NEWS

Auto elettriche: la “guerra” delle batterie

Pubblicato 16 settembre 2019

I costruttori europei vogliono a contrastare lo strapotere dei produttori asiatici, leader nella produzione. E anche in Italia qualcosa si muove.

Auto elettriche: la “guerra” delle batterie

ERRORE STRATEGICO - Le batterie sono l’elemento cruciale per la produzione delle auto elettriche delle quali rappresentano tra il 30 e il 50% del prezzo finale. E, attualmente, la produzione di questo fondamentale tassello è saldamente in mani asiatiche, con Cina e Corea in prima fila. Un grave errore strategico da parte dei produttori europei. Per questo, a fine 2017, è nata l’Alleanza europea sulle batterie, di cui fanno parte 250 tra enti pubblici e aziende di tutte le fasi della filiera, compresa la FCA e gli altri grandi gruppi dell’auto. L’Alleanza sta passando, ora, alle azioni concrete che porteranno nei prossimi anni alla realizzazione di fabbriche in grado di produrre le batterie.

GRANDI INVESTIMENTI - Stando all’European institute of innovation and technology nel 2025 la filiera delle batterie, di cui oggi le aziende europee hanno solo il 3%, potrebbe valere in Europa intorno ai 250 miliardi di euro l’anno, con in gioco fino a 5 milioni di posti di lavoro, che passeranno anche dalla formazione di figure specializzate in questo settore; il Politecnico di Torino si candida a ospitare il primo master europeo per ingegneri specializzati in batterie. Stando alle stime dell’Unione Europea per contrastare lo strapotere asiatico (con colossi come LG Chem, CATL, Samsung e Panasonic) e soddisfare la domanda del Vecchio continente servono 20 miliardi di investimenti in 20 o 30 “gigafactory”, cioè stabilimenti produttivi di batterie da decine di gigawattora l’anno, che avranno economie di scala tali da ridurre notevolmente il costo del prodotto finito.

E IN ITALIA? - Al fine di raggiungere questo obiettivo sono necessari cospicui investimenti sia da parte delle case automobilistiche che dei governi, come quelli stanziati da Parigi e da Berlino, che hanno messo 1,7 miliardi di aiuti pubblici. In Italia, grazie ad un investimento di 55 milioni (37 milioni sono da parte di Invitalia, società controllata dal Tesoro), entro fine anno verrà convertirà l’ex fabbrica di Whirlpool di Teverola (Caserta) in uno dei primi impianti pilota europei per la produzione di celle litio-ioni dove opererà l’azienda specializzata Faam.

TUTTI SI MUOVONO - Per quanto riguarda i costruttori automobilistici da segnalare il Gruppo PSA, che con il supporto della francese Saft convertirà lo stabilimento Opel di Kaiserslautern, vicino al confine tra i due Paesi, in una fabbrica di batterie. Il Gruppo Volkswagen, uno dei produttori europei che ha investito di più nell’offensiva elettrica, al fine di rendere maggiormente profittevoli i suoi sforzi economici, costruirà uno stabilimento in Europa per la produzione di batterie, che sorgerà a Salzgitter, in bassa Sassonia. In questo stabilimento, che inizierà la produzione pilota a partire dalla seconda metà del 2019, il gruppo tedesco ha inoltre riunito tutte le competenze in materia di batterie, compreso il riciclaggio e la ricerca e sviluppo. Inoltre, sempre in Germania nel 2020 è attesa la prima linea produttiva di celle, con una capacità iniziale di 4 gigawattora, ad opera del gruppo BMZ. La compagnia tedesca, che punta a una capacità di oltre dieci gigawattora, al fine di garantire un approvvigionamento costante di accumulatori, ha inoltre siglato delle partnership strategiche con fornitori di celle come la SKI, la LG Chem e la CATL. La produzione delle cella passa anche dall’approvvigionamento delle materie prime; al fine di attingere ad esse, il gruppo tedesco farà riferimento al MoU, accordo decennale firmato con la Ganfeng e che dovrebbe soddisfare il fabbisogno di litio. Un’altra realtà europea sicura protagonista in questa corsa sarà la Northvolt, che grazie a un finanziamento da 52 milioni della Banca europea, costruirà entro il 2021 a Skellefteå, nel nord della Svezia, una fabbrica da 32 gigawattora all’anno. 



Aggiungi un commento
Ritratto di Sprint105
16 settembre 2019 - 16:29
E con le materie prime come la mettiamo?
