INTERPRETAZIONE AUTENTICA - Non è frequente che un responsabile marketing di una casa automobilistica affronti in un’intervista il tema dei programmi produttivi. Non è frequente, ma ogni tanto succede, come nel caso di Ian Robertson (qui sopra), responsabile marketing del gruppo BMW, che appunto lo ha fatto con Automotive News. E le notizie succose non sono certo mancate. In particolare riguardo la tanto chiacchierata auto a guida autonoma, ormai diventata quasi mitica nel mondo dell’auto.
TUTTO PRONTO, ECCETTO LE LEGGI - Robertson è stato chiaro in proposito: la BMW sarà pronta nel 2021 a lanciare l’auto con autonomia di livello 4 e 5 (che significano quasi assenza totale di intervento umano nella guida). Come dire che tali modelli sono già realizzati e in corso di sviluppo e collaudo. Di che entusiasmare i fautori della tecnologia più avanzata. Ma c’è un però: lo stesso Robertson nel rivelare questo stato dell’arte della guida autonoma bavarese ha anche manifestato tutti i suoi dubbi circa la data possa coincidere con il lancio commerciale di queste vetture. Ciò perché i vari legislatori coinvolti nella vicenda sono molto indietro nell’affrontare il necessario lavoro di regolamentazione dell’accesso alla strada di questi veicoli.
PROSPETTIVE IMMEDIATE E A LUNGO TERMINE - In concreto, Robertson ha confermato il 2021 l’anno del lancio della BMW iNext (foto qui sopra la concept Vision Next 100), a trazione elettrica e con sistemi per la guida autonoma. S tratterà in pratica dell’espressione più concreta di ciò che saranno le auto del futuro non troppo lontano. Ciò mentre la concept car Vision Next 100 rappresenta la visione della BMW di ciò che saranno le auto del futuro più lontano, per la precisione lontano una ventina d’anni. Ciò detto, Robertson ha anche fatto presente la necessità per ogni costruttore di tenere conto delle diverse situazioni dei vari mercati. E questo rende incerto fissare una data anche per la proposta della pur più concreta BMW iNext.
POSSIBILITÀ DI SCELTA - A proposito della iNext Robertson ha anche affermato che la vettura avrà il volante, spiegando anche il perché: “vogliamo che il nostro cliente automobilista sia sempre in condizione di poter scegliere tra guida autonoma e guida manuale. Detto questo credo anche che sarà una decisione di grande importanza la soppressione del volante e dei pedali, ma penso che ci vorrà molto tempo prima che i legislatori decidano le regole per l’auto che si guida da sé. Dunque anche la soppressione del volante è ancora lontana”.
CHE COSA FAREMO NELL’AUTO AUTONOMA? - Al di là delle cose che Robertson ha detto a proposito dei programmi della BMW, è interessante un concetto espresso dal manager in merito all’auto autonoma. Non riguarda la tecnica, né le normative che saranno adottate in materia, ma la filosofia di fondo che tali veicoli dovranno avere a proposito del rapporto dell’automobilista con tali auto. Tanto che per Robertson la sfida maggiore per i costruttori è riuscire a immaginare che cosa gli occupanti della vettura autonoma faranno quando saranno in movimento. “Recentemente ho trascorso un po’ di tempo in un simulatore e devo dire che non è così semplice rispondere al quesito…Basti pensare ai bambini che non sono contenti durante i viaggi, anche se potrebbero leggere un libro…”
DECISIONI DA PRENDERE PER LE CABRIOLET - Al capo del marketing della BMW sono state fatte anche domande su temi diversi dall’auto autonoma. Per esempio sui programmi produttivi e su eventuali modelli da eliminare, in particolare nel settore delle cabriolet, di cui nella gamma BMW ci sono tre proposte. Robertson ha affermato che per il momento le tre BMW cabriolet continueranno a coesistere, ma ha anche ammesso che le scoperte “non stanno dando segnali di sviluppo, e in pratica piacciono soltanto in Europa e in America, dunque si tratta di un argomento da tenere presente, così come anche qualche altra piccola nicchia”.