APPARTIENE AD UN’ALTRA EPOCA - Correva l’anno 1987 quando la BMW annunciò che il V12 avrebbe equipaggiato la prima 750i. A distanza di oltre tre decenni la casa tedesca ha deciso di terminare la produzione di questo glorioso motore, già a partire da questa estate. La decisione rispecchia le attuali normative, che tendono a penalizzare i costruttori in base alle emissioni di CO2 e un motore di questo tipo sarebbe troppo costoso da aggiornare. Ormai il futuro per i motori a combustione appare segnato, figuriamoci per un V12.
THE FINAL V12 - Per congedare il V12, la BMW offrirà una serie limitata di dodici Serie 7 M760i xDrive dedicate esclusivamente ai clienti negli Stati Uniti, alimentate dal V12 biturbo di 6,6 litri che eroga 601 CV, in grado di garantire uno scatto da 0 a 100 in 3,6 secondi. Esternamente l’edizione finale sarà distinguibile dagli altri esemplari della Serie 7 per il badge V12 nella parte posteriore, per i cerchi in lega leggera di 20 pollici Style 760M a doppie razze disponibili in Window Grey o Jet Black, che contrastano con le pinze blu o nere dell’impianto frenante sportivo M Sport. Per rendere esclusiva la vettura i clienti possono scegliere tra oltre ottanta colori esterni e diversi toni di pelle Merino previsti dal programma di personalizzazione BMW Individual. Personalizzazione che si ritrova anche all’interno dell’abitacolo, dove, tra le altre cose, sono presenti i battitacco con la scritta “The Final V12”. La vettura sarà offerta esclusivamente in una configurazione full optional, che include il “pacchetto” completo dei sistemi di assistenza alla guida, il tetto panoramico e l’impianto stereo premium. Dopo la consegna della vettura il cliente riceverà un trofeo da scrivania personalizzato.
4 GENERAZIONI E 35 ANNI DI STORIA - Il primo V12 della BMW è l’M70 del 1987 (nella foto qui sopra), un aspirato di 5 litri con singoli alberi a camme in testa, due valvole per cilindro e l’ acceleratore elettronico drive-by-wire. Erogava 295 CV a 5.200 giri, con una coppia di 450 Nm, e aveva un peso di 240 kg grazie al basamento in alluminio. È fin da subito diventato il punto di riferimento per le vetture di lusso dell’epoca, montato sulle 750i e 850i della casa bavarese. Nel 1994 il motore BMW V12 fu sottoposto a una corposa revisione dando origine alla seconda generazione, il cui nome in codice è M73. La cilindrata raggiunse i 5,4 litri, la potenza salì a 326 CV con consumi ed emissioni ridotti di circa il 13%. Nel 2003 fu la volta della terza generazione, nome in codice N73: sempre aspirato, il V12 aveva una cilindrata di 6 litri con una potenza di 445 CV grazie anche all’iniezione diretta, alle quattro valvole per cilindro e alla fasatura variabile. È stato impiegato anche sulla Rolls-Royce Phantom. L’ultima generazione del motore V12 della BMW risale al 2008 ed è denominata N74. Dotato di doppio turbo ha iniziato la sua carriera con 540 CV ma è stato evoluto nel tempo fino ad arrivare ai 600 attuali. Questo motore è sempre stato abbinato al cambio automatico ZF a otto rapporti ed è stato impiegato anche su alcuni modelli della Rolls-Royce.