Ritratto di Xadren
16 settembre 2019 - 16:45
1
O si inventano qualcosa per produrre le batterie ed immagazzinare più efficacemente l'energia o la vedo molto brutta, non è che il litio sia infinito, come si estrae? Dove? In che condizione lavorano quelli che lo estraggono? A queste cose è bene rispondere, altrimenti tutto il discorso di ecologia, rispetto per l'ambiente, verde di qui e di lì va a farsi benedire.
Ritratto di Santhiago
16 settembre 2019 - 18:15
Beh ma il discorso ambientale in questo ambito è puramente ed esclusivamente di facciata, purtroppo..., per quanto si voglia far credere l'esatto contrario
Ritratto di Sancri
17 settembre 2019 - 08:03
1
Silenzio, non bisogna dire certe cose! Altrimenti dove li mettiamo tutti i bei paroloni "green", "eco" e simili che vanno tanto di moda e fanno guadagnare tanti soldini?
Ritratto di Angi0203
18 settembre 2019 - 12:58
:-)
Ritratto di Santhiago
18 settembre 2019 - 21:41
Vero. Sempre meno ricchi che saranno sempre più ricchi, e sempre più poveri, che saranno sempre più poveri.
Ritratto di pierfra.delsignore
27 settembre 2019 - 21:28
4
Sicuro che le nuove batterie saranno al litio e non supercondensatori o batterie al grafene? Ci sono due modi di agire con il cambio tecnologia, lamentarsi dei bei tempi andati e poi comprarsi tecnologia dall'Asia o fare tu l'innovazione e vendere tu la tua tecnologia.
Ritratto di money82
16 settembre 2019 - 17:24
1
Parigi e Berlino 1.7 miliardi di euro....Italia 55 milioni...come al solito siamo la comica delle comiche.
Ritratto di mika69
16 settembre 2019 - 17:24
Il problema più grosso è che i passi fatti dalla tecnologia per realizzare batterie più efficaci sono quasi nulli. Siamo ancora lontani da uno standard perlomeno discreto.
Ritratto di Giuliopedrali
16 settembre 2019 - 19:16
Anche se su questo argomento non conosco i dati, diciamo che la parte del leone la fa la Cina, basta o avanza per ribadire che sull'elettrico noi europei siamo solo ai primi passi e contiamo una cippa lippa, e le varie crossover elettriche prestiogiosissime appena uscite, Mercedes, Jaguar o Audi sono solo delle comprimarie di BYD, Nio o della nuova Byton.
Ritratto di mika69
17 settembre 2019 - 09:01
I dati li prendi dai tempi di ricarica dichiarati, a parità di charger, e le relative percorrenze chilometriche. Ciò ti dà la misura di dove siamo... indietro, molto indietro.
Ritratto di v8sound
17 settembre 2019 - 10:19
@ mika69. I tempi di ricarica sono imprescindibili dalla relazione E = P * t, quindi formula inversa il tempo (t) è dato da E/P, ovvero energia (caricata in batteria) diviso la potenza di ricarica. Questo è un tempo "minimo" sotto del quale è impossibile andare, a parità di E e di P. Infatti si cerca di aumentare la potenza di ricarica, per abbassare i tempi. In poche parole, a parità di charger il tempo di ricarica è sempre lo stesso, indipendentemente dalla tecnologia della batteria, che, giusto per essere precisi, può far variare le tempistiche solo marginalmente e per alcuni frangenti, ad esempio la parte finale del ciclo dall' 80 al 100% è più lenta rispetto al 60 - 80%, pur avendo immagazzinato la stessa energia, in ogni caso il tempo sarà almeno quello risultante dalla relazione precedente. Discorso analogo per le percorrenze. Checchè se ne dica, per aumentarle ricorrono a batterie più capienti in termini energetici, che magari permettono densità di carica migliori rispetto alle precedenti.
Ritratto di mika69
17 settembre 2019 - 10:57
Ammetto la mia ignoranza nel merito. Ma suppongo che le tue affermazioni siano basate sugli standard attuali, con i componenti che oggi vengo utilizzati. Non sappiamo se nel futuro utilizzando altri materiali, naturali o no, anche i tempi di ricarica potranno accorciarsi. Leggevo un'intervista di uno scienziato USA, ora non ricordo chi fosse ne dove l'abbia letta, che parlava di questa eventualità.. altro non sò.
Ritratto di v8sound
17 settembre 2019 - 11:07
No mika, quella che ho elencato è una legge della fisica. Punto. Come dire Spazio = Velocità * tempo, a parità di spazio, per ridurre il tempo devi aumentare la velocità. Poi di stupidate, i professori dell'elettrico, ne dicono in continuazione. Ma almeno le leggi della fisica prendiamole per buone. I tempi possono anche ridursi in funzione di nuovi materiali o altro, ma solo per una frazione del ciclo, il tempo minimo rimane quello dato dalla relazione.
