CI PENSANO DA TANTO - Che la casa del cavallino stesse studiando una soluzione ibrida non era un mistero: già nel 2010 presentò al Salone dell'auto di Ginevra la vettura-laboratorio 599 Hy-Kers (leggi qui per saperne di più). Quelli che pubblichiamo, però, sono i disegni ufficiali che la Ferrari ha depositato all’ufficio brevetti e che solo da poco sono diventati accessibili. Questi documenti spiegano molto in dettaglio il funzionamento del futuro sistema ibrido, che potrebbe essere montato già sull’erede della 599, attesa per il 2012. La Ferrari “con le pile” sarà una vettura rivoluzionaria per il cavallino e il prototipo, secondo quando appreso da alVolante, avrebbe già effettuato alcuni test su pista in Germania, nel Centro prove Bosch di Boxberg.
ELETTRICO PER DIVERTIRE - Sempre secondo quanto raccolto da alVolante, la multinazionale tedesca potrebbe essere coinvolta come fornitore, grazie alla sua esperienza nei sistemi ibridi (suoi sono quelli delle Porsche Panamera e Cayenne Hybrid, oltre che della Volkswagen Touareg Hybrid). Sulla Ferrari, però, il motore elettrico non avrebbe solo il compito di abbassare i consumi ma, principalmente, di aumentare la sportività e il piacere di guida. Al momento, però, non è chiaro se verrà utilizzato uno schema come quello della 599 Hy-Kers (con un motore elettrico in blocco col cambio/differenziale) o addirittura una “fantascientifica” configurazione con motori elettrici dentro le ruote. Interpellata al riguardo, la Ferrari si è limitata a commentare che “Bosch è per noi un partner importante”, ricordando che lo stesso Montezemolo in passato ha parlato di una Ferrari ibrida “non prima del 2013-2014”.
La 599 Hy-Kers presentata nel marzo 2010.
ANCHE SOLO A BATTERIA - Quanto emerge dai disegni è che la prima Ferrari “verde” potrebbe essere di tipo full-hybrid, ovvero con capacità di muoversi anche in modalità totalmente elettrica. Infatti, oltre a un convenzionale motore a “V”, sarebbero presenti altri due propulsori elettrici. Il primo sull’asse posteriore, attaccato al cambio (un robotizzato a doppia frizione) e al differenziale. Sfruttando l’energia di batterie al litio, avrebbe da solo la capacità di muovere la vettura, mentre, trascinato nelle fasi di rilascio dell’acceleratore, provvederebbe a ricaricarle.

Una trasparenza del sistema presentato nel 2010.
DOPPIO MOTORE ELETTRICO - Il secondo motore elettrico, invece, sarebbe posizionato davanti, vicino al propulsore termico, e, “trascinato” da quest’ultimo quando è acceso, funzionerebbe come generatore elettrico per alimentare i servizi (pompa del servosterzo, servofreno, pompa dell’acqua e compressore del climatizzatore: tutti di tipo elettrico). Però, nei momenti in cui l’auto procede in modalità solo elettrica, per evitare di sforzare il motore posteriore facendogli muovere anche quello anteriore, un apposito congegno provvede a scollegare quest’ultimo e i servizi iniziano a funzionare attingendo elettricità dalla batteria.






