonisti di settori «secondari» come l’aerospace.
Ritratto di franco zelko
8 marzo 2021 - 13:43
A parte le roboanti notizie ( ma i sindacati cosa sono a fare?) di lasciare tutta la produzione a Francia e Germania, ma io dico: perché non incrementiamo l'uso del biometano come stanno facendo con i camion? Eppure abbiamo insegnato a tuti e poi...........