Ritratto di money82
18 settembre 2019 - 10:16
1
beh allora per fortuna non fai il fisico, altrimenti anzichè espandere i tuoi orizzonti e formulare teorie anche non dimostrabili come hanno fatto i più grandi fisici al mondo, saremmo ancora a cavallo. Calza a pennello proprio un celebre verso di Einstein : "Due cose sono infinite : l universo e la stupidità umana, ma riguardo l universo ho ancora dei dubbi."
Ritratto di v8sound
18 settembre 2019 - 11:52
@ money82. Risposte tipiche di chi non ha argomenti. Se avessi studiato, invece di fermarti all'asilo, ti avrebbero spiegato che :“nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma” - Lavoisier, non mie teorie. Comunque hai proprio ragione riguardo il celebre verso di Einstein e i tuoi commenti ne sono la conferma. Quanto a stupidità, non sei secondo a nessuno. Come diceva Oscar Wilde: "mai discutere con un id1ota, ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza."
Ritratto di money82
19 settembre 2019 - 11:05
1
v8 ahahahah che comiche almeno io sono rimasto in tema..Lavoisier e Wilde famosissimi fisici...ahahah comunque se "tutto si trasforma", vedrai che anche l elettrico diventerà una bella cosa. Parola di francesco amadori
Ritratto di v8sound
17 settembre 2019 - 10:25
@ Giuliopedrali. Sono le auto EV a contare una "cippa lippa" oltre a contare poco poco a livello di immatricolazioni. Ma anche tra questo quasi nulla, le "prestigiosissime" appena uscite non hanno niente di meno rispetto alle tue amate orientali, vantando in più storia, blasone e prestigio, magari costano di più, com'è sempre stato del resto. Se poi per te tecnologia equivale ad uno schermo da 50" allora inutile insistere, non capiresti comunque.
Ritratto di Giuliopedrali
18 settembre 2019 - 19:15
V8 sound Tu non capisci una cippa lippa. Certo che contano ancora poco le EV ma a livello di immagine e ricerca sono il non plus ultra. Tra l'altro possono anche costare di più le tedesche ma chissà perchè costano meno di una Tesla tanto prestigiose sono e la gente acquista Tesla, e acquisterà cinese. Altro che Mercedes che si mette a fare l'elettrico, le Mercedes vere sono le W123 e sono passati 40 anni...
Ritratto di pierfra.delsignore
27 settembre 2019 - 21:32
4
L'elettrico non è il futuro prossimo quello è il mild hybrid, costa poco e non devi rifare di sana pianta pianale e soprattutto batterie ed infrastrutture, i cambiamenti non sono mai on-off anche perché sarebbero drammatici, parti dalla ricerca sull'alto di gamma e tra 15 anni hai la tecnologia per tutti è stato così dai dischi per i freni, all'ABS e cambio al volante, mica le hanno messe su Panda, Clio e 205 certe innovazioni, ma D-Type, Klasse S e F355 è sempre stato così qui si parla come se da domani tutte le auto dovessero essere solo elettriche, il passaggio non sarà mai fatto in questi termini e meno male, prima avrai l'ibrido mild, poi, dopo anni, tanti anni, minimo una decina le elettriche per tutti.
Ritratto di Angi0203
18 settembre 2019 - 13:07
và da sè, che questo non ha niente a che vedere con la technica, ma semplicemente con finanziamenti statali ... che si stanno esaurendo e di conseguenza esauriscono le vendite di EV: https://www.autonews.com/china-commentary/myth-breaks-ev-market-hits-brick-wall-reality
Ritratto di FOXBLACK
16 settembre 2019 - 19:53
5 milioni di posti. ..non penso compenseranno quelli persi. .derivanti dalla chiusura....del... Termico. ...mahh. ..
Ritratto di marcoluga
17 settembre 2019 - 05:45
2
L’ecologia esige le sue vittime.
Ritratto di v8sound
17 settembre 2019 - 10:44
Dove sarebbe l'ecologia?
Ritratto di mika69
17 settembre 2019 - 08:59
Sì, corretto, ma è fisiologico. Il mondo cambia, la teconolgia avanza, e così cambia il lavoro, la società, tutto. Molti lavori sono scomparsi da tempo.
Ritratto di gynt
16 settembre 2019 - 20:00
Le case automobilistiche devono investire sulla chimica se vogliono tenere il passo con le auto elettriche, altrimenti saranno sempre a rincorrere come adesso.
Ritratto di nik66
17 settembre 2019 - 09:08
pensando al futuro, magari alle auto elettriche tra cinque/dieci anni, devono pensare anche a come smaltire o riciclare i materiali delle batterie esauste tra quindici/venti anni, che se è vero che con cicli di ricarica giornalieri, o quasi, con l'andare del tempo l'autonomia si riduce, credo sia un po' come succede con i telefonini
Ritratto di money82
17 settembre 2019 - 09:35
1
Toyota sono già diversi anni che opera nel settore, se una batteria si può rigenerare viene recuperata, altrimenti vengono usate come accumulatori nelle aziende...in futuro si potrebbero sfruttare come accumulatori per energia solare casalinga.
Ritratto di Blueyes
17 settembre 2019 - 10:15
1
In pratica invece che essere smaltite vengono "riciclate" a casa tua, magari rivendute a peso d'oro. Geniale.
Ritratto di v8sound
17 settembre 2019 - 10:34
Vallo a spiegare agli EV fan-boy, senza considerare che molto spesso ed ai valori attuali, accumulare energia prodotta da rinnovabile non ha convienza nè dal punto di vista economico nè da quello energetico / ambientale, il primo perchè, a conti fatti, lo scambio sul posto è ancora la soluzione più conveniente; il secondo perchè nelle ore di non produzione del fotovoltaico, tipo di sera, c'è comunque energia in esubero in rete che potrebbe essere consumata ed invece questa verrebbe dalla batteria, di giorno, quando c'è maggior fabbisogno energetico, una parte anche consistente del prodotto, andrebbe in batteria invece che "aiutare" la rete nazionale. Senza considerare che l'accumulo comporta ulteriori perdite a livello energetico. Poi, tra l'altro, esaurita la seconda fase "casalinga" come verrebbero trattate le batterie? Rigenerate una seconda volta?
Ritratto di v8sound
17 settembre 2019 - 10:43
Che poi money82, nel post relativo alla ID.3 non si spiega certe "manovre", semplicemente non ha capito che il petrolio continuerà ad essere utilizzato per........ le centrali elettriche!
Ritratto di money82
17 settembre 2019 - 12:08
1
Caro V8sound l'unica cosa che non mi spiego delle auto elettriche è il prezzo...si infatti il petrolio sarà ancora utilizzato, però c'è una bella differenza tra estrarre e raffinare petrolio in aree industriali piuttosto che respirarlo in città. In secondo luogo le fonti rinnovabili potranno essere applicate sulle elettriche inversamente alle termiche.
Ritratto di pierfra.delsignore
27 settembre 2019 - 21:35
4
1. Meglio il petrolio del carbone, 2. le batterie non saranno la litio quando l'elettrificazione sarà di massa
Ritratto di money82
17 settembre 2019 - 12:10
1
blueyes nel fotovoltaico il costo maggiore sono i pannelli e la manodopera, non certo gli accumulatori.
Ritratto di v8sound
17 settembre 2019 - 13:13
Assolutamente falso. Dipende da che potenza di picco del campo fotovoltaico parliamo e, ovviamente, da che accumulo. Un fotovoltaico da 5 kWp, tipico del residenziale singola unità, costa tra moduli, sostegni e manodopera, sui 5k euro. Se lo vuoi fare in scambio ci aggiungi l'inverter e i relativi quadri elettrici e al max sono altri 2k, quindi totale 7k euro. Un accumulo da 8 kWh + relativo inverter + quadri elettrici arrivi a 7k. A parità di campo fotovoltaico, che determina la produzione hai 7k euro per impianto in scambio e 12k euro per l'impianto con accumulo. Quindi più del 70% in più di costi. Fai te. Prezzi IVA esclusa.
Ritratto di money82
17 settembre 2019 - 19:39
1
V8 sound dai preventivi che avevo fatto io l’accumulo incideva per un 30% massimo sul costo totale...su 6 kw 7.500 euro di impianto e 11.000 con accumulo...parliamo di un prodotto nuovo...se rigenerato presumo i prezzi saranno inferiori...di sicuro il prezzo degli accumulatori non incide per il 70% sulla spesa...vai a farti qualsiasi preventivo online e poi posta quello dove costerebbero il 70%
Ritratto di v8sound
18 settembre 2019 - 00:14
@ money82, vedi come siete voi EV fan-boy? Non sapete nemmeno leggere i numeri e poi dispensate pillole di saggezza pretendendo di avere le ragioni in tasca. L'ho premesso nel mio post precedente:"Dipende da che potenza di picco del campo fotovoltaico parliamo e, ovviamente, da che accumulo." Ora se tu mi dici che hai un preventivo con 3.500 € di differenza, ci può stare benissimo ma non mi dice niente, perchè non hai specificato nè la tipologia di accumulo (lato continua o produzione, lato alternata o impianto) ma sopratutto la capacità effettiva dell'accumulo. Riguardo ai preventivi, essendo un professionista iscritto all'ordine che, tra le altre cose, progetta anche impianti fotovoltaici con relativi computi metrici estimativi e/o offerte per conto delle varie aziende installatrici miei clienti, credimi, conosco bene il mercato. In ogni caso, stando al tuo esempio, l'esborso in più non sarebbe del "30% massimo..." come tu erroneamente riporti, ma del 48%... se la matematica non è un'opinione. Ma ribadisco, dipende dall'accumulo proposto e relativa potenza.
Ritratto di v8sound
18 settembre 2019 - 00:18
Forse fraintendi il concetto di "maggiori costi" con quello di "costo in quotaparte".
Ritratto di money82
18 settembre 2019 - 09:41
1
V8 ahahah scusa ma 3500 euro su 11.000 fa il 48%? Visto che la matematica non è un opinione ti faccio una ripassatina sulle percentuali...3500/11000=0,31x100= 31%..non credo serva aggiungere altro. Ah ok quindi adesso possono esserci delle variazioni rispetto al 70% che citavi? Da come scrivevi sembrava fosse lo standard.
Ritratto di v8sound
18 settembre 2019 - 10:49
@ money82. Continui a non capire e a far confusione su 2 concetti diversi. Passare da 7500 a 11000 euro significa una MAGGIORE SPESA DEL 48%. Infatti il 48% di 7500 è 3600, sommando arrivi a 11.100 per essere precisi. Che poi 3500 non sia il 48% su un totale di 11.000 è un altro discorso. Io parlavo di maggior spesa (da 7500 a 11000) non di costo in quotaparte. Ti è chiaro ora?
Ritratto di v8sound
18 settembre 2019 - 10:52
Ripeto ancora per la terza volta: "dipende dall'accumulo proposto e relativa potenza" quindi NON E' UNO STANDARD spendere il 70% in più, ma nella realtà, se vuoi un accumulo tarato giusto per un impianto domestico, arrivi li. Di più non so che fare per fartelo capire.
Ritratto di money82
19 settembre 2019 - 11:33
1
Infatti io avevo scritto che "l’accumulo incideva per un 30% massimo sul costo totale"...comunque rigirati la frittata quanto e come vuoi, i preventivi online li possono fare tutti, chi vuole dare energia a tutto il condominio prenderà un grosso accumulatore.
Ritratto di pierfra.delsignore
27 settembre 2019 - 21:39
4
V8 Fattene una ragione il futuro è elettrico per tante ragioni green, affidabilità, per il fatto che tutto il nostro mondo non sfrutta motori termici ma dal pc allo smartphone hanno bisogno di batterie e questo minimizza i costi di scala. Fatti pure una ragione che gli accumulatori di oggi non saranno quelli di 10 anni, come le batterie. La V8 se avrai i soldi per comprarla e mantenerla la potrai comunque guidare come auto di nicchia, quello che giustamente mancherà saranno tante auto mediocri in quanto a prestazioni visto che da appassionato sono realista la maggioranza delle persone guida un 1.2 benzina o un 1.6 diesel mica una Camaro, vuole affidabilità e bassi costi di gestione, l'EV glielo permetterà, si inquinerà di meno ed avrai pure parità di costo auto più prestazionali, già oggi la e-208 ha prestazioni molto interessanti con 25.000 euro e siamo veramente agli albori
Ritratto di Angi0203
18 settembre 2019 - 13:16
se una cosa è tecnicamente risolvibile, si risolverà no question about this. Il problema è che il tempo sembra stringere e forse non ci possiamo permettere un aumento sostanziale delle emissioni CO2 (e.g. attuale produzione degli accumulatori) sperando in un vantaggio fra 20 anni. Io, con ogni probabilità, fra 20 anni n on ci sarò più quindi ... vedete voi :-)
Ritratto di andreal1967
17 settembre 2019 - 10:41
2
Le batterie si sono sempre riciclate fin dai tempi dei tempi. Vale dall'invenzione della pila di volta. Gli elementi chimici si possono separare e ricombinare in nuove celle. Avviene anche per le normali batterie che compriamo tutti i giorni per gli usi di casa e che, se correttamente smaltite, vengono riutilizzate per produrne di nuove. Anche le batterie di avviamento dei milioni di auto che tutti i giorni circolano per le strade si riciclano. Non si parla del fatto che nella sua vita un'auto a combustione riempie di veleni il catalizzatore... anche questi vanno smaltiti inoltre consuma tra i 50 e i 100 litri di olio che deve essere sostituito ai tagliandi e poi smaltito. L'auto elettrica non ha bisogno di catalizzatore, non ha bisogno di olio motore, non ha bisogno di liquido di raffreddamento motore (anche questo inquina quando smaltito), genera anche molte meno polveri sottili, perche' la frenata rigenerativa, fa lavorare pochissimo i freni e quindi consumare le pastiglie. Alla fine un'auto elettrica produce sostanziamente un solo inquinante... la batteria che dopo 10 anni probabilmente andra' sostituita. Tale batteria sara' utilizzata per impianti di accumulo oppure ricondizionata per produrre altre batterie. Io non vedo enormi criticita' su questo aspetto, mentre sono realmente molto piu' dubbioso su come ricaricheremo le auto elettriche una volta che queste saranno la maggior parte del mercato. Ogni parcheggio dovra' avere una colonnina di ricarica oppure dovranno trovare il modo di ricaricare le batterie nello stesso tempo in cui si fa un pieno di benzina.
Ritratto di v8sound
17 settembre 2019 - 10:59
Ti sei dimenticato la cosa più importante: produzione da fonti rinnovabili. La criticità enorme è l'infrastruttura inadeguata a trasportare l'energia per milioni di EV. Su come ricaricheremo, beh, sogna sogna intanto, poi ci penseranno le auto a idrogeno a rendere l'EV solo una parentesi.
Ritratto di money82
17 settembre 2019 - 12:30
1
andreal1967 una volta smentite tutte le incertezze legate allo smaltimento, alla produzione ecc...adesso la moda è dire che l' auto del futuro è ad idrogeno...ci si lamenta per le infrastrutture delle elettriche però si crede in un prodotto praticamente sconosciuto se non per pochi modelli, e con una rete di diffusione dei servizi inesistente. Guarda vorrei andare in una dimensione parallela dove c'è l idrogeno al posto dell elettrico adesso...99 su 100 i commenti sarebbero gli stessi...Più che altro non ha proprio senso pretendere di parlare di riciclo e smaltimento quando dagli anni 50 ad oggi sono state prodotte miliardi di auto e mai nessuno si è chiesto quanta co2 venisse prodotta per la loro produzione o smaltimento. Mai sentito nessuno lamentarsi del fatto che le auto girino senza fap...mai sentito nessuno chiedersi che fine fanno i fap...poi usiamo riscaldamento, 4 televisori in casa, stufetta, pc, tablet, telefoni, stampanti, luce, lavatrice, asciugatrice, console, forno, climatizzatore, aspirapolvere e chi più ne ha più ne metta...anche qui mai sentito nessuno limitare l'uso perchè l'energia elettrica è in parte alimentata dal petrolio. Praticamente l auto elettrica, un mezzo che consentirebbe di respirare aria un po' più pulita almeno nelle città, è considerato il capro espiatorio dell inquinamento mondiale...pazzesco.
Ritratto di v8sound
17 settembre 2019 - 13:32
Per prima cosa non sono state smentite le incertezze che riportavi, tutt'altro. Che la moda sia quella di dire che il futuro è ad idrogeno è la risultante di 2 circostanze: la prima che l'EV, nonostante le varie campagne di propaganda, non sfonda e appare sempre più un'imposizione mentre la gente si informa, ragiona e capisce che forse non è così ecologica / economica come viene rappresentata; la seconda che da più parti si vuole proporre una mobilità diversa dalla tradizionale, ecco che compare all'orizzonte l'idrogeno visto come possibile alternativa dell'alternativa finora proposta, cioè l'EV.
Ritratto di Fra977
17 settembre 2019 - 14:19
V8sound. Per me il futuro sarà l'idrogeno e non l'elettrico puro.
Ritratto di money82
17 settembre 2019 - 19:33
1
V8 scusa ma se ci sono aziende che riciclano le batterie, la stessa toyota, come fai a dire che è un problema? Anche l’inquinamento in produzione è sfatato...oppure fammi vedere il contrario. A te qualcuno ti sta costringendo a comprare elettrico? No, allora come fai a dire che è un’imposizione...diciamo le cose come stanno...se ad esempio una 208 ev costasse 15.000 euro, credo in gran pochi la prenderebbero a benzina...non è che la gente non si fida di tale tecnologia è che giustamente non ne vale la pena per il costo.
Ritratto di v8sound
18 settembre 2019 - 00:28
@ money82 COSA? l'inquinamento in produzione è sfatato???? Ma cosa dici? Produrre energia elettrica e batterie non sarebbe inquinante? Ma ti rendi conto di quello che scrivi? Lo sai o no che da noi quando prelevi un kWh dalla presa di casa, nonostante una buona fetta di rinnovabile, generi emissioni di CO2 equivalente pari a circa 400 grammi? Lo sai che con un kWh un'EV percorre 5-7 km? Leggiti il PAES (Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile) del tuo Comune, leggiti i dati relativi alle emissioni equivalenti e poi ne riparliamo.
Ritratto di v8sound
18 settembre 2019 - 00:31
In sostanza, solo utilizzando un'EV ricaricata dalla rete, è come se emettessi sui 70 gr/ km di CO2; tralasciando tutti i discorsi relativi alle batterie.
Ritratto di money82
18 settembre 2019 - 10:07
1
v8 scusa ma chi ha detto che produrre energia o produrre auto elettriche non genera inquinamento? Il problema è relativo al fatto che un auto normale nella produzione e nella sua vita produce molto più inquinamento e questo è un dato di fatto: https://www.sicurauto.it/news/auto-elettriche-ibride/co2-auto-elettriche-e-diesel-tesla-model-3-emette-piu-di-mercedes-c220d/ Secondo questa ricerca sponsorizzata da mercedes, casualmente il mese che la model 3 vendette più della C, si dice questo: tra produzione e ricariche la model 3 produrrebbe (condizionale e ti cito le parole dell' articolo, non le mi opinioni), tra i 155 e i 188 g/km di Co2. Mentre la mercedes 144. Però ci sono dei piccoli particolari...1° lo studio sottolinea che i dati varierebbero di paese in paese in base alle fonti rinnovabili (e già questo vuol dire tutto e niente)...2° per lo studio hanno tenuto in considerazione 200 kg di Co2 al KWh, smentito visto che i dati aggiornati dicono di parli di 55/70 kg. 3° per quanto riguarda i dati sulla mercedes non sono stati considerati i dati di estrazione e raffinazione del petrolio. 4° e non ultimo te lo cito io perchè nell articolo non è riportato, i dati sulla produzione di Co2 in marcia sono estrapolati dal ciclo wltp. Da 0 a 50 km/h in 15 secondi sui rulli e velocità media di 45,5 km/h...basta una qualsiasi prova di alvolante su strada di qualsiasi auto, non esiste una vettura a rispettare tali cicli nella guida reale. Credo questi 4 punti bastino tranquillamente a definire che si tratti di una farsa...se fosse il contrario cioè che l'ev inquinasse più di una termica come volete sempre far intendere, non ci sarebbe alcun problema a dimostrarlo.
Ritratto di v8sound
18 settembre 2019 - 11:01
Non ho mai detto che le EV inquinano di più, come ha fatto notare l'articolo, molto, moltissimo dipende da come viene prodotta l'energia. Il punto è proprio questo: se le EV venderanno con numeri importanti, senza un proporzionale aumento di energia delle rinnovabili, è chiaro che quei 400 gr/kWh di CO2 equivalente prodotti dalla rete sono destinati ad aumentare in modo anche considerevole a tutto svantaggio delle EV. Che poi, perchè prendere sempre un diesel Vs EV? Prendi un'ibrida plug-in tipo Mercedes A o una Toyota Prius e poi ne riparliamo.
Ritratto di money82
19 settembre 2019 - 11:39
1
L'analisi l ha fatta mercedes mica io...magari facessero altri test con altre auto, però da organi neutrali...se li pagano le case come si è visto, sono delle farse. Poi ovvio non esiste solo la tesla da 500 cv...sarebbe bello prendere una leaf o una smart.
Ritratto di Clementina Milingo
17 settembre 2019 - 22:58
un'auto a idrogeno inquina 3 volte di più di un'elettrica a batterie.
Ritratto di Mbutu
17 settembre 2019 - 15:08
Money82, ti sei dimenticato anche di tutti quelli che si scoprono "umanitari" quando si parla delle zone sfruttate per le terre rare ma non hanno mai fatto una piega per le guerre del petrolio o per i lavoratori delle raffinerie. La verità è che dicono che l'elettrico sia una moda radicale chic solo perché fare il cinico è ...di moda.
Ritratto di vinz65
17 settembre 2019 - 11:26
Sarà, ma io continuo a essere perplesso: le batterie prendono spazio e portano peso il quale riduce, a sua volta, la già non esaltante autonomia (parlo di quella reale), senza contare i tempi di ricarica e il discorso ecologico (estrazione, lavorazione e riciclaggio delle materie prime, le quali peraltro non sono illimitate). Quindi OK, viaggiare in elettrico è già un passo avanti rispetto ai motori a combustione interna, molto meno efficienti e che producono più gas di scarico e calore che altro, ma la batteria compromette in parte questo discorso di ecologia. Per cui, mi chiedo: perché non investire in tecnologie alternative molto più efficienti e promettenti come, per esempio, l'idrogeno, il quale fra l'altro è disponibile già in natura?
Ritratto di Fra977
17 settembre 2019 - 14:21
@vinz65. Sembra che siano quattro i costruttori di auto al mondo che credono nell'idrogeno. È una gran bella scommessa,di cui credo venga vinta.
Ritratto di Kabuby
17 settembre 2019 - 16:11
@vinz65. L'idrogeno, sfortunatamente, non è immediatamente disponibile in natura, lo si trova sempre legato ad altri elementi e per estrarlo serve sempre energia che da qualche parte devi produrre. Ha senso produrre energia da fonti rinnovabili ed utilizzarla per estrarre l'idrogeno, ma la quota di rinnovabili non sembra prendere piede come si vorrebbe...
Ritratto di herm52
17 settembre 2019 - 14:21
L'elettrico a batterie non la vedo come soluzione al fossile bensì una misera opportunità a ingrossare le tasche di pochi cioè i soldi dalle tasche dei petrolieri passa alle tasche di molti Asiatici e sicuramente ci saranno guerre nel prossimo futuro, vedi ingerenza commerciale Cinese nei paesi Africani. L'Europa dovrebbe finanziare la ricerca per una industrializzazione competitiva delle batterie a dell'idrogeno. Ci sarebbero molti meno lavoratori bambini da sfruttare.
Ritratto di Spock66
18 settembre 2019 - 11:33
La diatriba tra auto a idrogeno e auto EV è in realtà sterile, dato che le due tecnologie vanno viste essenzialmente in chiave complementare tramite l'approccio a "fuel cell". Infatti, quando si parla di auto a idrogeno, la soluzione del "motore a idrogeno", sperimentata in passato soprattutto da BMW, è purtroppo, e ribadisco purtroppo, una soluzione utopistica e non realizzabile, visti i costi e le implicazioni di sicurezza. Questa soluzione, perdente rispetto alle "fuel cell", manterrebbe infatti il principio di funzionamento dei motori concettualmente simile a quelli attuali..cioè faccio il pieno di idrogeno e questo va in un rombante motore a quattro tempi con i suoi cicli di aspirazione-compressione-combustione-scarico, dove a reagire sono idrogeno e ossigeno, e allo scarico produco acqua..bellissimo, ma come detto non economicamente realizzabile. Invece, con la fuel cell si può fare il pieno con l'idrogeno, in maniera simile alla benzina, e poi far generare l'energia per il motore elettrico dell'auto non da una batteria precaricata, ma dalla combustione dell'idrogeno generata nella fuel cell. In questo modo si viaggia con un'auto "elettrica", ma senza bisogno di lunghe ricariche e di grosse batterie...quindi sfruttando al meglio le due tecnologie.
Ritratto di v8sound
18 settembre 2019 - 11:56
Si ma ci sono notevoli differenze sia a livello capacitivo delle batterie, che sono molto più capienti nelle EV, sia a livello di impatto ambientale per la produzione di energia.
Ritratto di news
18 settembre 2019 - 18:56
vedrete che ancora una volta avrà ragione il compianto Marchionne...quando disse che le auto elettriche non andavano bene e inquinavano indirettamente piu' delle altre.per produrre batterie e energia si inquinerà molto di piu'...ma quando lo disse tutti ad attaccarlo...come quando disse che le case automobilistiche non c e' l'avrebbero fatta da sole...tutti a sorridere....invece vediamo le alleanze che si stanno facendo x sopravvivere,era troppo avanti Sergio....peccato sia morto troppo giovane,l'italia ne avrebbe avuto un grande bisogno.
Ritratto di Giuliopedrali
18 settembre 2019 - 19:18
Ragazzi vi siete semplicemente scordati del marketing, l'unica cosa che conta, altro che i calcoli ingegneristici. L'elettrico ora è il vero lusso che pochi ancora si possono permettere, ma l'invidia farà tutto il resto, scusate allora i SUV a che servono...